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Ditelo alle stelle

Teatro Senza Fissa Dimora
Regia: Federica Vicino
Drammaturgia: Federica Vicino
Attori: Davide Clivio Massimo Leone Daniele Di Masci Pierluigi Lorusso
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: Arandora Star, guerra, emigrazione

PREMESSA. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i paesi di entrambi gli schieramenti applicarono l'internamento dei cittadini originari dei paesi nemici per timore dello spionaggio. L’Arandora Star, imbarcazione britannica che era stata una nave da crociera, fu riconvertita dal governo inglese in nave cargo e adibita al trasporto degli internati dell'Asse in Canada. Il primo luglio del 1940 sull’Arandora Star furono imbarcati 1500 prigionieri: si trattava di cittadini italiani, tedeschi e austriaci di sesso maschile, molti dei quali erano immigrati nelle Isole britanniche da tempo. Fatta esclusione per gli 86 prigionieri di guerra, gli altri uomini erano civili tra i 16 e i 75 anni.
A costoro vennero negati i diritti civili e politici, compresi quelli riconosciuti dalla Convenzione di Ginevra. A molti vennero confiscate le proprietà. Ai familiari non fu detto che i parenti arrestati sarebbero stati deportati. La nave fu sovraccaricata e i prigionieri furono ammassati nelle cabine, trasformate in celle. Inoltre, senza una ragione plausibile, lo scafo venne ridipinto di un anonimo grigio e l’imbarcazione non esponeva alcun segnale convenzionale che potesse far identificare la sua reale funzione (come il simbolo della Croce Rossa).
Il 1º luglio 1940, l’Arandora Star salpò dal porto di Liverpool. Destinazione: Canada.
Il 2 luglio 1940, a largo della costa nord-ovest dell'Irlanda, fu colpita da un siluro lanciato dall'U-Boot U-47, e affondata. L'equipaggio dell'U-Boot dichiarò in seguito di essere stato tratto in inganno dalla livrea grigia che faceva sembrare la nave un mercantile provvisto di armi in dotazione alla marina britannica. L'Arandora Star, senza più potenza motrice, affondò in trentacinque minuti. Persero la vita più di ottocento persone, 446 delle quali erano italiane.

“Ditelo alle stelle” - la trama.
Il tenente Ingo Wiellefram, pilota della Luftwaffe, è stato catturato dagli inglesi durante la battaglia di Dunquerque.
Emanuele Conti è un giovane emigrante italiano, originario di Bardi, un piccolo paese dell’entroterra dell’Emilia Romagna. Fa il cameriere in un caffè italiano ed è appena diventato padre di un bel bambino.
Il destino li fa incontrare a bordo di una nave: l’Arandora Star. Il primo è un prigioniero di guerra. Il secondo è stato arrestato con l’accusa (pretestuosa) di essere una spia del governo fascista.
Sono persone molto diverse, parlano lingue diverse, hanno storie diverse, e sono diversi l’estrazione culturale e gli orientamenti politici. Ma viaggiano insieme verso uno stesso destino. Un destino amaro. Ingrato.
E in questo viaggio estremo ritroveranno se stessi.

Produzione: Teatro Senza Fissa Dimora

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La compagnia del Teatro Senza Fissa Dimora nasce da una precedente esperienza didattica e di produzione indipendente. Essa è basata sul sodalizio fra Federica Vicino (autrice, regista); Massimo Leone (attore, diplomando presso l’Accademia d’Arte Drammatica “S. D’Amico” di Roma); Davide Clivio (fotomodello e attore teatrale e cinematografico); Azzurra Cipollone (attrice e performer di arti circensi).
La compagnia è composta, per il 70%, da attori al di sotto dei 35 anni di età.

OBIETTIVI E FINALITA’. La compagnia si occupa di produzione teatrale indipendente, nei settori del teatro civile e sociale, con particolare attenzione alla storia.
I temi che stanno alla base della produzione della compagnia sono: lavoro e disoccupazione; diritti umani, tutela dell’ambiente e salvaguardia del territorio; emigrazione e immigrazione; razzismo; disagio sociale.
I temi storici sono: brigantaggio, emigrazione italiana del primo e secondo dopoguerra, Seconda Guerra Mondiale e Resistenza.

PRODUZIONI:
- “Non puoi impedire al vento di soffiare” (prosa, con fotoistallazioni); testo e regia: Federica Vicino; spettacolo sul tema della salvaguardia dell’ambiente e di denuncia sullo scempio del territorio, con foto-istallazioni di fotografia sociale a cura di Enrico Monaco (by Ikonografica).

- “Gente del sud” (spettacolo musicale); testo e regia: Federica Vicino; ricerche storico- antropologiche: Federica Vicino; allestimento dedicato alla storia dell’emigrazione italiana dall’unità d’Italia ai giorni nostri.

- “La guerra dei murales” (prosa / fantascienza); testo e regia: Federica Vicino; esperimento di teatro di genere la cui trama si inserisce nel contesto della fantascienza di taglio sociologico (sul genere di Gorge Orwell, Aldous Huxley, ecc); lo spettacolo prevede interventi di street art (break dance, graffiti, parkour).

- “Senza un tetto sopra il cuore”, storie di senza fissa dimora e nuove povertà; (prosa) testo e regia: Federica Vicino. Da un laboratorio di scrittura creativa fatto con autentici clochard: una raccolta di storie vere, trascritte in forma drammaturgia e interpretate dai giovani attori del TSFD.

- “Ditelo alle stelle”, (prosa / basato su una storia vera) spettacolo ispirato a una pagina nera della storia contemporanea del nostro paese: l'affondamento dell'Arandora Star, nave cargo, a bordo della quale, al momento dell'ingresso dell'Italia fascista nella Seconda Guerra Mondiale, il governo inglese caricò ben 2000 prigionieri, molti dei quali erano emigranti italiani, accusati pretestuosamente di essere spie del governo fascista.
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