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Dante non aveva l'Iphone

Sariti di Storie
Regia: Satiri Di Storie
Drammaturgia: Marco Di Giorgio
Attori: Marco Di Giorgio Letizia Bravi Dora Scapolatempore (musicista)
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (17-90), Prosa, Altro

Tags: prosa, poesia, musica live, dante, teatro

Se Dante fosse vivo oggi..
Se avesse snapchat e whatsapp? Se avesse l’iphone e usasse i social network per comunicare con il mondo?
Insomma, se fosse un intellettuale della società contemporanea.. come rappresenterebbe il mondo in un'ipotetica Commedia post-moderna?

L'idea drammaturgica di Marco Di Giorgio parte proprio da queste domande e curiosità.
Lo spettacolo Dante non aveva l’iphone si propone di mettere in scena una sequenza di canti satirici che, sul modello della Divina Commedia (e prendendo spunto da essa), illustrano i differenti gironi del nostro Inferno contemporaneo.
 L'originalità del progetto sta nell’aver scritto un testo in versi di endecasillabi con terzine incatenate, come quelle utilizzate da Dante, che racconta in chiave satirica e parodistica tematiche odierne relative all’attualità, al gossip, alla politica e alle esperienze che quotidianamente affrontiamo. L’idea del girone come luogo oscuro e infernale rimane fedele a quello della Commedia in cui i personaggi coinvolti devono scontare una pena per i loro vizi capitali, solo che nell’inferno contemporaneo le pene da espiare sono molte di più ed è per questo che i canti risultano verosimilmente infiniti.
All'inizio di ogni canto l’attrice Letizia Bravi interpreterà la figura di Beatrice, la nobil donna rappresentata da Dante, ma trasfigurata in veste tutta terrena e mondana, illustrando e spiegando allo spettatore in quale girone infernale verrà coinvolto.
Ad accompagnarci in questo viaggio infernale, ci sarà la musica, anch’essa intrisa di elementi contemporanei. L’arpa di Dora Scapolatempore si muoverà infatti attraverso diversi generi musicali reinterpretando melodie e ritmi con riferimenti espliciti a musiche tratte dal repertorio jazz, popolare, classico, pop e rock.

L'idea drammaturgica alla base del progetto è quella di poter scomporre ogni volta la forma stessa dello spettacolo: si potrà quindi scegliere il numero di canti da rappresentare a seconda delle esigenze del committente. In questo modo si creerà ogni volta uno spettacolo nuovo e diverso dal precedente.
Data la sua forma drammaturgica è anche potenzialmente “infinito”: l'autore prende infatti spunto da personaggi e avvenimenti reali per scrivere e, a seconda del luogo ed evento in cui verrà messo in scena lo spettacolo, si possono proporre di volta in volta canti diversi e/o combinati in modalità differenti. Essi, con le relative situazioni e vicende della nostra attualità che portano inevitabilmente con sé, verranno rivisti, riletti, “deformati” secondo la forma satirica e parodistica senza però prendere mai una posizione ideologica o politica.

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Da una chiacchierata in blablacar nasce la compagnia Satiri Di Storie formata tra un passaggio e l'altro da Letizia Bravi, Marco Di Giorgio (attori professionisti del Piccolo Teatro di Milano) e Dora Scapolatempore (arpista laureata presso il Conservatorio Verdi di Milano).
Nei loro viaggi hanno parlato di attualità, del mondo dell'arte, della politica e dell'impegno quotidiano che gli artisti ci mettono per svolgere la loro professione. Da queste discussioni e molte altre in seguito sono nati i loro progetti artistici Dante non aveva l'iphone e Satyricon – il banchetto dei piaceri.
Hanno debuttato con quest ultimo nella manifestazione Cibaria 2015 di Casteggio in cui sono stati presentati da Philippe Daverio. Hanno inoltre partecipato a varie manifestazioni in occasione di Expo 2015, in quanto lo spettacolo tratta il tema del cibo e del vino in maniera comica ed originale. In seguito si sono esibiti in alcuni locali della realtà milanese, in eventi privati e sono stati richiamati ad esibirsi anche all'edizione del festival Cibaria 2016.
Lo spettacolo su Dante invece nasce successivamente scoprendo altri interessi in comune come quello sull'autore della Divina Commedia.
Dante non aveva l’Iphone è un susseguirsi di scene in prosa e canti satirici che, su modello della Divina Commedia, illustrano i differenti gironi del nostro Inferno contemporaneo: un racconto in chiave satirica e parodistica in cui si affrontano tematiche odierne relative all’attualità, all'arte, alla politica, senza mai prendere una posizione ideologica. La caratteristica principale dello spettacolo, oltre ad essere scritto in parte in versi di endecasillabi di terzine incatenate, è quello di essere potenzialmente infinito in quanto l'autore dei testi (Marco Di Giorgio) prende spunto da eventi quotidiani e attuali scrivendo di volta in volta la storia basandosi su gli avvenimenti che catturano maggiormente la propria attenzione.
Marco Di Giorgio è anche l'autore dello spettacolo LetteralmenteDivina
 risultato vincitore del bando Giovani per Dante indetto dal RavennaFestival 2016 a cui ha partecipato accompagnato all'arpa da Dora Scapolatempore.
Attualmente, come compagnia, sono impegnati alla realizzazione e alla promozione dello spettacolo Dante non aveva l'iphone.

PROMO: Dante non aveva l'iphone (versione breve)
https://www.youtube.com/watch?v=PKovx7Kj_Ls

PROMO: Dante non aveva l'iphone (versione con 3 canti interi)
https://www.youtube.com/watch?v=zdluLaFIjlU

PROMO: Satyricon – il banchetto dei piaceri
https://www.youtube.com/watch?v=r13clmmlToU
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