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Niña

Gatto Vaccino Teatro
Regia: Roberta Maraini e Enrico Seimandi
Drammaturgia: Enrico Seimandi
Attori: Roberta Maraini
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Teatroragazzi (10-16), Performance

Tags: adolescenza, musica, identità generazionale, performance, teatro ragazzi

LA TRAMA

Una giornata come tante. La scuola. Gli amici. Mamma e papà. E poi una festa, la
solitudine, la musica fortissima che spacca le orecchie. Un pensiero che a volte corre sul
limite, sottile sottile, a un passo da una caduta da cui ci si potrebbe non rialzare più. Ma
sul fondo qualcosa di completamente diverso. Un sorriso, un rossore, uno sguardo dritto
negli occhi; e la voglia di cantarle e di capirle tutte, queste cose.
L’adolescenza è uno stato indefinito. I teenager fanno parte di un universo fluido, in
divenire. Sono onnivori, distratti, instancabili, fragili, attenti, autonomi, suggestionabili.
Appartengono fortemente al presente e simbolicamente sono il futuro. Appaiono eccitati e
al contempo stranamente passivi.
Niña è tutto questo, è un’ adolescente alla ricerca di un’identità, con il suo bisogno
d’amore e la confusione nel nostro mondo smarrito.

LO SPUNTO DEL LAVORO

Abbiamo lavorato insieme a gruppi di adolescenti, abbiamo esplorato i loro mondi e a
distanza di una ventina d’anni dalla nostra fuoriuscita da quel periodo siamo riusciti a
mettere in piedi un testo che vuole raccontare quello stato indefinito (di fragilità e forza,
disperazione completa e speranza, leggerezza e serietà, ma anche rabbia, strafottenza,
mutismo…) . Uno stato che ci ha attraversato e segnato e che a lungo non abbiamo
saputo dotare di un racconto organico.
In adolescenza si percorrono strade pericolose (inconsapevolmente pericolose), si sta sul
filo di molte situazioni a rischio, a volte è la fortuna a trarcene fuori, altre una parola, altre
invece pare che tutte le luci debbano spegnersi e non se ne possa più uscire…
Non c'è una soluzione preconfezionata. E questo Niña lo sa, l'ha intuito. E ciò che sente di
poter dire con certezza è : <>.

NIÑA E L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Quello che vive Niña nella sua giornata è un piccolo terremoto di emozioni: noia, paura,
imbarazzo, disagio, gioia, frustrazione, senso di appartenenza, esclusione, desiderio …
Spesso ne esce disorientata, ma sempre cerca di dar forma a quello che è il suo “sentire” in
relazione agli eventi della vita che le vengono incontro; cerca cioè di istituire una sua propria
educazione sentimentale.

Niña ha diversi mezzi per dar forma al proprio vissuto emotivo: le immagini che ha raccolto dai
video che ha visto e dai suoi sogni; i suoni concreti della vita quotidiana a cui partecipa ogni giorno
(i suoni della città, quelli più personali del suo corpo che cambia…); la musica che prova a
comporre e che cerca di rendere conto dell’immediato presente che la circonda; le azioni che
compie (aggressive e tenere, maldestre); le parole con cui cerca di analizzare e descrivere ciò che
le si muove intorno.

Crediamo che il teatro debba esprimere e comunicare un’emozione, una costellazione di
emozioni: un sentimento da far risuonare in “faccia alla vita”; e che, a suo modo, debba contenere
una piccola e portatile educazione sentimentale.

Altri crediti: Voci off : Roberta Maraini
Musiche : Enrico Seimandi
Montaggio video: Roberta Maraini

Produzione: Gatto Vaccino Teatro

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La compagnia si forma ufficialmente in associazione nel 2014, dopo aver lavorato in altre forme alla ricerca e costruzione di una propria poetica in grado di esprimere il presente e il vissuto delle generazioni più giovani. Il progetto "Niña" è finalista nel 2012 al premio Scenario Infanzia; a partire dal 2014 Gatto Vaccino Teatro partecipa al processo istituito da UnoTeatro presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino: DNA (drammaturgie non allineate per l'infanzia e l'adolescenza), questo percorso porterà all'ulteriore maturazione e conclusione del lavoro "Niña" che verrà presentato nella tappa finale di DNA presso la stessa Casa Teatro Ragazzi di Torino. "Niña" circuita nelle scuole e in alcuni comuni del Piemonte e al Torino Fringe Festival 2015 . La compagnia lavora frequentando il destinatario dei suoi propri spettacoli, gli adolescenti, e si nutre del loro linguaggio e del loro immaginario.
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