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Non uno ma tanti olocausti

Associazione Culturale Acchiappasogni
Regia: Melissa Conigli/Romina Marfolgia
Drammaturgia: Romina Marfoglia
Attori: Melissa Conigli, Romina Marfoglia
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (10-14)

Tags: shoa, siria, videomapping

Su una scena nuda si compongono immagini in bianco e nero di uomini e donne che sembrano appartenere al passato. Da questo quadro, immobile sulla parete e lontano da noi, prendono vita due figure, due ragazze,(scopriremo poi che si chiamano Anna e Amina) simili nell’abbigliamento, nei modi, nel linguaggio, per raccontarci la loro storia, la loro avventura di bambine cresciute all’improvviso, una storia di viaggi, di cammino, di spavento, di attesa, di speranze bruciate, di sogni sempre più piccoli, una storia ancora incompresa, forse incomprensibile. Intorno a loro il mondo gira, apparentemente regolare. Le persone conducono la loro vita giorno dopo giorno, come se quelle storie non ci fossero, come se le due ragazze fossero parte di una foto in bianco e nero su una parete, osservare i loro volti ci commuove, come quando guardiamo un film, poi però, usciti dal cinema, spento lo schermo, il mondo torna a girare, ognuno riprende la propria vita regolare e le due ragazze sembrano non essere esistite, non esistere.


lo spettacolo lavora su due piani, uno - narrativo - propone una analogia tra esiliati Ebrei e profughi di guerra (con particolare riferimento alla condizione Siriana) ponendo l'accento sugli aspetti umani, piuttosto che politici o sociologici, di chi si ritrova "senza terra", in luoghi stranieri, spaventato e smarrito tra persone ostili che parlano lingue incomprensibili.

il secondo piano - metateatrale - propone uno spunto di riflessione sul potere dell'immagine e su come possa, spesso essere un'arma a doppio taglio, perchè se da un lato consente una partecipazione emotiva a cio che è rappresentato, dall'altro consente all'osservatore di sentirsi affrancato dalla propria responsabilità nella storia, fino a far coincidere, rappresentazione con finzione.

Altri crediti: luci ed immagine: Flavio Urbinati.

Produzione: Associazione Cutlurale Acchiappasogni/Teatro dei Bottoni

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Crediamo nel teatro in ogni sua forma, sia essa comunicativa, ludica, espressiva o onirica. Crediamo nel teatro come mezzo, fine ed espressione di idee, emozioni, sentimenti, necessità. Crediamo nel teatro. Ci piace percorrerlo ed esperirlo, sperimentarlo e proporlo.
Siamo nati nel 2001 dalla voglia di un gruppo di insegnanti e operatori teatrali di sperimentare con gli altri questo suo credere. Con gli altri e specialmente con i bambini, ai quali l'Associazione si dedica completamente, concedendosi qualche incursione nel mondo degli adulti, altro terreno didattico di interesse. Con i bambini abbiamo giocato al teatro, lo abbiamo portato nelle scuole, nelle piazze, nei giardini, al mare e in montagna. Insomma lo abbiamo portato con noi ovunque e nelle sue svariatissime forme. L'Associazione ha attivato moltissime collaborazioni per la caratteristica di essere sul territorio, in costante dialogo con esso. La finalità di ogni nostro progetto è educativa e/o culturale: educativa perchè crediamo che il teatro e l’animazione siano strumenti capaci di veicolare valori ed identità; culturale perché ogni operazione che conosce e prova a rielaborare realtà, esperienze, narrazioni, tradizioni è un percorso che arricchisce la coscienza culturale di ciascuno di noi, sia esso spettatore/animatore o attore e quindi la società nel suo complesso. Da anni siamo narratori, reggitori di libri, affabulatori e abbiamo ideato il Furgolibro, una biblioteca viaggiante con zona spettacolo dove proporre le nostre storie. Grazie ad esso, e da quest'anno gbrazie anche a Bicilibro, l'Acchiappasogni da anni si muove nel territorio con attività di invito alla lettura realizzate attraverso letture teatralizzate, anche in spazi altri dalla biblioteca, ma sempre in collegamento con essa: giardini, spiagge, palazzi storici, piazze, scuole, ecc.
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