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Suzanne

Le città visibili
Regia: Cesar Brie
Drammaturgia: Tamara Balducci, Lorenzo Garozzo, Linda Gennari
Attori: Tamara Balducci Giacomo Ferraù Linda Gennari
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: Suzanne, graphic novel, premio Anna Pancirolli

Il racconto è un prodigioso flashback, contenuto nella cornice narrativa di un processo.
Una donna è al banco degli imputati.
Ma qual è il crimine?
La storia, tratta da un fatto realmente accaduto, è quella di due persone qualunque nella Francia del primo ventennio del XX secolo, Paul e Louise, che si innamorano e si separano a causa del primo conflitto mondiale. Paul decide di sottrarsi alla follia del fronte bellico disertando, Louise lo nasconde e lo assiste, ma per lui inizia un lunghissimo periodo di clausura. Una sera, per poter uscire senza essere riconosciuto, e quindi arrestato e giustiziato, indossa abiti femminili.
Il travestimento, che avrebbe dovuto semplicemente essere un escamotage temporaneo e un mezzo per ottenere la tanta agognata libertà, gli piace. E si rivela come l’inizio di una nuova vita. La trasformazione di Paul Grappe in Suzanne Landgard nasce per necessità, si rivela in prima battuta quasi essere un nuovo e intrigante gioco, acquista nel tempo una sua rilevante consistenza e finisce per condizionare l’intera percezione che l’uomo ha di sé. Da semplice evoluzione superficiale, stilistica, diverrà somatica, comportamentale ed infine profondamente psicologica.
Paul intraprende, attraverso la sua nuova identità, un percorso di riappropriazione e scoperta ex novo dei piaceri dello stare al mondo che passa anche attraverso l’esperienza della sessualità: Suzanne diverrà la Regina del Bois de Boulogne parigino, il ritrovo clandestino della sessualità libertina e audace della città.
La ricerca del piacere non frenerà lo sgretolamento della psiche di Paul che, nemmeno quando verrà concessa dal governo l’amnistia ai disertori di guerra, rendendo di fatto ormai inutile l’esistenza di Suzanne, riuscirà ad uscire dal baratro delle sue angosce, trovandosi infine per essere completamente fagocitato da esse.
È una storia tenera e dolente, che esprime tutta la sofferenza del vivere, del fare i conti con se stessi, con il proprio passato e con le angoscianti memorie legate alla guerra. E’ la rappresentazione della labilità e dell’ inconsistenza delle barriere di genere, delle forzature d’etichetta che bloccano e definiscono rigidamente gli aspetti della realtà.

Da questa storia vera, che Fabrice Virgili e Danièle Voldman hanno abilmente ricostruito nel romanzo “La Garçonne et l’assassin” è stata tratta la Graphic Novel “Mauvais genre” di Chloé Cruchaudet che in patria ha vinto premi molto importanti tra cui il Grand Prix de la Critique della ACBD (Association des journalistes et critiques de bande dessinée), Prix coup de coeur al festival Quai des bulles di St-Malo, Prix du Public Cultura oltre al Prix Landerneau.

Altri crediti: Sound designer Marco Mantovani
Costumi Ree Do Lab
Scenografie Matteo Fiorini
Assistenti Vera Dalla Pasqua, Nicola Sorcinelli
Distribuzione Elisa Binda
Ufficio Stampa Delfi Comunicazione

Produzione: Associazione Le città visibili

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Le Città visibili
Associazione di promozione sociale fondata da Tamara Balducci e Linda Gennari, già da anni professioniste del settore dello spettacolo in qualità di attrici, inizia la sua attività nel 2012, con lo spettacolo, commistione di cinema e teatro, “Rimini Ailoviù. Racconti dalla provincia.”, che debutta a Rimini e di cui Linda e Tamara sono produttrici, autrici, registe ed interpreti.
L’associazione produce, insieme al Gruppo editoriale NdA Press, un cofanetto contente il dvd dello spettacolo ed un libro con un racconto inedito di Marco Missiroli, le lettere del partigiano Mario Cappelli, e le immagini a cura dell’artista Eron. Producono e realizzano tra il 2012 e il 2013, due cortometraggi: “Alioù”, nato in collaborazione con il Centro giovani RM25 (associazione di aggregazione giovanile rivolta in particolare a giovani stranieri ed immigrati), basato sulla storia di un minorenne tunisino e del suo sguardo sulla città che lo accoglie; “Rimini Ailoviù”, un racconto che sfata i luoghi comuni legati alla provincia attraverso le vicissitudini di una turista inglese e di un giovane ragazzo riminese in una insolita notte a Rimini.Sono le ideatrici e le produttrici della Rassegna teatrale e musicale estiva ‘Le città visibili’ che dal 2012 si svolge nel giardino dell’antico palazzo Lettimi, nel centro storico di Rimini. Il Festival giungerà nel 2017 alla sua V edizione, ed è sostenuto dal Comune di Rimini, della Regione Emilia Romagna, e, dal 2015, dal MiBACT per un progetto triennale di coinvolgimento della cittadinanza nella programmazione delle serate e che vede la collaborazione con altre realtà nazionali: Capo Trave/ Kilowatt Festival (San Sepolcro AR), Artificio (Como), ACS Abruzzo circuito spettacolo (Teramo), Nuovo teatro Faraggiana (Novara), Pilar Ternera/ Nuovo Teatro delle Commedie (Livorno).Nel 2013 producono il loro secondo spettacolo “PuntidiVista”, realizzato per la terza edizione del Festival “Le città visibili”, che coniuga nuovamente linguaggio cinematografico e teatrale, e che vince il bando Game2 del Teatro Stabile delle Marche.Nel 2016 il loro progetto “Il giardino segreto”, ideato in collaborazione con Piano Strategico, Caritas, Comune di Rimini e Circolo Milleluci, vince il Bando GPT “Giovani per il Territorio” della Regione Emilia Romagna, e porta alla realizzazione dello spettacolo a puntate “Le notti bianche. Viaggio sonoro nel capolavoro di Dostoevskij”.Sempre nel 2016, con lo studio del loro nuovo spettacolo “Suzanne”, già finalista al Bando Game 3 di Marche Teatro, vincono la Borsa teatrale Anna Pancirolli. Lo spettacolo nella sua forma completa, per la regia di Cesar Brié, dopo una residenza e l’ anteprima regionale al Teatro Rosaspina di Montescudo, debutta in maggio 2017.
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