Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

IL MARE A CAVALLO

TEATRO CONTESTO
Regia: LUCA BOLLERO
Drammaturgia: MANLIO MARINELLI
Attori: ANTONELLA DELLI GATTI
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: IMPASTATO, MADRE, MAFIA, DONNA, CORAGGIO

Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato muore dilaniato da un’esplosione sui binari della Palermo-Trapani.
Assassinato dalla mafia, ma accusato di essere un terrorista ucciso dalla propria bomba.
Felicia Bartolotta, sua madre, ricaccia dentro le lacrime e fa quel che deve fare:
lotta per vedere riconosciute l’innocenza del figlio e la colpevolezza dei carnefici.
La storia di una donna che ha rifiutato la regola del silenzio e dell’accettazione della violenza.
Che ha rotto con la sua parentela
Che ha scelto di stare con i “compagni” di suo figlio, ne ha condiviso le idee, ne ha stimolato le iniziative ed ha aperto la sua casa a chiunque volesse ascoltarla, soprattutto ai ragazzi delle scuole .
Così, il suo dolore e' diventato il dolore di tutti. La sua giustizia, la giustizia di tutti.

«Il mare a cavallo» dà voce a Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, dilaniato da una bomba sulla ferrovia Trapani-Palermo il 9 maggio del 1978. Peppino è stato ucciso dalla mafia che fin da subito cerca di depistare le indagini con l’accusa di terrorismo.

Felicia non si dà pace, rifiuta la regola del silenzio che la vuole chiusa nel suo dolore e rompe con la famiglia del marito, sceglie di stare con i “compagni” di Peppino e si costituisce parte civile al processo per vedere riconosciuta l'innocenza del figlio e la colpevolezza dei suoi carnefici.

Lo spettacolo prende avvio dai funerali di Felicia: dalla sua bara, mentre si svolgono le esequie, la donna guarda i suoi compaesani e racconta nuovamente la sua vicenda, ora con passione, ora con un distacco che giunge quasi all'ironia.
In scena Felicia si rivolge direttamente a noi, ma rivive anche i momenti salienti della sua storia: così il pubblico entra in contatto anche con altri personaggi che gli permettono di prendere viva coscienza di una storia di quarant’anni fa che parla al pubblico di oggi.
Mafia, omertà, politica, famiglia, lo spettacolo tocca tutti i temi che ritornano con prepotenza nella vita civile odierna del nostro paese.

L’idea principale che muove la scrittura de Il mare a cavallo è la consapevolezza che un’operazione teatrale non può e non deve avere come solo intento quello di informare su un fatto o su un argomento. Per quanto questo testo affronti un tema ed una storia dai fortissimi connotati politici e civili, e per quanto non cerchi mai di abdicare a questa evidenza, non ho mai perso di vista un’altra deflagrante evidenza: il compito del teatro è mettere in contatto, tessere una relazione efficace, tra tutti i partecipanti all’evento scenico. Si tratta, cioè, di unire, attraverso la condivisione di emozioni, le esistenze che sono in scena con quelle che sono in platea.

Altri crediti: IL MARE A CAVALLO
con ANTONELLA DELLI GATTI
testo originale MANLIO MARINELLI
regia LUCA BOLLERO
disegno luci ANTONIO STALLONE
abiti di scena Atelier Enrica Daidone
produzione
TEATRO CONTESTO – Torino
in collaborazione con
Associazione Culturale Toto

Produzione: TEATRO CONTESTO

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

L’Associazione TeatroContesto nasce nel gennaio 2013 per volontà di Antonella Delli Gatti e
Irene Zagrebelsky e dalla loro idea di un teatro che sia in stretta relazione con il contesto in cui opera, che lo sappia raccontare, che sia generatore di domande e idee, che sappia stimolare una lettura critica e insieme partecipata del mondo circostante. Un teatro inteso come agorà, come luogo di incontro, di intrecci di punti di vista e storie differenti per costruire un tessuto sociale e civile vivo, critico e solidale.

Antonella Delli Gatti, nasce a Melfi (PZ) l'11/04/1966, si diploma nel 1994 come attrice alla Scuola d'Arte Drammatica Teatranza Artedrama e prosegue la formazione all’interno del corso di Perfezionamento Internazionale École des Maîtres. Frequenta diversi stage di approfondimento sull'arte dell'attore con Pierre Byland, Abani Biswas (Compagnia Milon Mela), Eugenio Allegri, Petru Vutcarau, Cristina Castrillo (Teatro delle Radici), Maria Maglietta, Doriana Crema, Rui Frati, Duccio Bellugi Vannuccini (Thèatre du Soleil) è allieva di Nhandan Chirco, Przemek Wassilkowski, Luca Bollero, attori del Workcenter di Jerzy Grotowski. Frequenta il Master di 1° livello di Teatro Sociale di Comunità presso la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Torino.
Lavora come attrice in diversi spettacoli tra cui: «Tamerlano» tratto da C. Marlowe diretto da Domenico Castaldo, menzione speciale al Premio Scenario 1996/97, «Woyzeck» di Buchner diretto da Giancarlo Cobelli produzione Teatro Stabile di Torino in collaborazione con il CSS Udine, «La Commedia della Pazzia» regia di Mauro Piombo – presentato al Festival d'Avignone, «L'excès -L'usine» di Leslie Kaplan diretto da Nicole Yanni (Théâtre du Petit Matin, Marsiglia), «Il processo di Kafka» regia di Andrea Battistini, «Lèonce et Lèna» di Buchner regia di Enrico Fasella, «La mirabolante milionesima notte di Aladino» scritto e diretto da Domenico Castaldo in collaborazione con Nhandan Chirco, Branco Popovic, Luca Bollero, «Pari & Di-Spari – Teatro-Forum», regia Irene Zagrebelsky in collaborazione con il Théâtre de l'Opprimé di Parigi e Associazione Tedacà, presentato a Biennale Democazia.
Collabora con l'Università degli studi di Torino come coordinatrice del «Capodanno Caravan. Artists on the Road» a Torino, progetto europeo di Teatro Sociale e di Comunità, vincitore del progetto culturale europeo di EACEA.
Nel 2013 fonda l'associazione culturale di promozione sociale TeatroContesto.
Condividi