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Una stanza tutta per sé

Multiversoteatro
Regia: Michela Embrìaco
Drammaturgia: Michela Embrìaco
Attori: Michela Embrìaco
Trailer: Link
Anno: 2016
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Monologo, Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé, condizione dell'artista, donne e creatività

E io devo chiedervi di immaginare una stanza, simile a migliaia di altre, con una finestra che si affaccia sui cappelli dei passanti, su furgoni e automobili e altre finestre; e su un tavolo in quella stessa stanza, un foglio di carta......” (Virginia Woolf).
Una donna, una studiosa deve preparare una conferenza sul tema “la donna e il romanzo”: "Chiamatemi Mary Beaton, Mary Seaton o Mary Carmaichael", dirà, spogliandosi della sua identità. Anziché fare la conferenza ci racconterà come è arrivata ad affermare che per essere scrittrici è necessario conquistarsi una “stanza tutta per sé”. Così facendo emergerà una narrazione dove si intrecciano fatti reali e immaginari, visioni e piccoli fatti quotidiani.
Una stanza tutta per sé è un monologo che affronta con ironia e leggerezza i temi della creatività al femminile, dell'emancipazione attraverso l'indipendenza economica e del riconoscimento del talento. La riduzione drammaturgica è tratta dall’opera omonima scritta da Virginia Woolf nel 1929, che rappresenta a tutt'oggi un riferimento fondamentale.
Virginia Woolf affronta in modo ironico e appassionato il tema della creatività femminile. La stanza è più luogo metaforico che fisico, simbolo della libertà di essere sé stesse, ma serve anche il denaro: una rendita fissa che ironicamente e come provocazione Virginia Woolf pone come condizione di libertà che permette alla donna di essere artista.
Ma la rendita fissa è solo una provocazione, il cuore del discorso sta nella frase che la protagonista rivolge al pubblico nella perorazione finale: “Guadagnate cinquecento sterline l’anno con il vostro ingegno!”, ovvero non lasciate morire i vostri talenti e fate in modo che la vostra mente sia libera come doveva esserlo la mente Shakespeare.
Questo tema si può estendere alla condizione dell’artista e di chi produce cultura oggi indipendentemente dall’essere uomo o donna in un mondo che dell’arte sembra non aver bisogno.

Altri crediti: NEL VIDEO RITRATTO DI JUDITH SHAKESPEARE: Chiara Maria Cattani
SCENOGRAFIA E COSTUMI: Giusi Campisi
PARTITURA LUCI: Mariano Detassis
IMMAGINI VIDEO, FOTOGRAFIA: Pierluigi Cattani Faggion
GRAFICA: Gianluca Manzana
SCENOTECNICA: Massimo Milanaccio
TECNICO LUCI: Luca Brun

Produzione: Multiversoteatro, Centro Servizi Culturali S.Chiara Trento, Spazio OFF

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MULTIVERSOteatro nasce nel 2009, fondato da Michela Embrìaco, attrice, regista, insegnante di teatro e teatroterapeuta. I nostri spettacoli parlano sopratutto del ruolo della donna nella storia e nella società contemporanea. Sono il prodotto finale di un lavoro lungo e curato che coinvolge professionisti e artisti; al centro c'è il lavoro dell'attore creativo, che si fonde in una partitura unica con immagini, musica, luce, custumi, oggetti e scenografia. Insieme a Michela Embrìaco lavora il fotografo Pierluigi Cattani Faggion, che partecipa all'ideazione dei lavori teatrali e si occupa in particolare delle immagini, dei video e della documentazione fotografica.
Le più recenti e principali produzioni teatrali e letture-spettacolo di MULTIVERSOteatro sono Pandora non aprire quel vaso! (dal 2021, tratto da Mitiche di Giulia Caminito, regia di Michela Embrìaco) Il canto di Penelope (dal 2018, regia di Michela Embrìaco, tratto da The Penelopiad di Margaret Atwood), Una stanza tutta per sé (dal 2016, regia di Michela Embrìaco, monologo tratto da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf), Materiale per Medea (2014, regia di Raffaele Macrì, monologo tratto da Riva abbandonata Materiali per Medea Paesaggio per Argonauti di Heiner Müller). Altre produzioni nel corso delgi anni sono state La ginestra (2010, regia di Michela Embrìaco, spettacolo sul tema del Limite, prodotto da Forum Trentino per la Pace), Mirijana (2010, regia di Mirko Artuso, spettacolo sul tema dello stupro etnico, in collaborazione con Osservatorio Balcani e Caucaso), Non parlare di me (2005, regia di Raffaele Macrì, monologo sul tema del femminile, prodotto da Centro Teatrale Ziggurat, progetto pubblicato da Titivillus edizioni).
MULTIVERSOteatro organizza e propone corsi e seminari di teatro e Teatroterapia, rivolti ad adolescenti, adulti e anziani, progetti in ambito artistico, educativo, sociale, collabora con enti pubblici e privati tra cui case di riposo, scuole, cooperative sociali, Onlus. Nel 2014, MULTIVERSOteatro in collaborazione con Millepiedi Onlus ha fondato la compagnia Forever Friends, costituita da attori con diverse abilità e giovani volontari. Il progetto ha l'obiettivo di portare l'attenzione sull'abilità e sul potenziale artistico creativo che tutti possediamo. La compagnia, con la regia di Michela Embrìaco e l'aiuto regia di Tania Faes (teatroterapeuta ed educatrice) ha realizzato quattro spettacoli per bambini che hanno circuitato nelle rassegne professionali in Trentino Alto Adige: Peter Pan e i terribili Pirati, Il sogno di Pinocchio, Il meraviglioso Circo Luna, Romeo Giulietta e la maledizione del Mago.
Il progetto artistico di MULTIVERSOteatro si è arricchito nel tempo della creatività di artisti e professionisti, scultori e musicisti, tra cui Tania Faes (teatroterapeuta ed educatrice), Marzia Todero (scrittrice e performer), Raffaele Macrì (regista e pedagogo teatrale) Giusi Campisi (scenografa e costumista), Mariano de Tassis (light designer), Martina Duchi (attrice, regista e teatroterapeuta), Elena Finessi (danzatrice), Carlo Casillo (musicista e compositore), Tommaso Lonardi (attore), Roberta Rigotto (cantante), Gabriella Bais (artista del raku), Benedetta Conte (attrice).
Il lavoro di MULTIVERSOteatro è supportato dall'insostituibile Luca Brun, tecnico luci e audio, che da anni ci permette di portare gli spettacoli dovunque, risolvendo ogni problema e imprevisto tecnico.
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