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CHEERLEADERS

Collettivo Pirate Jenny
Regia: Sara Catellani/Elisa Ferrari
Drammaturgia: Sara Catellani/Elisa Ferrari/Davide Manico
Attori: Sara Catellani/ Elisa Ferrari/ Marco Masello/ Giselda Ranieri
Anno: 2016


Generi: Danza, Performance

Tags: performance interattiva, device, danza, game, comunity

Cheerleaders è un concetto astratto che funge da contenitore tematico creato per indagare le dinamiche di un gruppo/comunita che in maniera parzialmente fortuita si ritrova a dover
condividere un luogo e un tempo e a dover gestire un'azione.
A livello di struttura questo concetto viene sviluppato attraverso un device scenico in cui performer
e spettatori condividono in egual misura la responsabilita! dell'esito performativo: un dispositivo
di gioco multiplayer in cui gli spettatori sono chiamati ad agire in ascolto: sul piano della
percezione Cheerleaders permette allo spettatore di partecipare a quello che potremmo definire un processo decisionale e creativo estemporaneo, agito da un cervello diffuso.
La figura della Cheerleader che porta con sé l'immaginario di un mondo in cui la forma si rivela
tanto forte da condizionarne il contenuto, diventa il pretesto per un bizzarro gioco di shiftamento
tra significante e significato.
Questa continua oscillazione diviene terreno fertile per lo sviluppo di un rizoma di suggestioni
relative alle tematiche di incitamento, resistenza alla fatica, stato di eccitazione, immagine vincente
e autocelebrazione quali aspetti interiorizzati del contemporaneo.

Altri crediti: Con il sostegno di:
Inteatro Polverigi / MarcheTeatro (Ancona), Quelli di Grock (Milano), Pim Off (Milano),
Cantieri Teatrali Koreja (Lecce), Manifattura K (Milano), I Macelli No Theatre (Certaldo),
Electa Creative Arts (Teramo); Spettacolo selezionato e sostenuto da NEXT, Laboratorio delle
idee per la produzione e distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo, Regione
Lombardia, Edizione 2015; Spettacolo selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d'Autore 2016 e inserito all'interno della circuitazione del Network Anticorpi XL.

Produzione: PirateJenny/Ass. Cult. Terra di Nod

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Collettivo Pirate Jenny è un progetto di creazione e ispirazione cross mediatica che nasce nel 2011 dall’unione sinergica di Elisa Ferrari, Davide Manico e Sara Catellani.
A partire dal nome del gruppo, che trae la sua origine da un personaggio reso celebre da Brecht ne L’opera da tre soldi, sino ad arrivare alle scelte di modalità creative e dei contenuti, un punto fermo del nostro progetto è la ri-mediazione dei testi letterari, filmici, musicali ma soprattutto linguistici. Questo “ri-uso” che ci connota come POP ha come fulcro espressivo un continuo code switching linguistico che incrocia la danza, il testo, il suono, l’immagine e dunque i significati.
La ricerca di uno slang il più naturale possibile sia nella selezione testuale sia nella scelta del movimento, il filtro ironico e la continua oscillazione dei punti di vista, il gusto performativo, surreale e onirico fanno di Collettivo Pirate Jenny un cantiere di esperienza in continuo mutamento.

Numerose le partecipazioni e la collaborazioni del Collettivo in contesti teatrali e artistici nazionali. Tra le esperienze più importanti la vittoria del bando Cantiere Campsirago (MB) 2014-2015, Next Lombardia (MI) 2013, Upnea (MB) 2012, Uscite d’Emergenza (NA), Affinità Elettive (LE) e Presente Futuro (PA) 2012, Finalisti al festival Argot Off (RO)2012 e al premio Equilibrio nel 2011-2012 etc. Tra le esperienze site specific ricordiamo: Confi.dance, piazze, chiostri, librerie, musei e negozi (SI), Volksroom (Bruxelles), Festival Fabula (villa Arconati), Spoleto Off (Palazzo Collicola), Transiti (PV), Danzestate, Museo Santa Giulia (BS).

Essere pop, neo-pop, pop-surreali, post-moderni significa per PirateJenny preoccuparsi di mantenere viva una certa bulimia dello sguardo, una crescente curiosità per le cose, per la loro accumulazione simbolica e spaziale e per il loro accostamento a volte armonico e spesso distonico. Ricreare un rapporto di fiducia con lo spettatore, privilegiare la comunicazione, recuperare l’artigianalità del mestiere del creativo e lavorare in condizioni di tempesta in alto mare sono le condizioni di partenza dei loro progetti, sono il punto fermo, il faro della loro nave.
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