Generi: Danza, Teatro-danza
“Ho sentito Eva cantare... ma non era lei” è un lavoro coreografico con l'intento di dare forma a dei pensieri che ruotano intorno al concetto di “tentazione”. Il risultato è un tessuto drammaturgico che oscilla tra la sacralità, le arti letterarie e visive e l'assurdo che disorienta la logica dei ricordi.
Eva, figura emblematica della tentazione, va incontro a un nuovo destino: una volta l'anno, Dio si diverte a far cadere sul suo regno una valanga di mele, tra le quali, una sola sarà destinata alla più fortunata Eva tra le Eve. Colei che la troverà, otterrà la libertà dal regno divino e dalle sue leggi e conoscerà il mondo, godendo delle sue bellezze e dei suoi piaceri. La reazione di Dio a tale abbandono destabilizza l'intero regno: sconsolato e in preda alla sofferta mancanza di Eva, mostra la sua sensibile umanità. La figura di forza eterna si dipinge di una debolezza simile a quella che risente una madre nel perdere un figlio. Le Eve, smarrite le redini del controllo divino, decidono di annientarlo, così, Dio viene distrutto. La morte di Dio ci aprirà, uno squarcio sulla fine del mondo, sarà questo il momento che segnerà l'attualità del progetto: la morte furiosa inflitta dai cavalieri dell'apocalisse, sotto ordine divino, è proprio quella stessa morte che grida, sporcando il nome di Allah, tra le strade parigine.

Produzione: aire44