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La linea sottile

Animalìa Teatro
Regia: Danilo De Summa
Drammaturgia: Danilo De Summa
Attori: Martina Sacchetti Luca Serafini
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: Muro, Solitudine, Libertà, Coraggio, Codardia

Una luce fredda, una scena scarna: solo due sedie, un bicchiere d'acqua ed una linea, sottile, che divide lo spazio.
In scena due personaggi. Ognuno, per l'altro, è al di là della linea, nessuno la attraversa.
Che cos’ è un confine se non uno spazio simbolico? I muri più alti vengono costruiti dalla paura e nel confronto con il sé più profondo. È solamente così che una semplice linea tracciata a terra può diventare confine e si carica di un senso di invalicabilità, di impossibilità di essere attraversata.
Un muro, che rende liberi o prigionieri dei propri ideali e delle proprie paure, ci porta alla riflessione del significato stesso di libertà e prigionia come uno stato più mentale che fisico che ci accomuna tutti nel profondo, nello strazio di sentirsi imprigionati dai nostri stessi limiti.
Una luce si accende sulle vite dei personaggi, ognuno al di là del proprio muro con la propria storia, per scandagliare l’animo umano nel rapporto con la paura di andare al di là di se stesso. Quella linea tracciata a terra, caricata a poco a poco di un significato che la fa sembrare un muro in cemento armato, si rivela una realtà illusoria, per quanto reale, frutto delle nostre paure.
La paura, è quel che ci comanda.
Sottrarsi, scegliere, ribellarsi, andare fino in fondo alle nostre decisioni è quel che vive nella scena.
Ma la paura di vivere per paura poi di dover morire rischia di trasformarti in un essere vivente già morto. Allora non resta che scegliere tra vivere veramente e morire o far vivere un’anima morta.
La linea sottile è uno spettacolo sulla codardia, sugli eroismi, atti di sottomissione e di magnifica libertà.

Produzione: Animalìa Teatro

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La compagnia AnimalìaTeatro raccoglie e dà forma – una forma pur sempre mutevole e per fortuna mai definitiva – ad un’esperienza teatrale ormai ventennale qual è quella di Danilo De Summa il quale ha via via provato con tenacia e passione a convogliare le tante energie umane che hanno incrociato i suoi laboratori e i suoi spettacoli verso un tipo di compagnia e di teatro che provasse davvero ad abbattere la “quarta parete” tra spettatori ed attori non solo a teatro, attraverso una presenza costante i luoghi e realtà ben precise e particolari, in cui cioè operare scambi con le persone e nei quali lo spettacolo fosse solo  una delle attività: al di fuori dunque dei circuiti ufficiali di un teatro che è spesso un sepolcro imbiancato, in cui serve solo meccanicamente a rappresentare una pappa bella e pronta, senza rapporto col territorio.
La compagnia dunque è attiva già da qualche anno nel teatro sociale a Bologna (iniziative con l’associazione Naufragi e con i senza fissa dimora; attività di laboratorio ed iniziative al dormitorio Beltrame); nel teatro che è indagine sulla nostra storia (2014 Orma Nuda) e in un teatro “fuori dal teatro”: scuole, librerie, portici, fino a trovare una forma di collocazione all’interno di Fucine Vulcaniche, organizzazione no-profit che sta animando con difficoltà ma con grande passione (e ottimo riscontro) il quartiere della Cirenaica di Bologna.
La compagnia è formata dunque da Danilo De Summa che ne è il capocomico, da Elina Nanna, Martina Sacchetti, Francesco Bruno,  Luca Serafini.
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