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ESODO pentateuco #2

La Confraternita del Chianti
Regia: Marco Di Stefano
Drammaturgia: Chiara Boscaro
Attori: Diego Runko
Anno: 2015
Premi: In-Box Selezione 2017


Generi: Prosa

Tags: Esodo, Istria, Pola, storia, famiglia

“Pentateuco” è un progetto con 5 monologhi, 5 attori, 5 partner internazionali (più 1 italiano) e 5 storie di migrazione che prendono spunto dai primi 5 libri della Bibbia. “ESODO pentateuco #2” è il secondo capitolo, e il suo protagonista è Rudi. Rudi non è mai emigrato, ma tanti ne ha visti partire, sul Toscana, il piroscafo che portava gli esuli in Italia. Rudi è un istriano di Pola, come il bambino di dieci anni cui decide di raccontare la sua storia. Una storia rocambolesca fatta di bombe, di zanzare, di barche e di Alida Valli.
Ma Rudi non è il solo personaggio di “ESODO pentateuco #2”: Diego Runko recita in quattro lingue per dar vita al giornalista croato alle prime armi, al soldato inglese tifoso del Liverpool, al prete partigiano, al ragazzo di Pola che pesca con le bombe per la prima volta in vita sua. A fare da cornice, due date simbolo: il 25 giugno 1991, giorno dell'Indipendenza della Croazia, e il 18 agosto 1946, giorno in cui una bomba sulla spiaggia di Vergarolla segna simbolicamente l'inizio dell'Esodo. Una bomba che uccide più di sessanta persone, ma che non viene rivendicata da nessuno. Sono passati quasi settant’anni e ancora non si conoscono i nomi dei colpevoli.
Diego Runko è istriano. Di quelli che hanno nel sangue nazionalità diverse, popoli diversi, diverse lingue. Se va un po’ indietro con la memoria, ne ricorda almeno quattro. La sua famiglia non ha partecipato all’esodo post-bellico, anzi in Istria è rimasta e, in parte, tuttora vive.
L’Istria è sempre stata una terra di confine, una zona in cui tracciare una separazione netta tra italiani, croati e sloveni è pressoché impossibile. Gli istriani sono stati, e sono tuttora, abituati ad accogliere piuttosto che a respingere, e gli stati a cui questa terra, negli anni, è appartenuta, hanno sempre cercato di far prevalere la propria nazionalità. Oggi, se si viaggia dall’Italia verso la Croazia, subito oltre il confine c’è un cartello, un cartello che recita le parole “Istra – zemlja dobrih ljudi. Istria – terra di brava gente”. Di questa gente, e anche per questa gente, noi vogliamo parlare.

Altri crediti: ESODO pentateuco #2
da "ESODO" di Diego Runko

di Diego Runko, Chiara Boscaro, Marco Di Stefano

con Diego Runko

drammaturgia di Chiara Boscaro

regia di Marco Di Stefano

musiche di Lorenzo Brufatto

eseguite e registrate dall'ensemble da camera Il canto sospeso

traduzioni di Craig Allen, Ester Barlessi, Brigita Lorger, Tamara Turšič

progetto grafico di Mara Boscaro

assistente alla regia Cristina Campochiaro

un progetto La Confraternita del Chianti

una produzione
Associazione K.
Dramma Italiano di Fiume – Teatro Nazionale Croato Ivan De Zajc (Rijeka/Fiume - Croazia)

con il sostegno di Regione Lombardia - NeXT 2015

Produzione: La Confraternita del Chianti / Dramma Italiano di Fiume - Teatro Nazionale Croato / Associazione K.

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Nata nel 2010 a Milano e formata da Marco Di Stefano, Chiara Boscaro, Valeria Sara Costantin, Giovanni Gioia, Marco Pezza, Diego Runko e Giulia Versari, è una compagnia stabile che lavora non solo alla costruzione di un repertorio, ma anche a progetti laboratoriali per adulti e ragazzi incentrati sui temi più urgenti della contemporaneità, praticando una programmatica commistione di generi e linguaggi. Lavori della Confraternita sono "150 ovvero Italian Dark Cabaret ovvero la macabra storia dell'italica penisola dall'Unità al federalismo fiscale" (2010, prod. Teatro della Cooperativa), "Le Sacre du Printemps" (2012, coprod. CRAC), "Non voltarti indietro" (2013, prod. Teatro In-folio) e "La Bottega del Caffè" (2015).
A partire dalla stagione 2014/15, La Confraternita del Chianti è impegnata nel progetto triennale “Pentateuco”, che la porterà a creare cinque spettacoli (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio) in cinque diversi Paesi.
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