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Ah com'è bello l'uomo

zenhir
Regia: Albin Warette
Drammaturgia: Compagnia Zenhir
Attori: Bosco Elena Lanfranco Giulio Cortese Flavio
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Altro

Tags: circo contemporaneo teatro

Un uomo ed una donna attraversano l'evoluzione dell'essere umano negli ultimi suoi secoli/negli ultimi suoi anni/oggi.
Esplorando, con entusiasmo, i diversi modi di comunicare e le maniere di relazionarsi, toccano sei fasi simboliche:

#homo primaris: puro e brutale, senza tabù
#homo genuinis: raffinato, scoperte dei codici sociali
#homo capitalis: apparizione della proprietà privata
#homo smartphonis: la tecnologia a disposizione di tutti
#homo selfis: il telefono in tutto il suo splendore
#homo superlativis: alla ricerca dell'extraordinario

Il terzo individuo, il tecnico cosmico, si diverte della situazione. Manipola, al tempo stesso, luce e musica senza, però, dimenticare i personaggi ai quali confida preziosi regali che provocano i cambiamenti.
Dallo sguardo gentile e cinico, precede la storia sempre di un passo. Il suo strumento di comunicazione è un tablet, tramite il quale mostra i suoi pensieri, voglie e deliri, sotto forma di immagini digitali.
Ogni scena è oggetto di un trattamento originale, basato sul circo come metodo primario d'espressione e arricchito attraverso l'uso di musica, voce e simboli tecnologici che completano il lavoro.

LA VOLONTA'

Il nostro obiettivo è portare uno sguardo tenero e acerbo sulla comunicazione che, così tanto, è cambiata in appena due o tre generazioni. Questa causa alle interazioni sociali si cristallizza, ovviamente, attorno agli smartphone.
Il nostro principio è creare un lessico di interazione attraverso un linguaggio misto: circo, parole, corpi e presenza.
Una volta creato questo linguaggio, possiamo mostrarne i limiti ed esprimerlo a piacere. In questo caso, riguardo alle nuove tecnologie ed ai nuovi modi di comunicare.
Se passiamo più tempo ad accarezzare uno schermo che il corpo del nostro partner, se ciò che viviamo è solo ciò che mostriamo nei nostri selfies, cosa siamo diventati?
Poiché le cause e gli effetti sono indissociabili, parleremo di una traiettoria e non di un semplice momento.
E, soprattutto, spingeremo l'esplorazione al domani. Cosa ci sarà dopo?
Più che denunciare questi fatti che tutti conosciamo, abbiamo deciso di evocarli con sincerità, portando uno sguardo entusiasta su questo nuovo mondo, giacché nessuno ne ha scampo.
Nessuna intenzione di posizionarci al di sopra della massa, né di gridare allo scandalo. Semplicemente, guardare in faccia i fatti e il cammino che l'Uomo ha percorso.
E tuffarsi, con forza, in una constatazione che sia la più reale possibile. Siamo treni in marcia. Siamo qui e ora, adesso. E domani? Più lontano!
E' in questo mondo tecnologico e mediatico che potremmo aver raggiunto l'apice della nostra evoluzione.
Apparenza più che realtà, utopia più che sogno.

Produzione: Compagnia Zenhir

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Il nome Zenhir nasce dall'incontro fra lo Zenith e il Nadir.
Giulio, alla scala, cerca l'uno. Mentre Elena, con le verticali, cerca il suo opposto.
Così, avvenuta la fusione, con una “h” nel mezzo a rappresentare Flavio, il punto di incontro, l'Azimut.

La compagnia è composta da Elena Bosco, bilancia ed artista di circo / Giulio Lanfranco, leone ed artista di circo / Flavio “Enzo” Cortese, gemelli, tecnico e molto di più / Albin Warette, bilancia e regista.



L'idea del progetto nasce nel 2013, anno in cui Elena e Giulio cominciano a lavorare insieme alla stesura di esso, sentendo subito che ci sarebbe stato molto materiale da scovare.
Il progetto si avvia nel 2014, con la scrittura del dossier in primavera e la presa di contatto con Torino. (Flic e Chapitombolo)
Ad inizio 2015 la creazione continua sia in Italia che in Europa (Cronopis, Estruch. Central del Circ, Espace Catastrophe, Grainerie) e si arriva, a fine marzo, a presentare una prima versione di 30 minuti.
Durante il 2015, lo spettacolo viene presentato come work in progress in diversi festival. Questo è il momento in cui Flavio accetta ufficialmente di unirsi alla compagnia in qualità di tecnico.
A fine 2015, il duo viene selezionato per partecipare ai Laboratori di scambio e creazione di Circus Next. Questa occasione porta con sé l'opportunità di lavorare con Jean-Michel Guy e Albin Warette.
L'incontro con Albin non si ferma e i quattro decidono di continuare l'avventura insieme. Questo è il momento in cui Flavio accetta di essere in scena.
A dicembre 2015, dopo una settimana di residenza alla Central del Circ a Barcellona, vengono selezionati per presentare il loro lavoro in un contesto di Anteprima.
All'inizio del 2016, inizia il lavoro sotto lo chapiteau Magdaclan a Torino e la creazione viene portata alla sua forma, quasi definitiva, di un'ora. Questo è il momento in cui Flavio accetta di essere nudo in scena.
Poi, resterà solo una residenza finalizzata a dare gli ultimi ritocchi e a pulire i dettagli. Residenza fissata in Francia a Dicembre 2016.
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