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LA BOUTIQUE DEL MISTERO

TrentoSpettacoli
Regia: Giulio Costa
Drammaturgia: Giulio Costa
Attori: Woody Neri, Alice Conti, Maura Pettorruso e Stefano Detassis
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: Buzzati, Boutique del Mistero

Portare in scena i racconti di Buzzati, come spesso accade per un adattamento di testi non teatrali, significa confrontarsi costantemente con la domanda: quanto bisogna essere fedeli alle parole dell’autore? Questo interrogativo ha accompagnato l’intero processo di costruzione dello spettacolo. Dopo una fase di scrittura suddivisa in lettura, analisi e selezione dei racconti, canovaccio di riferimento a partire dai testi scelti, e prima bozza di copione, mi sono ritrovato il primo giorno di prove con la sensazione che le parole avrebbero condizionato la nascita dei gesti e delle azioni sul palcoscenico.
Così, ho messo il canovaccio in un cassetto e proposto agli attori di cominciare le prove con un’analisi dal vivo dei racconti, ovvero di agire sulla scena ogni singola storia. Dopo pochi giorni, tutti i racconti de La boutique del mistero hanno preso vita grazie alla voce e al corpo degli attori, in forma di monologo, dialogo, azione mimata, raccontata, reinventata, reinterpretata, a volte in modo allegorico, altre volte in modo estremamente concreto, lasciando emergere in maniera spontanea un minimo comune denominatore. Inizialmente, se qualcuno mi avesse chiesto quali erano, a mio parere, i temi trattati nei racconti di Buzzati, avrei senz’altro parlato di paura, angoscia, malattia, società in declino, sogni e incubi. Dopo questa carrellata di racconti dal vivo, invece, il mio sguardo si è posato sulla vita quotidiana, o meglio, su una vita archetipica: ai miei occhi, infatti, sul palcoscenico si rivelava costantemente la fisionomia di una famiglia chiusa dentro le pareti domestiche (d’altra parte, Buzzati stesso definiva casa sua il suo ‘mondo poetico’). Con questa chiave di lettura, abbiamo cominciato a ripensare e rivedere i racconti, dando loro un ordine e cercando una sintesi e, praticamente, lo spettacolo si è autogenerato. Molti racconti si sono ridotti a una parola o un gesto, altri hanno contribuito a definire meglio i singoli ruoli (padre, madre, figlio, ‘agente esterno’), altri ancora sono serviti come struttura portante dell’intera drammaturgia, e mi riferisco a Il colombre e a I sette piani: il primo è stato fondamentale per mettere a fuoco le relazioni fra i personaggi (che spesso abbiamo preferito chiamare caratteri, energie o entità); il secondo per sottolineare l’inevitabile declino che chiunque subisce a causa del ‘macinauomini’, ovvero il tempo, come era solito definirlo Buzzati. A mio avviso, chi conosce i testi di Buzzati potrà riconoscere e ricostruire, come in un puzzle, i frammenti della vita e della poetica dell’autore; chi non conosce i racconti, invece, avrà modo di vedere il complesso e variegato processo di crescita e formazione di un essere umano, nelle cui contraddizioni, assurdità, paure, angosce, idiosincrasie potrà facilmente specchiarsi. E magari ridere di sé. (Giulio Costa)

Altri crediti: LA BOUTIQUE
DEL MISTERO
uno spettacolo ispirato ai Racconti di Dino Buzzati

con Woody Neri, Alice Conti, Maura Pettorruso e Stefano Detassis
drammaturgia a cura di Giulio Costa
disegno luci Alice Colla
tecnica Claudio Zanna
organizzazione Daniele Filosi
regia Giulio Costa

una produzione TrentoSpettacoli
con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali,
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento
e di Ferrara OFF e Associazione Culturale Villa Buzzati
con la collaborazione di Associazione Internazionale Dino Buzzati

Produzione: TrentoSpettacoli

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TrentoSpettacoli nasce nel gennaio 2010 come realtà artistica, produttiva, organizzativa e distributiva con sede a Trento. Opera quindi, di fatto, con un’esperienza di diversi anni nel campo dell’ideazione, della produzione, della realizzazione e della distribuzione di spettacoli teatrali, oltre ad occuparsi di tutti i relativi e conseguenti aspetti amministrativi, contrattuali, burocratici, fiscali, previdenziali e contributivi dei lavoratori con cui collabora. Si configura, quindi, di fatto come una vera e propria impresa di produzione e di fornitura di servizi artistici, tecnici, organizzativi e amministrativi nel campo dello spettacolo dal vivo. TrentoSpettacoli è associata ad Ancrit/Agis, Associazione Nazionale delle Compagnie e delle Residenze di Innovazione Teatrale, è socia fondatrice di Agis Triveneto, ed è promotore di C.Re.S.Co., Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea. Per il triennio 2015/2017 TrentoSpettacoli è compagnia riconosciuta e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali secondo l’articolo 14, comma 2 (Imprese di produzione teatrale e compagnie under 35).

Ha alle sue spalle e come ‘base’ produttiva e logistica lo Spazio Off di Trento, piccola ‘fucina’ artistica e teatrale attiva da ormai nove anni in città con rassegne di spettacoli, film, concerti e mostre fino allo scorso autunno, per consolidare ora l’attività di ‘incubatore’ e ‘officina’ di produzioni, allestimenti e residenze intrapresa da qualche anno. Dal 2010 TrentoSpettacoli ha cominciato a produrre, coprodurre, sostenere e distribuire spettacoli propri, realizzati in collaborazione con altre realtà in ambito territoriale e nazionale. TrentoSpettacoli prosegue la strada intrapresa fin dalla sua nascita verso la creazione di un vero e proprio set di produzioni e progetti che sappiano interagire con altre realtà del territorio e a livello nazionale, attraverso l’indagine e la pratica di diversi linguaggi teatrali.
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