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Pop Up Garden

Compagnia TPO
Regia: Davide Venturini, Francesco Gandi
Drammaturgia:
Attori: Stefano Questorio, Valentina Consoli
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Teatroragazzi, Prosa, Danza

Tags: compagnia tpo, teatro interattivo, pop up garden, multidisciplinare, teatro multimediale

Pop up Garden è uno spettacolo dedicato a Gilles Clement (botanico, poeta e giardiniere) e a quei piccoli eroi che dal nulla creano giardini nei luoghi più impensati. E’ un invito all’osservazione delle piante, al loro modo di danzare mosse dal vento, al loro essere al tempo stesso generose e capricciose.

Nel nostro giardino all’inizio non c’è nulla, soltanto il Signor Bu.
Bu ama gli spazi vuoti e abbandonati come i cortili delle vecchie fabbriche, li ripulisce ben bene e poi... POP! Succede che arriva una lucertola e chiede: “perché non metti dell’edera al posto dell’asfalto? Ecco che Bu dal nulla crea piccole aiuole, aggiunge un po’ di terra e subito il cortile si trasforma. Bu danza con le piante, gioca a fare il giardiniere, si sente acqua, terra, foglia e poi... POP! All’improvviso entra in scena lei, Milady, una ballerina, agile, leggera come un filo d’erba, accende il suo cuore e fugge via tra le nuvole ma poi POP! ...nel giardino non si resta mai soli, altri personaggi appaiono, estrosi o misteriosi. Il giardino ormai è un microcosmo indipendente, vive libero, in movimento. POP!

Altri crediti: visual design Elsa Mersi
sound design Spartaco Cortesi
computer engineering Rossano Monti, Martin Von Günten
costume design Sonja Bäumel

Produzione: Théâtre National de Chaillot, Paris

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Teatro visivo, emozionale, immersivo: negli spettacoli del TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni, i colori. Grazie all’uso di tecnologie interattive ogni spettacolo si trasforma in un ambiente “sensibile” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e il pubblico stesso interagiscono insieme esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura.

Gli spettacoli prodotti si caratterizzano per l’uso di proiezioni di grande formato, la creazione di ambienti teatrali immersivi e l’impiego di tecnologie interattive alcune delle quali specificatamente sviluppate dalla compagnia per i propri spettacoli.

Lo spazio scenico è concepito come ambiente dinamico e reattivo in grado di coinvolgere il pubblico in azioni individuali o di gruppo: è infatti dotato di sensori (touch pad, videocamere e microfoni) che permettono sia ai performer che al pubblico di modulare suoni o interagire con le immagini attraverso il movimento o la voce. Grazie a queste tecnologie vengono creati ambienti teatrali “sensibili” dove i bambini possono esplorare lo spazio e scoprire così che questo risponde in un “certo modo” alle loro azioni; si crea quindi una relazione attiva tra loro e la scena, una forma di dialogo con spazio, forme e suoni, che diventa esperienza artistica.

Negli spettacoli del TPO il ruolo dei performer assume una valenza particolare: grazie agli effetti interattivi i danzatori “dipingono” e “suonano” in scena usando il corpo o il movimento ma soprattutto invitano i bambini ad esplorare lo spazio con un approccio teatrale che privilegia l’uso del corpo e dello sguardo.
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