Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

La scorpacciata dei colori

Teatro Oscar DanzaTeatro
Regia: Vera Di Marco
Drammaturgia: Cecilia Gaipa
Attori: Daniele Arzuffi, Cecilia Gaipa, Paolo Pavesi
Anno: 2016


Generi: Teatroragazzi (4-8), Figura

Tags: colori, burattini, musica dal vivo, amicizia, mostro

Età consigliata

Dai 4 agli 8 anni

Durata

50 min.

Tipologia

Teatro d’attore e di figura

Sinossi

Gigino è un cantastorie, di quei cantastorie che girano di corte in corte per presentare i loro grandiosi pezzi musicali. Narra di storie antiche, con re, cavalieri coraggiosi, principesse e mostri cattivi. Nel suo girovagare per la Valle dell’Arcobaleno decide di far tappa al castello del Carnevale, famoso per la sua festa colorata che dura tutto l’anno.
Una brutta sorpresa però, lo aspetta dietro l’angolo! Non solo al castello del Carnevale non c’è più nessuno, ma dei colori nemmeno l’ombra: solo la principessa Colorina, unica rimasta, lo aiuterà a scoprire l’arcano. Il mostro Mangia Color ormai ha conquistato tutto il paese trasformandolo nella pericolosissima e grigissima Terra Senza Colore. L’avventura è iniziata! Colorina viene rapita e Gigino accorrerà a salvarla… Per fortuna nel suo percorso incontra due venditori ambulanti di libri, Indaco e Viola, che lo aiuteranno a capire come mai il mostro si comporta in questo modo. Riusciranno i nostri eroi a unire le forze e sconfiggere la temibile creatura?
Lo spettacolo è rivolto alle scuole dell’infanzia e al primo ciclo della scuola primaria, e basandosi sulla scoperta del mondo dei colori si propone di approfondire le tematiche dell’amicizia, della solidarietà, del diverso, della cultura.
Perché ovunque, anche dove c’è un pò di grigio, c’è colore!

Tematiche

• I colori e le emozioni

Il castello del Carnevale accoglie i suoi nuovi ospiti con una lunga poesia. I colori sono caratteristica originale del paese che, riconosce ad ognuno di questi emozioni ben precise. Il grigio, che all’inizio della storia domina il paese, è trattato come un colore a tutti gli effetti: è solo collegato alla tristezza, emozione che per l’appunto domina il Mostro Mangia Color, unico responsabile della scomparsa degli altri colori.

• Mangiare per riempirsi

Il Mostro Mangia Color è un personaggio che ha un ruolo di grande rilievo perché nello svolgimento della vicenda subisce una trasformazione profonda.
La sua apparente cattiveria è dovuta principalmente alla sua tristezza e solitudine. Mangiare i colori è il suo modo per riempire un vuoto dettato dalla mancanza di amici. Ecco che, nel momento in cui Gigino si propone come suo amico e scopre il calore di un abbraccio, “scoppia” letteralmente di gioia e i colori tornano a vivere al castello del Carnevale.

• La cultura salva il mondo

Indaco e Viola, marionette venditori ambulanti di libri, rappresentano il valore della cultura in generale e delle storie in particolare.
Sono proprio loro, con la loro semplicità, fantasia e conoscenza a dare la chiave a Gigino per sconfiggere, o meglio trasformare, il Mostro Mangia Color. La storia della Bella e la Bestia è l’esempio di come, dietro all’apparenza, si nasconde la verità.

Altri crediti: Burattini: Marta Castelli
Costumi: Margherita Platè, Elena Giannangeli

Produzione: Teatro Oscar DanzaTeatro

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

L'associazione culturale Teatro Oscar DanzaTeatro offre, a Milano, formazione e produzione di spettacoli di Danza e di Teatro. Oltre ai regolari corsi delle diverse discipline, sono previsti percorsi formativi e corsi di avviamento professionale.
Il progetto della Scuola nasce dalla convinzione che il rigore e la disciplina possano essere preziosi strumenti per insegnare un giusto rapporto con il proprio corpo e prevenire le problematiche adolescenziali. Le attività insegnate sono un mezzo attraverso il quale si impara a conoscere, apprezzare ed accettare nel giusto equilibrio il proprio corpo, le proprie capacità e i propri limiti. Il confronto continuo deve servire da stimolo e non tramutarsi in competizione negativa.

Il 7 dicembre 2009 il Comune di Milano ha voluto riconoscere il valore del progetto educativo e dell’alta professionalità didattica della Scuola con il conferimento dell’attestato di Civica Benemerenza “Ambrogino d’Oro”. Dal 2015 il centro è Ente accreditato ai servizi di Formazione Professionale di Regione Lombardia e nello stesso anno ha ottenuto il Certificato Sistema di Qualità UNI EN ISO 9001.
La Scuola ha da sempre promosso un piano didattico di alto profilo offrendo una preparazione seria e completa che ha permesso di ricevere l’ammissione come Membro del Consiglio Internazionale della Danza - UNESCO.
Come ogni educazione all’arte il processo di apprendimento si articola in un “saper fare”, un “saper creare”, attraverso la scoperta e l’assimilazione di tecniche specifiche, ma anche di un “saper incontrare”, cioè entrare in contatto con la cultura dell’arte che si sta studiando attraverso la conoscenza storica e la fruizione di prodotti artistici.
Per questo la Scuola si avvale della collaborazione di docenti di grande professionalità a garanzia della serietà con cui intende questo grande progetto. Presidente onorario è Anna Maria Prina, direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala dal 1974 al 2006.

Dal 2010 Teatro Oscar DanzaTeatro produce spettacoli rivolti ad un pubblico eterogeneo ponendo al centro il lavoro di contaminazione dei linguaggi. La danza e il teatro, linee guida per altro della scuola, sviluppano i propri percorsi parallelamente per dar vita a lavori professionali che talvolta vivono e sperimentano l'incontro fra le due arti. Dalla scuola alla produzione, dall'apprendistato alla pratica: all'interno della formazione nasce l'esigenza e la necessità di approfondire le competenze tecniche acquisite e dar vita ad una vera e propria Compagnia. Le nostre produzioni variano dal classico/prosa, (Romeo e Giulietta, La Locandiera e Un uomo qualunque) alla narrazione/danza (Ultima corsa – In memoria della Shoah) alla danza (L’Albero della vita), al teatro ragazzi (Non riesco a dormire!,Canto di Natale, Lo Schiaccianoci, La Strega della montagna, Una storia magica, La Scorpacciata dei colori, Pierino e il lupo).
Condividi