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Mar Bianco

Erica Archinucci
Regia: Erica Archincci
Drammaturgia: tratto da una favola "la donna scheletro"
Attori: Erica Archinucci
Anno: 0000


Generi: Teatroragazzi, Prosa, Figura, Altro
questo spettacolo è l’adattamento scenico di La donna scheletro una fiaba nordica di tradizione orale che parla di una caccia all’amore, ripresa e raccontata per la prima volta da Clarissa Pinkola Estés, psicologa junghiana, nel suo libro Donne che corrono con i lupi.
La storia narra le vicende di una giovane ragazza gettata in mare dal padre e ritrovata in seguito da un pescatore. L’uomo crede inizialmente di aver catturato un grosso pesce, ma si ritrova faccia a faccia con lo scheletro della donna, a quel punto cerca di fuggire da quell’orrido corpo il più lontano possibile, ma i suoi sforzi risultano vani tanto da finire completamente imbrigliato al suo scheletro e i due si ritrovano stretti l’uno nelle braccia dell’altro. Ed è solo a questo punto che il pescatore è costretto ad affrontare quel terribile pericolo e a guardare in faccia il volto di lei. Lentamente l’uomo cede il posto alla tenerezza per quel corpo apparentemente senza vita e con cura e attenzione scioglie i nodi di quella lenza che li imprigionava. Quest’atto scatena un susseguirsi di eventi magici che permetteranno poi allo scheletro di recuperare la carne e diventare donna.
Infine i due amanti si riuniranno in un’altra notte e in un altro mondo bello e duraturo.
Una figura antica, una donna senza tempo, una maga bianca cammina come sospesa in una distesa fatta di neve e ghiaccio per raccontare le vicende della donna scheletro e del pescatore. La fiaba è narrata grazie all’utilizzo di oggetti che di volta in volta prendono vita per diventare ora pesci, ora turbinii d’ acqua, ora una distesa di neve, ora una barca con la sua ancora che fluttua sul mare ghiacciato.
Il racconto è immerso nell’eco del silenzio e punteggiato da interventi musicali e sonori con campanelli, sonagli e dal suono di campane di cristallo o brani musicali che creano un’atmosfera onirica e poetica a ricordare quel mondo ovattato delle grandi distese ghiacciate.
Questa fiaba parla della forza dell’Amore e del potere che ha di ridare vita a tutto ciò che è stato distrutto, offeso, ferito.
Parla del viaggio, a volte scomodo, a volte difficile, che uomini e donne devono affrontare per superare la paura e potersi incontrare profondamente, per nutrirsi ed amarsi.
Parla di una donna vittima della brutalità del padre, che persino da morta conserva la paura di parlare, e di un “eroe” che non possiede armi o poteri magici, ma solo la forza del suo coraggio per affrontare e sbrogliare la terrificante Donna scheletro ed apprendere così il senso profondo dell'Amore.

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Mi sono laureata in Teatro Orientale nel 2004. Ho studiato con il maestro Tapa Sudana, attore balinese già collaboratore di Peter Brook, in seguito ho intrapreso il mio primo viaggio in oriente, a Bali (Indonesia) e dove ho preso lezioni lezioni di teatro-danza tradizionale. Nel 2005 mi sono diplomata alla scuola biennale di teatro, danza e musica delle tradizioni popolari Iat Gong “Istituto per le Arti Tradizionali” di Genova. Ho preso parte a laboratori con vari maestri delle più antiche tradizioni, ma non solo: danza kathakali, danza africana, danza butoh, danza dervisci, canto e danze del tarantismo salentino, teatro africano, ecc. Nel contempo porto avanti anche un mio lavoro di insegnamento teatrale nelle scuole. Nel 2009 mi sono diplomata alla scuola di mimo corporeo, presso l’Atelier di Belleville di Ivan Baiocchi (Parigi). Contemporaneamente ho studiato danza arte marziale indiana Kalaripayatt, in seguito ho trascorso dei mesi in India per approfondire i miei studi presso il CVN kalari di Trivandrum (Kerala). Ho partecipato a vari seminari di danza e di teatro contemporaneo con maestri come Giorgio Rossi (Sosta Palmizi), Raffaella Giordano (Sosta Palmizi), Naira Gonzalez, Danio Manfredini, Massimiliano Civica, Cesar Brie, Alessandro Serra (Teatro Persona). Ho lavorato come attrice-danzatrice in spettacoli e performance con compagnie e artisti in vari teatri e spazi performativi. Creo e collaboro con artisti a spettacoli, performance e letture.
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