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LE CITTÀ INVISIBILI

Argillateatri (Associazione The Way to the Indies)
Regia: Ivan Vincenzo Cozzi
Drammaturgia:
Attori: Roberto Zorzut Claudia Fontanari Brunella Petrini Elena Stabile
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Calvino, utopia, viaggio, città, narrazione

Completamente rinnovato nel cast e nella partitura fisica, come anche nella scelta dei testi, rispetto al precedente allestimento del 2016, l'attuale spettecolo "Le città invisibili" mette in scena 13 delle 55 città che compongono il romanzo, scelte fra quelle più prossime alla nostra realtà per attualità, significati o simbologie; che riportano il ricordo di qualcosa di già vissuto altrove, trovano un nuovo significato e una diversa dimensione temporale che prende forma nella parola narrata.
Ogni città è al contempo eterna, segreta, in movimento. Il dialogo immaginario fra Marco Polo e Kublai Kan, punteggiato e accompagnato dalle musiche originali di Tito Rinesi, s'attarda fra segreti, prospettive ingannevoli, fragilità e vita mentre attorno prende forma qualcosa di nuovo, perché forse è vero, come dice il Kan (Roberto Zorzut), che ogni città altro non è che la descrizione di una sola, unica città. Quella perfetta.
E se ognuna delle città immaginate da Calvino nel romanzo del 1972, ha nomi di donna, il regista affida proprio a tre donne (interpretate da Claudia Fontanari, Brunella Petrini e Elena Stabile) il ruolo del mitico esploratore: tre figure femminili quasi archetipiche, tre viaggiatrici del tempo e dello spirito, che suggeriscono la natura corale, arcaica, ancestrale ma anche sfuggente e impersonale del raccontare.
In ogni tappa le nostre Marco Polo portano nei propri sacchi, al cospetto del sovrano, una testimonianza: pezzi d’avorio, un elmo, una conchiglia, cerbottane, tamburi e quarzi, disposti su piastrelle bianche e nere, e poi spostati, via via che il viaggio e il racconto si snoda, sotto gli occhi di un imperatore nostalgico che in quei racconti tenta di rintracciare un senso, di intuire le geometrie e i movimenti di quel “disegno tracciato dai salti spigolosi dell’alfiere, dal passo strascicato e guardingo del re dell’umile pedone, dalle alternative inesorabili d’ogni partita”.
Una partita che si gioca nel giardino fantastico del Kan, appena sotto le mura oltre il mercato, dove i viaggiatori scambiano le merci, o i bivacchi dove riposano. Anch’esso è un luogo, forse immaginario, dove il sovrano Kublai Kan cerca di rintracciare il senso e l’identità del suo regno, cha va disfacendosi. Ma soprattutto di capire quale sia il senso e il fine del gioco stesso.
E la risposta, forse non ancora trovata, spetta ad ogni spettatore che come Marco Polo affronta il suo viaggio.


Altri crediti: Musiche originali di Tito Rinesi.
Scelta e ricomposizione testi di Italo Calvino: Isabella Moroni
Scenografie: Cristiano Cascelli.
Costumi: Marco Berrettoni Carrara.
Tecnico luci/fonica: Steven Wilson


Produzione: The Way to the Indies - Argillateatri

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THE WAY TO THE INDIES - ARGILLATEATRI è un’associazione di volontariato culturale libera ed indipendente dedicata al teatro e alle arti dello spettacolo; all’educazione, alla promozione del libro e della lettura, alla progettazione culturale ed alla valorizzazione dell'ambiente.
Laboratorio permanente di ricerca, educazione e creazione teatrale attivo negli scambi artistici, nell’ideazione e nella realizzazione di rassegne, festival, convegni, workshop, etc., Argillateatri è oggi impegnata nella realizzazione di iniziative artistiche, letterarie, educative e sociali profondamente inserite nell’attualità anche digitale, nella creazione di network e di progetti interculturali. Sempre utilizzando ed elaborando materiali fantastici e tecniche teatrali, utopia e resistenza, memoria e comunicazione.

Il nostro lavoro è trasformazione, ricerca, curiosità ed interesse verso le espressioni artistiche valide e creative da tutto il mondo; il nostro teatro è un sogno: quello di poter creare spettacoli liberi; il nostro è un percorso visionario che si propone di lasciare un segno, delle realtà, qualche meraviglia, grappoli di ricordi e soprattutto racconti, per far scoprire a chi guarda e a chi ascolta, qualcosa che esiste davvero: linguaggi diversi, paure, immagini, disagi, opinioni, culture…
Questo ci porta da sempre a lavorare sul coinvolgimento e la collaborazione con le periferie ed i territori a rischio dove cerchiamo di realizzare progetti e sogni comuni.

Negli ultimi anni il lavoro teatrale si è incentrato sulla ricerca di un’espressività capace di accogliere e amalgamare le tecniche e le poetiche delle avanguardie storiche con i linguaggi contemporanei e sull’approfondimento di testi che possano offrire una visione diversa dell’impegno artistico e civile.

Alcune fra le produzioni di Argillateatri THE WAY TO THE INDIES:
TURANDOT - cooproduzione italo-indiana
SCHIACCIANOCI E IL RE DEI TOPI - spettacolo per ragazzi
UNA DANZA PER LA CITTÀ – spettacolo di teatro in strada
EL JUEGO
L’ANIMA DI FRONTE ALL’INFINITO
FAVOLA D’AMORE – spettacolo su trampoli
FILO ROSSO – spettacolo su trampoli
IGNUDA CANTA LA NOTTE
A CHRISTMAS CAROL - Teatro ragazzi in inglese
ANGELI, VAGABONDI E DEMONI
UN PRESEPE VIVENTE
NEVER FAILED ME YET…
COSE USATE
MINOTAURO - lettura teatralizzata e musicata del testo di F. Durrenmatt
LUCI DEL CIRCO – spettacolo per ragazzi
RACCONTI IN MOVIMENTO – Spettacolo di teatro di movimento per non udenti
IL MARINAIO di Fernando Pessoa
HOMELESS PERFORMANCE – spettacolo di teatro in strada
ESERCIZI DI LIBERTÀ – spettacolo di teatro acrobatico
IL MAIALE – Performance
VIAGGIO ALLA MONTAGNA DELL’ANIMA – viaggio tra musica e poesia dall’Oriente
OMAGGIO A STRAVINSKIJ – partitura per trampoli e danza
IL LABIRINTO – Viaggio nei racconti di labirinti da Ovidio a Durrenmatt
POESIE PER LA PACE - Performance alla Cava dei Poeti di Carrara
I PARTIGIANI DI CASALBERTONE: Giorgio Marincola, Virgilio Bia
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