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TELè

Arturo Scognamiglio
Regia: Lorenza Sorino
Drammaturgia: Arturo Scognamiglio Lorenza Sorino
Attori: Arturo Scognamiglio
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (5-17), Prosa, Figura, Performance, Altro

Tags: Telè, viaggio, Napoli, Padre, incontro, meta,

regia LorenzaSorino
testo di LorenzaSorino Arturo Scognamiglio
con Arturo Scognamiglio
disegno luci EttoreNigro
scenografia Armando Alovisi
prodotto da Unaltroteatro
SINOSSI E NOTE DI REGIA
Telè è la storia di Telemaco D’Amore, ragazzino dei quartieri problematici di Napoli, ennesimo figlio di una famiglia numerosa dove tutti fanno “lavoretti” per portare qualcosa a casa.
Il padre di Telemaco è sparito da due mesi per cercare fortuna all’estero e Telè decide all’insaputa di tutti di mettersi sulle sue tracce e affronta un viaggio che lo porta fino in Svizzera, luogo dove spera di trovare il padre.
Al suo arrivo scoprirà che la meta è meno importante del viaggio fatto e imparerà a diventare uomo e padre.
A volte capita di trovarci per le mani un oggetto che magicamente ci trasporta in un viaggio fatto di sensazioni, colori, ricordi, un libro dimenticato su di uno scaffale che ad un certo punto senza sapere perché attira la nostra attenzione e in un attimo siamo di nuovo immersi nelle sue pagine, tra le sue parole, personaggi, immagini che si sommano a quelle dei ricordi che fanno risorgere.
L’idea dello spettacolo parte proprio da un ritrovamento, una sorta di scatola dei ricordi da cui magicamente viene fuori una storia fatta di luoghi da riattraversare.
Telè, la storia di Telemaco D’amore l’avevo letta alle scuole medie, ricordo che mi appassionai alla storia di quel ragazzino di appena dodici anni che con il coraggio di un adulto prende le sue poche cose e parte alla ricerca di un padre fuggito per cercare fortuna all’estero.
Il nostro viaggio è ambientato in un “non tempo” , ci sembra di essere negli anni 50 e poi invece un piccolo indizio ci catapulta negli anni 80,90 e poi fino ai giorni nostri, una scelta questa per sottolineare che il viaggio, l’emigrazione alla ricerca di un luogo migliore fa parte della nostra storia da sempre e non sempre alla fine del viaggio e della fatica si raggiunge ciò che si è tanto desiderato, sognato, mitizzato.
Telemaco D’amore parte alla ricerca di un padre idealizzato e sognato proprio come il più famoso Telemaco dell’Odissea e proprio come Telemaco trova il coraggio di mettersi in viaggio affrontando il rischio e la bellezza della ricerca. La ricerca del padre, un padre da imitare, un padre da cui imparare,una figura che rappresenta per lui una guida, la possibilità di un mondo diverso dal suo basso “dove il sole non entra nemmeno a mezzogiorno”.
Il padre rappresenta la figura del maestro, della guida,che manca troppo nei nostri giorni; i padri sono mancanti incapaci di responsabilità, i maestri muoiono, le guide che i giovani seguono sono false guide e dunque si rischia di restare fermi ad attendere l’arrivo di qualcuno che forse non tornerà mai oppure come Telè si prende il coraggio a due mani e si parte, ci si mette in gioco per arrivare a scoprire che il viaggio stesso e non la meta, può fare di te un uomo, un padre, un maestro.

Altri crediti: disegno luci EttoreNigro
scenografia Armando Alovisi
musiche ‘Train Running’ Augusto Miccoli AlessioPalizzi
‘Tevulesse’ Stefano Morelli

Produzione: Unaltroteatro

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Arturo Scognamiglio (Attore e Regista) nasce a Napoli nel 1984 e fin da piccolo si interessa alla musica, al teatro e allo sport.
Studia e lavora partendo da Napoli passando per Bologna, Parma E Milano fino ad approdare a Roma con i maestri ed attori: Massimo De Matteo,Sergio Di Paola,Laura Zaccaria,Marco Manchisi,Caterina Spadaro,Giuliana Pisano,Salvatore D’Onofrio,Bruno Tramice,Franco Castiglia,Paola Tortora,Renato Carpentieri,Mauro Avogadro,Gabriele Lavia, Gianfranco Gallo,Umberto Ceriani,Pietro Biondi,Daniele Pecci, Federica Di Martino,Guido Caprino,Claudio Gioè,Antonio Pennarella,Lino Guanciale,Giulio Manfredonia. Questi alcuni suoi lavori: “CYRANO DE BERGERAC”regia di Ennio Coltorti,“ON THE BEAT” lettura/spettacolo al MIBAC di Roma, regia di Marta Bifano,“STORIE” regia di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio,“IL GRANDE DAN”scritto e diretto da Giuliana Pisano,“LA CITTÀ PERFETTA” di Angelo Petrella,regia di Giuseppe Miale di Mauro, “MISERIAENOBILTÀ” di Eduardo Scarpetta,regia di Gigi De Luca, Telè di cui è anche autore con la regia di Lorenza Sorino, TESTIMONE OCULARE regia di David Jentgens.
Approfondisce lo studio per il teatro divenendo prima disegnatore luci e poi aiuto regia per vari spettacoli fino ad arrivare al più recente MEDEA per la regia di Gabriele Lavia. Firma la regia di “Mirari” di cui è anche autore .
Collabora negli anni con i teatri: Teatro di Roma,Teatro La Pergola di Firenze,TSA Teatro Stabile D’abruzzo,Teatro Mercadante di Napoli,Teatro Due di Parma.

Lavora in tv accanto a Claudio Gioè e Guido Caprino in SOTTOCOPERTURA per la regia di Giulio Manfredonia e per la stessa regia in “NON DIRLO AL MIO CAPO” accanto a Lino Guanciale, poi sul set di “MEDICI,MASTERS OF FLORENCE” regia di Sergio Mimica-Gezzan con protagonista Dustin Hoffman e Richard Madden
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