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"Fa'afafine - mi chiamo Alex e sono un dinosauro"

Giuliano Scarpinato
Regia: Giuliano Scarpinato
Drammaturgia: Giuliano Scarpinato
Attori: Michele Degirolamo Giuliano Scarpinato, Gioia Salvatori (in video)
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Teatroragazzi, Prosa
“Siamo incommensurabilmente fortunati ad avere un figlio di genere non conforme. È troppo facile sentirti fortunato quando ottieni quello che desideri. Riesci a sentirti così e continuare ad essere riconoscente quando le cose non vanno come ti aspettavi?
Sì, ci riesci. È questo che ci ha insegnato C.J.”

Lori Duron, "Il mio bellissimo arcobaleno"


Esiste una parola nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto. Alex non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”; è un “gender creative child”, o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina. La sua stanza è un mondo senza confini che la geografia possa definire: ci sono il mare e le montagne, il sole e la luna, i pesci e gli uccelli, tutto insieme. Il suo letto è una zattera o un aereo, un castello o una navicella spaziale.
Oggi per Alex è un giorno importante: ha deciso di dire ad Elliot che gli vuole bene, ma non come agli altri, in un modo speciale. Cosa indossare per incontrarlo? Il vestito da principessa o le scarpette da calcio? Occhiali da aviatore o collana a fiori? Alex ha sempre le idee chiare su ciò che vuole essere: i giorni pari è maschio e i dispari è femmina, dice. Ma oggi è diverso: è innamorato, per la prima volta, e sente che tutto questo non basta più. Oggi vorrebbe essere tutto insieme, come l’unicorno, l’ornitorinco, o i dinosauri.
Fuori dalla stanza di Alex ci sono Susan e Rob, i suoi genitori. Lui non vuole farli entrare; ha paura che non capiscano, e probabilmente è vero, o almeno lo è stato, fino a questo momento. Nessuno ha spiegato a Susan e Rob come si fa con un bambino così speciale; hanno pensato che fosse un problema, hanno creduto di doverlo cambiare.
Alex, Susan e Rob. Questo spettacolo è il racconto di un giorno nelle loro vite, un giorno che le cambierà tutte. Un giorno speciale in cui un bambino-bambina diventa il papà-mamma dei suoi genitori, e insegna loro a non avere paura. Quando Alex aprirà la porta, tutto sarà nuovo.

Altri crediti: Video Daniele Salaris (Stille), Progetto Scenico Caterina Guia, Luci Giovanna Bellini, Assistente Scene e Costumi Giovanna Stinga, Illustrazioni Francesco Gallo

Produzione: Teatro Biondo Palermo

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Giuliano Scarpinato nasce a Palermo nel 1983. Nel 2006 si laurea in lettere moderne con una tesi sul teatro di Pier Paolo Pasolini. Nel 2009 si diploma come attore alla Scuola del Teatro Stabile di Torino fondata da Luca Ronconi e diretta da Mauro Avogadro, dove studia con lo stesso Avogadro, Marise Flach, Franca Nuti, Marco Merlini, Emanuele De Checchi ed altri. Alla sua formazione contribuiscono stages e laboratori con artisti quali Marco Baliani, Antonio Latella, Alfonso Santagata, Valerio Binasco, Mimmo Cuticchio, Arturo Cirillo, Jurij Ferrini, Ricci/Forte, Susan Batson.

In teatro lavora come attore con John Turturro (“Italian folktales”), Carlo Cecchi (“La dodicesima notte”), Giancarlo Sepe (“Jekyll e Hyde”), Emma Dante (“Verso Medea”, “La muta di Portici”, “Feuersnot”), Marco Baliani (“Un paese di nuvole e fiori”), Daniele Salvo (“Gramsci a Turi”, “Aiace”, “Edipo re”, “Re Lear”, “Manfred”), Mauro Avogadro (“L’incorruttibile”, “Tre De Musset”), Carmelo Rifici (“Fedra”), Cristina Pezzoli (“Antigone”), Alessio Pizzech (“Che disgrazia l’intelligenza”).
Nel 2011 riceve la segnalazione speciale della giuria al Premio Hystrio alla vocazione.

Come regista debutta nel 2009 con “I ciechi” di Maurice Maeterlink per il Teatro Stabile di Torino (Festival delle colline torinesi 2009). Con “La fortuna di Philèas”, di cui è anche drammaturgo, nel 2012 è finalista al Premio Scenario Infanzia. Nel 2014 vince il Premio Scenario Infanzia con “Fa’afafine - mi chiamo Alex e sono un dinosauro”, che nel 2015 diventa una produzione del Teatro Biondo Stabile di Palermo. Dopo il debutto a Bari, per il Festival Maggio all’Infanzia, lo spettacolo è stato ospite del FIT – festival internazionale del Teatro di Lugano, dove ha ricevuto il Premio Infogiovani. Dopo una prima tranche autunnale (Palermo, Torino), “Fa’afafine” riprenderà la sua tournèe italiana in marzo/aprile.
Per il Festival Dionisiache 2015, infine, Giuliano Scarpinato cura la regia e l’elaborazione drammaturgica di “Elettra”, di Hugo Von Hofmannsthal, nella splendida cornice del Tempio Dorico di Segesta. Lo spettacolo è occasione per la costituzione di CaveCanem, un collettivo di artisti (attori, musicisti, video maker) impegnato da allora nell’ideazione e realizzazione di diversi nuovi progetti.
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