Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

DELIRIO DI COPPIA

MANUELA TADINI
Regia: Manuela Tadini
Drammaturgia: Antoine Doinel
Attori: Marcello Poletti + Manuela Tadini
Anno: 2018
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: TRAGICOMMEDIA, GROTESQUE, IRONIA, SARCASMO, SATIRA

DELIRIO DI COPPIA - Atto Unico in Salsa Tragicomica

Un uomo e una donna convivono sotto lo stesso tetto, detestandosi apertamente.
Perché non si separano?
Forse perché la solitudine li terrorizza più del loro reciproco rancore o, forse, perché l’odio è diventata l’unica alternativa alla loro noiosa, monotona e vuota quotidianità.
Fra meschine ripicche e bellici eventi che si susseguono fuori e dentro casa, i due litiganti badano solo alla loro personale sopravvivenza
ed al patetico predominio dell'uno sull'altra.
Come finirà?

NOTE DI REGIA:
Nulla è più congeniale di una situazione palesemente grottesca per mostrare gli egoismi e la miseria della natura umana espressa al suo peggio, perché è solo ridendo di tali circostanze che possiamo notare come questo comportamento ci appartenga più di quanto si creda.

Altri crediti: Luci & Audio a cura di Enrico Maria Brocchetta

Produzione: R.a.M.p.L.à. [ Rien à Manger pour les Artistes ]

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

MANUELA TADINI_Teatrante milanese: Attrice, Drammaturga e Regista.

Comincia la sua carriera artistica vestendo i panni di Arlecchino e con tale ruolo sarà riconosciuta come migliore interprete nel corso della rassegna milanese promossa dal Teatro Verga e riservata ai giovani talenti teatrali.

Da allora ha interpretato oltre 40 diversi spettacoli d’ogni genere, stile ed impronta:
dalla Commedia dell’Arte fino all’Innovazione, affrontando in forma sperimentale
sia opere classiche che autori contemporanei come Jean Genet, Boris Vian e Max Aub.

Per due edizioni consecutive vince il Premio del Pubblico come migliore attrice al concorso nazionale di teatro al femminile di Imola “La Parola ed il Gesto”.

Porta in scena diversi lavori di cui è autrice, interprete e regista fra cui “Espérances Perdues / Speranze Perdute”, suo personale omaggio all'animo disincantato e condannato all’oblio, tematica esposta unendo Teatro & Cinema d’Autore.

Altro suo importante lavoro di ricerca è “Camille Claudel: il suo Genio…la sua Condanna”, dove narra le drammatiche vicissitudini umane ed artistiche della celebre scultrice francese, pièce che nel 2009 è stata ospitata al Festival Europeo Teatrale di Mantova, nonché idealmente menzionata dalla stampa come premio "inattuali" durante la stessa manifestazione.

Fra le sue drammaturgie più brillanti troviamo “Dottore, c’ho la vagina pectoris!”,
mentre fra quelle più avant-garde, di particolare spessore è la poliedrica performance “Alda Merini: parole, immagini e suoni vestiti di mistica follia…”, rapsodia poetica composta da differenti linguaggi artistici, da lei ideata e creata con la collaborazione del noto musicista Enrico Intra quale sentito e doveroso tributo alla poetessa milanese.

Nel 2012 è in scena al PICCOLO TEATRO di Milano con Ferruccio Soleri in uno spettacolo da lei scritto sulla Storia della Commedia dell’Arte, dove è impegnata anche come attrice co-protagonista.

Per il Cinema ha lavorato in varie produzioni, alcune delle quali hanno vinto differenti premi sia a livello nazionale che internazionale.

Nel 2009, un suo soggetto dal titolo “Note color Notte”, viene selezionato e realizzato per il concorso cinematografico nazionale 'Location Piacenza', nella cui sceneggiatura è coinvolta anche come protagonista femminile.

I suoi ultimi lavori teatrali da lei scritti, diretti e co-interpretati sono: "Il Ritratto di Dorian Gray" - liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Oscar Wilde - e le riscritture drammaturgiche shakespeariane del "Macbeth" e "Riccardo III", le cui relative interpretazioni, si confrontano con una regia scenica tanto visionaria quanto rivoluzionaria, con tanto di orchestra di 30 elementi in scena, esecutrice in tempo reale delle musiche facenti parte di entrambe le pièces.
Condividi