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La Volontà - frammenti per Simone Weil

Compagnia CampoTeatrale
Regia: César Brie
Drammaturgia: César Brie
Attori: César Brie e Catia Caramia
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa
Una donna poggiata contro un muro.
Un uomo disegna un letto sul muro.
La donna, in piedi e allo stesso tempo coricata nel suo letto, parla con Dio.
L’uomo la regge, la accudisce, dialoga con lei, ci racconta di lei.
L’unica traccia di quest’uomo sono le sue iniziali incise sotto le parole scritte sulla lapide di Simone Weil al cimitero di Ashford, nel Kent: C.M.
L’abbiamo chiamato Carlo Manfredi, gli abbiamo dato il ruolo di infermiere e il compito di accudire Simone Weil nella sua agonia.
Il muro non è più un letto. Su quel muro Simone e il suo infermiere disegnano e cancellano le sagome dei fucilati nelle purghe staliniste che Simone fu tra le prime a denunciare. Il muro diventa il luogo dove si mostra l’esercizio della forza, che Simone descrisse nel saggio sull’Iliade.
In quel letto non più disegnato, ma fatto d’aria, si troveranno a galleggiare, sostenuti dalla forza della loro amicizia, Simone e il poeta Joe Busquet, ferito alla schiena nella guerra e invalido per sempre.
E in un’altro letto, verticale ora, come la sua vigile attenzione, Simone sprofonda l’ultimo giorno della sua vita mentre descrive ai suoi cari il destino dei folli di Shakespeare, condannati come lei a dire la verità e non essere capiti da nessuno.
Il corpo di Simone, morta di stenti a 34 anni, sollevato da questo testimone che abbiamo inventato, danza nell’aria accompagnato dagli echi delle sue parole. Restano nel buio le sagome di un angelo inerme, il corpo di un uomo inginocchiato e il suono di una nenia antica e straziante.

Il pensiero di Simone Weil, quasi sconosciuto alla sua morte, oggi ci interroga con una forza sconvolgente.
Si occupò dei pensieri e delle azioni degli esseri umani.
Fu operaia, sindacalista, insegnante, scrittrice, storica, poetessa, drammaturga, combattente, filosofa, contadina.
Morì di stenti, in esilio. Si occupava degli esseri umani, ma dimenticava se stessa.

César Brie

"Come abbia fatto César Brie a condensare in un'ora di spettacolo la complessità di una figura come Simone Weil è uno di quei misteri per cui amiamo il teatro [...] La Volontà è un ricamo prezioso". Sara Chiappori - La Repubblica

Altri crediti: scene e costumi: Giancarlo Gentilucci musiche originali: Pablo Brie
disegno luci: Daniela Vespa
assistenti alla regia: Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Vera Dalla Pasqua
consulenza tecnica e macchinistica: Sergio Taddei, Stefano Ronconi, Nevio Semprini, Matteo Fiorini, Gianluca Bolla residenza: Teatro Nobelperlapace
foto di scena: Paolo Porto
produzione: Campo Teatrale / César Brie
ringraziamenti: Giampiero Piscaglia, Giada Fornaciari, Tamara Balducci, Gloria Betelli, Tiziana Irti

Produzione: CampoTeatrale

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La Compagnia CampoTeatrale è costituita da un nucleo stabile, coincidente con la Direzione Artistica dell'omonima Scuola di Recitazione (Marco Colombo Bolla, Lia Gallo, Donato Nubile, Caterina Scalenghe) e da un gruppo di artisti con i quali vengono attivate collaborazioni ad hoc su progetti specifici.

Il percorso di ricerca artistica della Compagnia mira alla definizione di un linguaggio che sia indipendente da metodi e forme. Far sì che l'istinto e la curiosit del momento scelgano il tema di indagine, e che quest'ultimo indichi al lavoro della Compagnia la via più opportuna per la scena, senza la preoccupazione di approdare ad una definita riconoscibilit estetica.
Il desiderio è quello di consentire a ciascuno di portare in scena la propria poetica, il proprio corpo, la propria parola: la propria unicit .
Gli attori, il testo, l’attenzione verso il contemporaneo, l’osservazione della realt colta nell’essere forma, luce, suono, tensione: partire da questi materiali e scarnificarli, ricomporli, cercando di ricreare in scena suggestioni, polaroid del vissuto privato.

I primi due lavori, “SCOMODI QUI” e “CORAGGIO, IL MEGLIO E' PASSATO!”, prendono spunto da due testi di riferimento - “Kvetch” di S.Berkoff e “L’orologio americano” di A.Miller - per raggiungere una drammaturgia originale che accolga il lavoro di improvvisazione e centri l’indagine sul tempo presente. Segue “MAI+PERSI”, uno spettacolo sui diritti dell'infanzia. Infine “LA MIA BARA COMPRATELA ALL’IKEA”, che mira ad esplorare le possibilit della relazione tra attore e spettatore.

Nel proprio percorso di crescita la Compagnia ama confrontarsi, ogni qual volta sia possibile, con artisti della scena contemporanea. Tra gli altri César Brie, Danio Manfredini, Maria Consagra.
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