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[ M:DEA]

Vittoria Faro
Regia: Vittoria Faro
Drammaturgia: Matilde D'Accardi, Vittoria Faro
Attori: Vittoria Faro Martino Duane (voice off)
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Teatro-danza, Performance, Installazione

Tags: Performance, Elettronica, Mito, Medea

Madre disperata, moglie tradita e ripudiata, esule da sé stessa e dalla sua terra. Il personaggio di Medea visto con gli occhi della contemporaneità incarna la disperazione di ogni donna ferita nell’estremo tentativo di sottrarsi a un destino avverso

Frutto della collaborazione tra la stessa Faro e la drammaturga Matilde D’Accardi, il testo è strutturato in quattro quadri preceduti da un prologo e attinge a molteplici fonti letterarie: l’Antico Testamento, il Vangelo delle streghe di Leland e La rechereche proustiana, oltre all’originale di Euripide.
Il risultato è una performance dall’intenso impatto psicologico che attualizza il mito greco enfatizzandone tormenti e passioni in un flusso unico di pensieri.

Spalle al pubblico, Medea è in procinto di introdurci al dramma. Accovacciata, coperta da un velo nero, braccia aperte e capo chino. Il silenzio e l’apparente tranquillità, suscitate dal rumore del mare in sottofondo, sono in realtà la dolorosa cornice entro la quale si ambientano gli eventi. Pensieri e sentimenti di una donna straziata e ferita, sono presentati agli spettatori attraverso dei flashback narrativi in una dimensione tra l’onirico e il mistico. Negli occhi, il dolore e la disperazione di un disonore.

La prestazione della Faro è valorizzata da numerosi elementi artistici e scenografici, primo tra tutti quello prettamente musicale. Il silenzio, spesso presente, si alterna a melodie ed onomatopee primordiali, arcaiche, quasi meditative, nonché a campionature electro – ambient. Anche i voice off, realizzati insieme a Martino Duane, amplificano il pathos e la tensione emotiva con i quali l’attrice interagisce di continuo.

L’abbigliamento total black, molto d’effetto, sottolinea la metamorfosi di Medea nel suo essere donna, madre, strega e carnefice. Con puntamenti dal basso, giochi d’ombra e proiezioni suggestive deformano il contorno di persone e oggetti.

Come nel teatro antico, molta importanza viene data al corpo, in particolar modo al viso e alla maschera, enfatizzati anche dal trucco nero di occhi e labbra. La Faro, precisa nel controllo di mimica e movimento, sembra deformarsi assumendo pose che incarnano lo strazio e il tormento di Medea. Sgranando occhi e bocca, si contorce, cammina e danza sui ritmi ossessivi in un parallelismo storico – sociologico tra antichità e modernità.

Archetipo di una femminilità senza tempo, icona della contemporaneità, immortale nel dramma che conduce alla catarsi, la Medea di Vittoria Faro è l’emblema del coraggio e della passione: una donna come molte altre che, da sempre e per sempre, trova la forza di espiare le proprie colpe per non soccombere ad un destino avverso, la cui via di fuga è quasi sempre nel sacrificio estremo ed incondizionato.

Elena D’Elia

Altri crediti: [ M:DEA ]


Progetto / Performer // Vittoria Faro
Drammaturgia // Matilde D’Accardi/ Vittoria Faro
Sound Design / Voice On // Vittoria Faro
Voice Off // Vittoria Faro / Martino Duane
Visual Design // Antonio Pizzola
Costumi // Alfonsina Quintini
Photo // Eleonora Faro Photographer
Produzione / Ufficio Stampa // TestaccioLab

Produzione: TestaccioLab

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Agrigentina, classe 1984, studia danza, musica e teatro. Conseguito il diploma di maturità classica si trasferisce a Roma dove attualmente vive.
Nel 2003 si iscrive all’Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Lettere con indirizzo digitale, per seguire l’evoluzione dei più interessanti linguaggi espressivi contemporanei. Negli anni dell’università si appassiona alla musica elettronica e si esibisce in diverse location con dj set e performance live.
Ma il teatro resta al centro dei suoi interessi. Nel 2009 supera le prove di ammissione all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma dove si diploma con il massimo dei voti nel 2012. Nel corso degli studi ha modo di approfondire il suo percorso formativo nei laboratori di Mario Ferrero, Paolo Giuranna, Giuseppe Bevilacqua, Anna Marchesini, Michele Monetta, Rosa Masciopinto, Nicolaj Karpov, Sergio Rubini, Daniela Bortignoni, Arturo Cirillo, Valentino Villa, Lorenzo Salveti.
Partecipa a workshop internazionali fra cui: Workshop a S.Cristina con il maestro Andrea Ronconi; Workshop di Site specific and sound acoustic voice con Charlotte Munksø (SceneKunstSkole, Copenaghen);
Nel 2008 entra a far parte del collettivo di TestaccioLab di Roma, partecipando alla produzione di progetti culturali in diverse discipline artistiche. Dal 2012 è responsabile del settore Arti Performative dell’associazione, in seno alla quale sperimenta la sua personale vena creativa e approfondisce la sua ricerca artistica, producendo fra l’altro:
2014-SPEXIFIC#INVASION, progetto di site specific su drammaturgia originale di interpretazione e lettura dell’architettura contemporanea;
2013-Destruction, recital performativo di testi classici e contemporanei;
2015- Poe Suite, letture su partitura musicale dei racconti piu celebri di Edgar Allan Poe, con il jazzista Raffaele Pallozzi;
2015-[ M:DEA] performance elettronica sul mito di Medea;
2016-Vanessa, thriller teatrale dai tratti di fumetto noir;
PREMI
Premio Siae 2012. Borsa di Studio Andrea Biondo di Palermo 2012 come migliore attrice siciliana. Menzione speciale Premio Siae 2015 con un suo monologo; Premio Ignazio Buttitta Sezione Teatro 2015
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