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ECCO IO QUI

NUDOECRUDO TEATRO
Regia: Alessandra Pasi
Drammaturgia: collettiva
Attori: Judith Annoni Alessandra Pasi
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (1-3)

Tags: prima infanzia, sensoriale, munari, corpo, voce

Narrazione sensoriale per piccoli esploratori. dai 6 ai 36 mesi

Ecco. Io. Qui.
Tre piccole parole come una semplice formula magica.
Tre suoni che sanno di tana, di specchio, di mondo.
Tre ambienti, tre passaggi.
Narriamo una storia che non c'è, perché è dappertutto, è la storia di ognuno di noi, da che mondo è mondo: un bimbo nasce, conosce e si riconosce.
Un luogo di calma e protezione, in cui regna la pace e l'istante; è ovunque, è un paesino piccolo così, che si chiama QUI.
Un momento in cui mi riconosco, mi guardo e so di essere io, proprio IO.
È il momento di esplorare, di cercare: ecco le albe e i tramonti, i giorni e le notti, i mari e i monti...il mondo, ECCO.

Una narrazione sensibile, tutta da toccare e da esplorare, da scoprire con gli occhi, le mani e i piedi, con il corpo nella sua interezza, con l'udito e con l'olfatto.
Materiali semplici e naturali (iuta, lana, corda, carta, legno, pula di grano, semi,...) costruiscono un piccolo ambiente che gradualmente prende forma, si trasforma crescendo, sino a espandere i suoi confini e riempire tutto lo spazio. Sino a divenire, idealmente, mondo.

Gli oggetti di scena vengono vissuti e abitati dai piccoli che, stimolati dalle attrici, prendono letteralmente possesso dello spazio scenico, in un rituale-gioco in cui sperimentare, cercare e scoprire. Senza un'indicazione di cosa fare, solo di come fare. Oggetti di scena che hanno un peso, un colore, una consistenza. Che hanno una voce e un odore, una forma e un mistero, una sorpresa o una vecchia conoscenza: appositamente pensati e realizzati per essere utilizzati autonomamente e in sicurezza dai bambini, in un gioco teatrale di continua scoperta.

La filastrocca, il canto ed il suono della voce diventano chiavi per entrare in relazione con il 'teatro' come mondo, rito di passaggio, territorio del magico, del linguaggio del corpo e dell'ascolto. Attrici e bambini giocano e scoprono insieme, dando vita ad un rituale unico che, nella sua ripetitività formale, si rinnova ogni volta.

Sul versante artistico, inoltre, abbiamo tratto ispirazione dai principi estetico-artistico-pedagogici di Bruno Munari, dal suo Libroletto in particolare. Abbiamo fatto tesoro dei suoi insegnamenti, per creare uno spettacolo che coinvolge tutti i sensi, nel quale i bambini siano liberi di muoversi e sperimentare, sollevando al contempo gli adulti dall'ansia dello 'star zitti e fermi', ma creando l'occasione anche per loro per poter osservare i loro bambini fare e muoversi in libertà, guardando a loro con occhi nuovi e un pizzico di leggerezza in più.

Come nelle due precedenti, anche in quest'ultima produzione per la prima infanzia abbiamo costruito lo spettacolo attraverso un percorso di sperimentazione all'interno di alcuni nidi comunali nei Comuni di Bollate e Baranzate (MI), avvalendoci di un confronto costante con il personale educativo e della supervisione del servizio di coordinamento pedagogico dell'ambito territoriale di Garbagnate milanese

Altri crediti: una creazione di Judith Annoni, Francesca Maggioni, Loredana Mazzola, Alessandra Pasi
falegnameria: Marco Preatoni
foto di scena: Alessandro Brasile

Produzione: NUDOECRUDO TEATRO

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Sin dalla scelta del nome Nudoecrudo Teatro intende la propria attività come ricerca attorno ai minimi termini del teatro: l’intenzionalità e l’urgenza comunicativa, il lavoro dell’Attore e il suo rapporto con il Pubblico, inteso quest’ultimo non semplicemente come insieme casuale di spettatori ma, come comunità complessa ed estesa nella quale si trova a operare.
Un’attività intensa, la cui poetica rifugge volutamente gli armamenti della retorica, per tracciare un percorso capace di rapportarsi con le forme e la sostanza della contemporaneità, con particolare attenzione alla storia civile contemporanea, pur mantenendo uno sguardo consapevole e costante al nostro recente passato.

Il gruppo nasce dall’incontro di artisti e creativi provenienti da forme espressive diverse. La volontà è quella di individuare un linguaggio che sia originale, comune e trasversale alle arti, coniugando profondità e leggerezza, impegno civile e sperimentazione.
Negli ultimi anni, la ricerca artistica della compagnia si è focalizzata su una nuova forma di drammaturgia sonora e sulla sperimentazione vocale, incrociando lavoro in sala di montaggio e performance vocale dal vivo, elementi di elettroacustica e composizione di musiche originali. Sulla scena, inoltre, gli spettacoli di nudoecrudo sono sempre alla ricerca di un equilibrio tra le presenze corporee degli attori e gli oggetti e le scene che li bilanciano, dando vita a spettacoli inconsueti, con una propria cifra stilistica ed estetica.

Non solo teatro e non solo teatranti, quindi, fanno parte di Nudoecrudo Teatro. Il nucleo artistico originale prende forma nel 2001 grazie all’attrice e regista Alessandra Pasi e all’ingegnere del suono Luca De Marinis. Nel corso degli anni numerose altre figure si avvicinano alla compagnia e iniziano un’intensa e duratura collaborazione: Francesco Casanova (attore e drammaturgo), Loredana Mazzola (attrice), Silvia Salami (attrice e cantante), Guido Baldoni e Graziano Gatti (musicisti), Marco Preatoni (scenotecnico), Mauro Maccarini (tecnico del suono), Filippo Fossati (grafico e pittore).

La forte politica di progettazione per il territorio e la collaborazione quotidiana sia con le realtà culturali e sociali più affini, sia con le principali istituzioni culturali locali, delinea sempre più marcatamente l’attività della compagnia, che nel 2008 per volontà della direttrice artistica Alessandra Pasi e di Francesco Casanova diviene Associazione Culturale. Nello stesso anno l’associazione è vincitrice del Bando Être (Esperienze Teatrali di REsidenza) promosso dalla Fondazione Cariplo che ne modifica l’attività trasformandola in stabile Residenza Teatrale. Come naturale conseguenza, l’anno successivo nasce Suburbia Residenza Teatrale, un progetto che propone spettacoli, letture, incontri, laboratori di formazione su teatro, scrittura, voce e movimento per i cittadini di ogni età, in una geografia di luoghi d’interesse artistico e culturale alle porte di Milano.
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