Generi: Prosa

Tags: video mapping, musica elettronica, teatro, video arte, installazione

“C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico…” Mesogeios è l’ordito, il tessuto, la rete, sostanza e culla della cultura e civiltà classica. Odisseo e il suo viaggio sono il mito e logos culturale dell’uomo contemporaneo, componenti nodali di questo spettacolo che affronta il delicato e attuale tema del viaggio.
Odisseo è la figura moderna di quell’ombra il cui viaggio nel tempo accompagna il nostro, verso l'Ade o verso il nuovo mondo, verso la salvezza/conoscenza rappresentata qui nella frontiera, nell’approdo, in quella terra di confine che esiste sì, ma solo nelle menti degli uomini.
Odisseo e il mito omerico in questo spettacolo riassumono dunque in chiave metaforica l’eroe positivo del popolo migrante che accoglierà a bordo una compagnia di musici per intraprendere il viaggio.
Il mito omerico di Ulisse viene dunque rivisitato in chiave prettamente moderna basata sulla concezione della vita contemporanea, delle sue criticità e orrori, fra questi il fenomeno migratorio.
Ne risulta che nulla è immobile nel Mediterraneo, tutto si crea e si distrugge come se esso fosse un grande laboratorio alchemico. Ritorna in questo concetto l’idea dei contrasti hegeliani tra terra e acqua veri e propri motori della storia dove tutto è divenire e la fisionomia più autentica del Mediterraneo è quella di un luogo reale e metaforico dove «da millenni tutto vi confluisce». Coacervo di vite, genti, ambienti e nature, ma anche di sostrati e parastrati della storia che in questo mare si mescolano lasciando molteplici tracce a volte individuabili in reali figure e personaggi, talaltra in milioni di esseri umani senza un volto e senza un nome nella memoria o nelle memorie, ignoti naviganti e migranti del Mediterraneo che hanno lasciato le loro tracce sul fondo del mare con il sacrificio della vita.
Lo spettacolo vede in scena un attore accompagnato da un esecutore di musiche elettroniche e da un videoartista. Il testo, elaborato dal regista e attore Anton Giulio Pandolfo, tocca diversi registri, dal poetico al classico fino a raggiungere punte oniriche. Fonte di ispirazione l’Odissea omerica a cui si intrecciano le suggestioni dei versi pascoliani dei primi poemetti, e dei poemi conviviali “L’ultimo viaggio di Ulisse”, riadattando i testi del modernista Thomas Eliot.
Musicalmente Mesogeios è un viaggio che intreccia sonorità ambient, minimalist, e i “disturbi” del glitch e del noise eseguite dal vivo.
Lo spettacolo verrà accompagnato da video installazioni che sperimentano le innovative tecniche del video mapping e della scenografia digitale, non più sui livelli canonici del palcoscenico o di uno spazio non convenzionale per gli artisti dove l’opera di consuma nella sacralità del qui ed ora, bensì nell’originale e metaforica apertura dello spazio recitativo ben oltre l’immaginario definito.
Il viaggio in parallelo si materializzerà proiettato su forme e figure poste su un grande manto nero che avvolge interamente la scena a simboleggiarne il mare

Produzione: Circo dell'avvenire in coproduzione con Qmedia