Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

L'uomo, la bestia e la virtù

Malalingua
Regia: Marco Grossi
Drammaturgia: Marco Grossi: adattamento della commedia brillante di Luigi Pirandello
Attori: Marco Grossi, Marianna de Pinto, Enzo Toma, Maurizio Semeraro, Francesco Annoscia
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: commedia brillante, Pirandello, Malalingua

L’uomo la bestia e la virtù è una farsa, unico esempio nella produzione di Pirandello che vi si sperimentò nel 1919, ottenendo solo disapprovazione e sdegno dai suoi contemporanei, diventando invece una della opere più conosciute e apprezzate del più rappresentativo autore teatrale del 900 italiano.
Il discorso pirandelliano abita comodamente questo genere poco ad esso familiare e batte implacabile sull’ ipocrisia dei costumi borghesi. La dupicità della morale comune è materia prima della storia i cui personaggi appaiono, per ammissione del protagonista: “fuori bianchi come colombe, dentro neri come corvi, nel cuore fiele, in bocca miele”, sempre pronti a negare la propria natura più istintiva in nome di una morale sacra e inviolabile. La trama è semplice e di sicuro effetto. La signora Perella, donna virtuosa e timorata di Dio, moglie del brutale e violento capitano Perella, viene da quest’ultimo respinta come donna da anni a causa della doppia vita di lui che ha una seconda famiglia a Napoli. Disperata cerca conforto e lo trova tra le braccia del Professor Paolino, tutore del figlio Nonò, uomo solo e dedito interamente allo studio delle lettere. Dalla fugace unione però la signora Perella si scopre incinta. Come giustificare la gravidanza al marito che da anni rifiuta di avere rapporti con la donna? Unica salvezza costringere con un potente afrodisiaco il Capitano a compiere i suoi sacri doveri di marito nell’unica notte di permanenza a casa tra un suo viaggio e il successivo. Per far questo saranno coinvolti il dottore, il farmacista e la ignara cameriera, caratteri più che personaggi fondamentali a innescare la girandola di esilaranti equivoci che condurrà al rovesciamento di ruoli finale. Tutto per salvare le apparenze, per non contraddire la morale, per non vedere frantumarsi quelle maschere che ciascuno porta a protezione di se stesso e che nella farsa si deformano, tingendosi di grotteschi connotati sino a divenire , in taluni frangenti, mostruose e disumane.
La farsesca costruzione delle apparenze lentamente si sgretola sotto i piedi trabballanti dei personaggi e con essa si sgretola la macchina teatrale che ne è rappresentazione. La regia vede quinte cascanti, fari che precipitano giù dalla graticcia e porte volanti che interagiscono con i personaggi chiamandone o impedendone l’uscita o l’entrata nello spazio scenico. Quest’ultimo dialoga suo malgrado con la storia e con gli stessi spettatori costretti a domandarsi dove finisca la volontà registica e inizi la casualità degli incidenti che si susseguono. L’impianto scenotecnico, apparentemente tradizionale, implode insieme alla costruzione inconsistente delle parvenze utili al quieto vivere in cui si barcamenano i personaggi. Il tutto fa da eco deformata ad una crisi più generale e tutta contemporanea nel teatro, costretto a chiedersi, proprio nel momento in cui i consueti codici espressivi appaiono fondi di magazzino di un vecchio, quali possano essere le nuove strade da percorrere.

Altri crediti: Scenografia: Riccardo Mastrapasqua, Costumi: Enzo Toma, Musiche: Maurizio Semeraro,

Produzione: Malalingua

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

L'associazione culturale Malalingua è attiva nella città di Molfetta dal 2011. Si occupa di formazione, produzione e distribuzione di spettacoli teatrali, di organizzazione di rassegne ed eventi con particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea.

Nel campo della produzione, l'ass. Malalingua ha prodotto e distribuito tra gli altri: “Ostinata passione”, sulla figura della pugliese Cecilia Mangini, “Edipostanco” (sezione teatro ragazzi del Teatro Pubblico Pugliese), “Knives in Hens” di Harrower coprodotto dal Teatro Litta di Milano, “Ma l’amore no” commedia musicale,“In nome del popolo italiano”, adattamento teatrale del celebe film di Risi distribuito dal TPP coprodotto assieme a Teatro Scalo e Skenè produzioni, e “L’uomo, la bestia e la virtù”, di Luigi Pirandello.
Nell’ambito del teatro ragazzi: “Chatroom” spettacolo sul tema del Cyberbullismo, “La grammatica della fantasia” ispirato ai testi di Gianni Rodari e “Gli spettecologici”, tre spettacoli interattivi incentrati sui temi ecologici dell'acqua, della raccolta differenziata e delle energie rinnovabili, per le scuole elementari e materne.

Nell’ambito dell’organizzazione di rassegne per le stagioni 2011/2012 e 2012/2013 l'Associazione Malalingua ha promosso il ciclo “STORIE DA ME, autori in scena”, rassegna teatrale di monologhi i cui autori fossero anche intepreti del proprio testo. Nelle stagioni 2013/2014 , 2014/15, 2015/2016, 2016/2017 Malalingua ha avviato un esperimento di Teatro Diffuso con la rassegna “Altrove” portando in scena tra gli altri: Eugenio Allegri, Maria Paiato, Anna Meacci e il duo Donati&Olesen.

Riguardo alla formazione, l’Associazione ha attivato da cinque anni la “Scuola d’arte Malalingua” che comprende insegnamenti di recitazione teatrale organizzata in corsi divisi per fasce di età a partire dai quattordici anni.
Presso le scuole del territorio Malalingua ha tenuto una serie di laboratori teatrali inerenti alle seguenti tematiche: bullismo e cyberbullismo, laboratorio teatrale sul tema dell'immigrazione accostato ai classici greci. Ha poi organizzato corsi teatrali annuali presso la scuola media Pascoli, il Liceo Classico di Molfetta e i licei classici Flacco di Bari e Morea di Conversano, spaziando dallo studio dei classici a testi contemporanei.
Nel 2013 con i propri allievi ha preso parte al Festival internazionale di teatro per scuole “Connection”, organizzato dal teatro Litta di Milano portando in scena il testo “Chatroom” di Enda Walsh. Nello stesso contesto i suoi docenti Marianna de Pinto e Marco Grossi hanno tenuto un workshop sul tema del grottesco in teatro.
Nel 2015 ha preso parte e vinto il festival “Skenè” organizzato dal Liceo Salvemini di Bari aggiudicandosi il premio per miglior attore, miglior attrice e in un ex equo, miglior spettacolo con il testo “Dio” di Woody Allen. L’associazione Malalingua ha organizzato e condotto dal 2010 al 2016 un corso di recitazione per adulti presso l’Istituto Leone XIII di Milano.
Condividi