Generi: Danza, Performance

Tags: Dissonanza, Armonia, Distorsione, piacevolezza

Ogni lavoro nasce da una determinata presa di coscienza. L’osservazione è sicuramente fondamentale per questo tipo di lavoro. In maniera autentica si captano energie differenti che si attraggono e dalle quali si è influenzati.
Quando l’ipotesi del proprio pensiero è pronta inizia la ricerca corporea/coreografica e poi sonora, che si conclude in spettacoli, opere performative in un contesto non sempre tradizionale come il teatro.
Un’ipotesi sul non bello e sul distorto ,si parte da un’immagine, da un concetto puro e si lavora attraverso sensazioni ,impressioni per distruggere e ricostruire tale immagine. Il tutto come scopo: l’arrivo all’armonia.
Si propone questo lavoro come ricerca utile per un’altra visione sulla realtà.
Realtà distorta, dissonante, comune al nostro secolo e basata su concetti estetici che raccontano il non bello.
Il mondo attuale spesso giudica bello ciò che è comune e ciò che è lieto e gentile.
In arte moderna però si ha la testimonianza di artisti come Egon Schiele, Francis Bacon che hanno fatto del distorto una poetica propria e autentica.
Si sceglie di lavorare sugli opposti di piacevolezza, gradevolezza. Si procede sul disturbo.
Nello specifico, Annoyance, fu sperimentato da artisti poliedrici come l’architetto e musicista Iannis Xenakis, il quale piega la musica con lo scopo di suscitare curiosità e fastidio all’orecchio dell’ascoltatore.

ANNOYANCE: Magnetismo della disarmonia e ordine della distorsione.