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Venti chili di occhi

teatro insonne
Regia: Sara Venuti
Drammaturgia: Sara Venuti
Attori: Sara Venuti David Labanca
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Prosa, Altro

Tags: teatro fisico, dittatura, drammaturgia originale, grottesco, tragicomico

Maria è come noi.
Combatte ogni giorno per mantenersi in equilibrio tra se stessa e l’immagine che vuol dare agli altri.
Con una sostanziale differenza, però: Maria è la dittatrice di un minuscolo paese ai confini del mondo.
Mentre la Generalessa Maria si dipana tra gli obblighi che la sua figura impone, qualcosa in lei scalcia e strepita, vuole che tutti le obbediscano e la amino, avverte la vertigine di un potere senza limiti.
Cosa fa di una persona uno spietato dittatore?
E’ la cattiveria, la follia, la paranoia oppure è una piccola scintilla insita in noi, che l’occasione potrebbe rendere fuoco?

Se nulla si frapponesse tra noi e il potere, che genere di dittatori potremmo diventare?



IL PROGETTO

Lo spettacolo nasce dallo studio delle più importanti dittature del ventesimo secolo, dalle più famose come il nazismo o lo stalinismo alle più recenti, come quella di Slobodan Milošević in Serbia e dei coniugi Ceausescu in Romania.
Analizzando in primo luogo le biografie private di questi dittatori, si sono cercati i punti in comune e le assonanze che permettessero di creare un identikit del dittatore “modello”: infanzie difficili, in condizioni di povertà e disagio, contrasti con il padre, abbandoni, soprusi. Si sono studiate poi le loro biografie politiche, ovvero come sono saliti al potere e, soprattutto, come lo hanno mantenuto: la sottomissione tramite terrore, la negazione dei diritti fondamentali, il culto della personalità.Unendo questi due aspetti si ottiene l’immagine completa: il dittatore e la persona, il pubblico e il privato, l’adulto e il bambino.
Sono questi i due aspetti principali su cui si fonda lo spettacolo “Venti chili di occhi” , uno spettacolo verosimile e grottesco su una dittatrice “modello”: dalle sue origini e le sue insicurezze la vedremo vendicarsi dei suoi fantasmi, combattere per mantenere il popolo al suo volere, dibattersi tra la vita pubblica e il bisogno privato, in una spirale che viene innescata dalla sua dualità: è un mostro ma è una persona, è un mostro perché è una persona.
In scena avvengono contemporaneamente due storie: all’interno di un periodo di crisi della sua dittatura, Maria (questo il nome della protagonista) inizia a soffrire di ansia e attacchi di panico, che la riconducono a fantasie, incubi, ricordi dell’infanzia, visioni e paure che prendono vita, prendono possesso di lei e della sua vita, svelano una fragilità, un’angoscia, un’umanità che in nessun caso giustifica i suoi comportamenti ma che la rendono molto più simile a ciascuno di noi.

Altri crediti: scenografia: Federico Calzini
disegno luci: Matteo Fantoni

Produzione: teatro insonne

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La compagnia Teatro Insonne è stata creata nel 2010 da Matteo Fantoni e Sara Venuti, entrambi diplomati presso l’Accademia di teatro fisico Dimitri, come collettivo artistico in bilico tra teatro, danza e teatro non verbale. L’attività prevalente è la produzione di spettacoli, ma nel corso degli anni l’associazione ha sviluppato anche progetti di formazione legati al teatro, al movimento e alle maschere, oltre a coproduzioni e collaborazioni con artisti italiani e internazionali come Maurizio Patella, Quartetto Euphoria, Masako Matsushita, Utopik Family, Compagnia Ziba.

Teatro Insonne è presente alla Vetrina Anticorpi XL (la più importante vetrina italiana per giovani coreografi) nel 2010 con il solo Leoni di M. Fantoni, riscuotendo apprezzamento di pubblico e di critica.

Nel 2012 l’Associazione ha prodotto “Onirica-arsenic dreams”, spettacolo di teatro con maschere espressive con la regia di M. Fantoni, co-prodotto da Armunia / Festival costa degli Etruschi e Örtli-Stiftung (Svizzera), che partecipa a vari festival teatrali italiani ed è ospite in diversi teatri svizzeri.

L’associazione è presente con i suoi spettacoli a Kilowatt Festival, una delle più importanti realtà del teatro italiane (Premio Ubu 2010) nel 2011, 2012 e 2017, con la coreografia di M. Fantoni “Leoni”, “Onirica – arsenic dreams”, e con la coproduzione Taikokiat di M. Matsushita.

Il linguaggio non verbale viene portato avanti negli anni con particolare interesse alle maschere di carattere, interesse che porterà il fondatore Matteo Fantoni ad entrare a far parte del collettivo tedesco Familie Floez, con una collaborazione che prosegue dal 2014.

Due anni dopo realizza “Venti chili di occhi”, spettacolo di teatro fisico di S. Venuti, con David Labanca che debutta al Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino, e co-produce “Dissonanze” il nuovo spettacolo dell’ ensemble comico-musicale Quartetto Euphoria, di cui Fantoni firma messa in scena.

Tra le ultime produzioni troviamo “Risonanze-Schubert” , un’opera unica al mondo che unisce danza contemporanea e liuteria, nella quale tutti gli strumenti del quartetto d’archi sono costruiti direttamente da M. Fantoni, per indagare la risonanza tra gli strumenti, i performer, la musica ed il pubblico.

Teatro Insonne crea “Che mi ci prende l’anima” su testi di Dario Fo e Franca Rame, con S. Venuti e Riccardo Reali, e “Aldilà del violino, conferenza spettacolare sulla liuteria e la morte”, attualmente in tour in Italia e Svizzera.

Dal 2019 fanno parte di Teatro Insonne anche Laura Belli e Lorenzo Torracchi, e nel 2019 la compagnia produce "Metamorfosi", di Laura Belli, con Lorenzo Torracchi e S. Venuti.

Dal 2016 l’ Associazione Teatro Insonne è riconosciuta come eccellenza regionale ed è sovvenzionata dalla “Regione Toscana sistema regionale dello spettacolo dal vivo”.


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