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RISORGI
LA CASA DEI RACCONTI ASSOCIAZIONE CULTURALERegia: Duccio CAMERINI
Drammaturgia: Duccio CAMERINI
Attori: Simone BOBINI Barnaba BONAFACCIA Duccio CAMERINI Marika DE CHIARA Ciro Carlo FICO Dario GUIDI Igor MATTEI Marco Damiano MINANDRI Cristina PEDETTA
Trailer: Link
Anno: 2015
Generi: Prosa
Tags: Sfruttamento, Marchettari, Mendicanti, Giubileo, Resurrezione
Un clima scabroso e barocco, forse una preghiera, a cavallo tra la periferia e la campagna sventrata. Marika, un uomo di mezza età, aspirante transessuale in attesa dell’operazione; Sergetto, un ex marchettaro che non vuole smettere di illudersi; Traiano, il figlio di Marika, gestisce insieme al padre un traffico di storpi che proteggono e addestrano a chiedere l’elemosina, in occasione del Giubileo della Misericordia annunciato da Bergoglio; Mongo, un ritardato, un fool che vede dietro le cose; Semmi, un cameriere che fa arti marziali e prende “bombe” illegali prima di combattimenti clandestini; Rosa, la sua ex, una tossica un tempo assistente sociale; Nadia, un’impiegata che si accanisce contro il figlio disabile; “Bacio”, un uomo deciso a risalire la china di quel potere sommerso; infine “Latodestro”, uno storpio finito sotto un camion, ha perso l’uso del braccio e della gamba sinistri, è lui il piccolo Robespierre che guida gli altri storpi a rivoltarsi contro chi li sfruttava.
… vecchie e nuove generazioni, sullo sfondo di un degrado non solo urbano… Ogni personaggio è in attesa di una sua personale resurrezione, davanti ad un mondo ridicolo, ormai privo di una forma, che sa soltanto ignorare… un capo, uno pseudo-figlio erede, un delfino, ruffiani, ma anche nemici. Un rapimento dà inizio a una rivolta, e alla fine qualcuno morirà. Storie senza morale alla fine di una città, in una terra di nessuno tra legalità e illegalità, pelli di diverso colore, benessere e miseria, solitudine e assenza di passato.
Altri crediti: Musica registrata è dei Marcutio
Musica dal vivo di Matteo Colasanti
Assistente alla Regia Alberdo Puxeddu
Scene e Costumi Nika Campisi
Video Marco Polimeni
Produzione: LA CASA DEI RACCONTI - LA CONTRADA STABILE DI TRIESTE
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“La Casa dei Racconti” è una compagnia teatrale indipendente che porta in tutta Italia i suoi lavori, incentrati sul teatro di narrazione, la Memoria, il Mito, il teatro civile. Ha portato alcuni suoi spettacoli all’estero (Francia, Spagna, Svizzera,
Rwanda, Egitto) ed ha collaborato, tra gli altri, con: Teatro di Roma, Università La Sapienza, Rai Due, Amnesty International, Medici senza frontiere, Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati, Abuelas de Plaza de Mayo, Ambasciata
Argentina, Teatro Stabile del Veneto.
La “Casa dei Racconti” insegue un teatro che aspira a essere popolare nel senso più nobile del termine, e che deriva il proprio modello di coinvolgimento dal concetto di meraviglia verbale e immaginifica della scena elisabettiana. Un teatro dell’emozione, mai astratto. Un teatro che stimoli e che sappia rinunciare alle convenzioni. Un teatro senza orpelli, che parli alla vita, anzi per dirla tutta, cerchiamo un teatro che non sia qualcosa di diverso dalla vita. Un luogo dove si dice sempre la verità, e dove si incontrano persone e non personaggi. Un posto dove si riesca a vedere quello che non c’è, e dove, invece che arrendersi allo strapotere delle immagini, si scelga di tornare ad immaginare.
Rwanda, Egitto) ed ha collaborato, tra gli altri, con: Teatro di Roma, Università La Sapienza, Rai Due, Amnesty International, Medici senza frontiere, Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati, Abuelas de Plaza de Mayo, Ambasciata
Argentina, Teatro Stabile del Veneto.
La “Casa dei Racconti” insegue un teatro che aspira a essere popolare nel senso più nobile del termine, e che deriva il proprio modello di coinvolgimento dal concetto di meraviglia verbale e immaginifica della scena elisabettiana. Un teatro dell’emozione, mai astratto. Un teatro che stimoli e che sappia rinunciare alle convenzioni. Un teatro senza orpelli, che parli alla vita, anzi per dirla tutta, cerchiamo un teatro che non sia qualcosa di diverso dalla vita. Un luogo dove si dice sempre la verità, e dove si incontrano persone e non personaggi. Un posto dove si riesca a vedere quello che non c’è, e dove, invece che arrendersi allo strapotere delle immagini, si scelga di tornare ad immaginare.