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Educazione Sentimentale

Kronoteatro
Regia: Maurizio Sguotti
Drammaturgia: Fiammetta Carena
Attori: Tommaso Bianco, Viola Lo Gioco, Lorenzo Romano, Maurizio Sguotti
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: generazioni, quotidianità, spazi, rapporti, sospetto

Ascolto solo canzoni. Perché dicono la verità. Più sono stupide e più sono vere. E poi non sono stupide. Che dicono? Dicono Non devi lasciarmi, Senza di te in me non c'è vita, Senza di te io sono una casa vuota oppure, Senza amore non siamo niente. (Francois Truffaut/La signora della porta accanto)

In una località di mare, tre vicini di casa. Di loro non sappiamo nulla, li cogliamo solo nella loro egoistica ed un po' autistica quotidianità, intenti a difendere i propri spazi, a scrutarsi l'un l'altro con reciproco ed aggressivo sospetto. Fuori un mondo in pericolo e mentre i tre stanno barricati nelle loro villette a schiera in lontananza e via via più vicino, citando Buñuel, qualcosa esplode, distruggendosi.
È la catastrofe che si avvicina.
Ad un certo punto, una ragazza: impersonificazione di un sogno di infinite possibilità. Di speranze.
Con sé porta il fascino dei sui pochi anni e una malinconica allegria. Cercherà di stabilire un contatto coi tre, di entrare nei loro universi sterili e contratti. Con ognuno, la ragazza, tenta di instaurare un rapporto di affetto e fiducia, ma nel loro mondo non c'è spazio per null'altro se non per sé stessi e presto, i sogni che questa figura femminile stimola in loro degradano, diventano squallidi e banali approcci.
Di sottofondo la cultura e la musica latino-americana. Il reggaeton con i suoi testi espliciti e misogini, diventa simbolo banalizzante del degrado e degli eccessi della nostra società. L’idea del mondo latino tutto colori, danza, cielo, mare e amore cela invece una storia millenaria di soprusi e schiavitù.

Educazione Sentimentale, rappresenta quindi l'allontanamento dall'umano attraverso il sospetto. Là dove la fiducia e l'apertura verso il prossimo lasciano il posto al pregiudizio ed alla diffidenza, i mondi si contraggono diventando sterili ed ostili. La lotta è solo apparentemente più sotterranea. Potrebbe esserci un riscatto, un ribaltamento, se solo ci si lasciasse cullare dalle movenze e dai ritmi latini, ma ci si è spinti troppo in là ed il mondo deflagra e si imbarbarisce, diventando squallido ed abusato.

Ancora una volta come in tutti gli spettacoli di Kronoteatro osserviamo un mondo al maschile declinato in varie fasce di età: un adolescente, un trentenne e una persona matura, ma in Educazione Sentimentale per la prima volta si inserisce la presenza di un personaggio femminile, una adolescente che venendo a contatto con questo universo maschile ne rimane schiacciata.
Il lavoro con i ragazzi è stato punto fondante della compagnia, in questa nostra ultima produzione abbiamo voluto inserire due giovanissimi attori non professionisti, per continuare a mantenere un contatto con le giovani generazioni. Abbiamo deciso di confrontarci con loro in una dimensione professionale perché sentivamo la necessità che fossero la vitalità e la freschezza adolescenziali ad aggiungere nuova linfa a questo lavoro che che parla di solitudini, parla dell’oggi in maniera surreale e grottesca.

Altri crediti: Scene e costumi: Francesca Marsella
Disegno luci: Amerigo Anfossi
Responsabile tecnico: Alex Nesti
si ringrazia Nicoletta Bernardini

Produzione: Kronoteatro

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KRONOTEATRO nasce ad Albenga (Sv) nel 2004, fondato da Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Gabriele Lupo, Alex Nesti, Nicolò Puppo, Matteo Tonarelli. Nel 2007 al gruppo si unisce Maurizio Sguotti.\r\nKronoteatro trova il proprio fondamento nella reale e salda alleanza tra generazioni, nella collaborazione tra un professionista maturo e artisti più giovani, secondo un patto di reciproco scambio in cui peculiare ed innovativo è proprio il fondersi di professionalità pluriennali con l’energia, la freschezza, il coraggio e lo sguardo innovatore delle nuove generazioni. Intorno a questo particolare nucleo creativo ed organizzativo, ruotano e si aggregano estemporaneamente altre e diverse personalità delle arti e non, che rafforzano le intenzioni e le capacità di “fare” e promulgare cultura. Il teatro di Kronoteatro è un teatro declinato al maschile, ma soprattutto un teatro dove il corpo è il primo strumento ed il punto di partenza; luogo dove si racchiude il sentire umano. Ed è dal corpo che scaturisce, plasmata ed influenzata, la parola. La parola che diventa appendice e prolungamento del corpo stesso. Ma è anche un teatro del corpo come materia che si lascia plasmare e stressare dal suono ora eco di voci lontane, testimoni di un passato ora musica sincopata, incarnazione di un presente sempre più pressante. Per Kronoteatro la fusione di movimento, immagine e parola è l’esatta sintesi per raccontare storie che partono da lontano, dal mito, e che per percorsi non lineari e non definiti arrivano all’oggi, al contemporaneo, a noi.\r\nKronoteatro inizia la propria esperienza creativa e produttiva con l’allestimento nel 2007 di un Laboratorio Permanente ad Albenga (Sv) all’interno del quale si inizia a lavorare alla realizzazione del progetto FAMILIA: una trilogia teatrale su tematiche generazionali, che vede la collaborazione della drammaturga Fiammetta Carena, del danzatore Davide Frangioni, della scenografa e costumista Francesca Marsella e del musicista Enzo Monteverde. Il progetto FAMILIA inaugurato con ORFANI_la nostra casa nel 2009 e proseguito con PATER FAMILIAS_dentro le mura nel 2011 si è chiuso, compiendo la trilogia ipotizzata, con HI MUMMY_frutto del ventre tuo nell’estate 2012.
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