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L'ingegnere di Fossoli

Teatro del Battito
Regia: Marco Filatori
Drammaturgia: Marco Filatori
Attori: Marco Filatori
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: Fossoli, Teatro del Battito, Carlo Bianchi, fascismo, nazismo

L'INGEGNERE DI FOSSOLI
12 luglio '44: Carlo Bianchi e gli altri martiri di Cibeno

"Carissimo papà... spero proprio di vederti alle 12,30 così vedrai che sto proprio bene e sono quanto mai in gamba... non posso pentirmi però di quanto ho fatto e vi prego con tutto il cuore scusare ancora una volta il mio entusiasmo che vi ha toccati senza colpa e vi fa soffrire per me."
Di cosa non poteva pentirsi Carlo Bianchi? Di far parte del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, di aver dato il suo contributo per salvare ebrei e perseguitati politici, del suo impegno resistenziale, delle sue idee “sovversive”? O di aver contribuito alla nascita del foglio clandestino “Il ribelle” e alla creazione di un centro di assistenza medica, uno di aiuto legale, uno di sostegno economico tutti gestiti da volontari... di aspirare a un'Italia più libera, più giusta, più solidale, più cristiana? Tutto questo e qualcos'altro ancora.
Troppo, assolutamente troppo per il regime. Il 27 aprile del '44 Carlo Bianchi fu attirato in una trappola, tradito da una persona che credeva amica e arrestato in piazza San Babila, a Milano. Destinazione campo di Fossoli.


La strage di Fossoli, uno dei campi di concentramento italiani, fa parte di quegli episodi della storia recente del nostro Paese ancora poco conosciuti. Per motivazioni che a tutt'oggi non sono state chiarite le SS che comandavano al campo presero 67 internati politici, li portarono al poco distante poligono di Cibeno, e li fucilarono. Questo spettacolo nasce su invito della famiglia di una delle vittime, Carlo Bianchi. Ma essendoci pochi documenti relativi alla vicenda ho dovuto utilizzare gli strumenti della drammaturgia. Il narratore è Italo, ex milite republichino, che durante quel mese di permanenza del Bianchi a Fossoli ho immaginato fosse di servizio al Campo. Ma racconta trent'anni dopo i fatti, davanti a un registratore e a una bottiglia di vino, la sera della finalissima del Rischiatutto, il 25 maggio del 1974, con le strade vuote e gli italiani incollati ai televisori. Parla della vita al Campo, della strana amicizia nata con Carlo Bianchi e della notte prima che li portassero tutti via.
È l'ultima possibilità che ha di raccontare...
Marco Filatori

Altri crediti: Con il patrocinio di ANPI - ANED - ANPC

Produzione: Teatro del Battito Milano/Nuovo Teatro Ariberto

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Attore, regista, drammaturgo, musicista. Teatro del Battito, Compagnia professionale, esiste dal 1998.
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