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Una Voce

Duo Una Voce
Regia: Ljuba Bergamelli, Simone Magnani
Drammaturgia:
Attori: Ljuba Bergamelli, Simone Magnani
Anno: 2015


Generi: Teatro-danza, Performance

Tags: voce, corpo, danza e musica contemporanea, improvvisazione

Ognuno di noi, citando Pirandello, è Una Voce.
Ancora prima di essere tramite del logos, Una Voce comunica se stessa: in ogni sua piega, si nasconde o si manifesta l’impronta più intima del nostro essere.
La tradizione filosofica occidentale ha sempre relegato il ruolo della voce a tramite del pensiero, a mezzo per dare vita alla parola. In quanto mistero, in quanto unicità, in realtà il “problema voce” non è stato mai indagato in profondità, poiché non è stata affrontata la questione del corpo che siamo e non abbiamo – come ci insegna Carmelo Bene.
La voce è corpo ed esso è il suo strumento; è l’unico strumento musicale ad avere a disposizione una materia vivente, dotata di enorme elasticità e capace di partecipare alla vibrazione sonora.
Una voce rimanda necessariamente al corpo da cui proviene e gli è indissolubilmente legata. Il cuore della voce sta, infatti, in quella che Roland Barthes chiama la sua grana ovvero “ il modo in cui la voce sta nel corpo o in cui il corpo sta nella voce”.
L’intento del nostro lavoro insieme è proprio quello di indagare il gesto (vocale e corporeo) nutrendosi l’uno delle peculiarità dell’altro per dare voce al corpo e dare corpo alla voce, in un percorso che passa dall’improvvisazione all’esecuzione di brani del repertorio contemporaneo che si aprono alla molteplicità timbrica e ontologica del corpo-voce.
.. “la vibrazione di una gola di carne. Una voce significa questo: c’è una persona viva, gola, torace, sentimenti, che spinge nell’aria questa voce diversa da tutte le altre voci. Una voce mette in gioco l’ugola, la saliva, l’infanzia, la patina della vita vissuta, le intenzioni della mente, il piacere di dare una propria forma alle onde sonore.”Italo Calvino, Un re in ascolto.

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Ljuba Bergamelli, voce
Svolge un’intensa attività concertistica soprattutto nell’ambito della musica contemporanea esibendosi in prestigiosi Festival come La Biennale di Venezia, MilanoMusica, Roma Europa Festival.Nel 2012 ha cantato nella Quarta Sinfonia di Gustav Mahler sotto la direzione di Vladimir Ashkenazy con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana a Lugano.Nel 2011 ha registrato per RaiRadio3 alcuni Lieder di Hugo Wolf.Per la trasmissione televisiva Passepartout di Philippe Daverio ha cantato nel 2009 con Bruno Canino e Antonio Ballista in uno spettacolo dedicato a John Cage. Nell’ambito del teatro musicale, nel 2013 ha debuttato alla Biennale di Venezia nell’opera di Vittorio Montalti “L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento”.Nel 2014 ha debuttato come protagonista nell’opera di Pasquale Corrado Alice Special Guest, diretta dallo stesso autore con l’Orchestra Tito Schipa di Lecce.Particolarmente interessata all’arte del Novecento e Contemporanea e al Teatrodanza, ha realizzato diversi spettacoli in qualità di performer tra cui La Sagra della Primavera per il Festival MiTo e Ivresses per il Conservatorio di Milano. E’ stata invitata dalla 57. Biennale di Venezia a tenere una masterclass sulla vocalità contemporanea nell’ambito del progetto Biennale College Musica .E' laureata in canto lirico e musica vocale da camera al Conservatorio G.Verdi di Milano ; con la tesi Una Voce – fisicità e molteplicità del gesto vocale nel repertorio contemporaneo.
Simone Magnani, danzatore e coreografo
Laureato cum laude presso l’Università di Genova con una tesi sulla pedagogia e l’apprendimento esperienziale nella danza contemporanea.Si occupa di danza dal 1992.La sua esperienza di danzatore nasce e si sviluppa nell’ambito del teatro danza per poi allontanarsi ed approdare verso il lavoro di improvvisazione e di composizione più astratto di matrice americana.Come danzatore lavora con importanti compagnie italiane (Sosta Palmizi, Vera Stasi, Arbalete, Company blu) e straniere (Compagnie Tandem - Michelle Noiret, Dervisci Mevlevi Ensemble).Nel 2000 inizia il suo percorso come coreografo. Negli anni da vita a varie formazioni, tra cui la Compagnia Lische. Come autore collabora con varie compagnie e ensemble musicali (Schuko, Arearea, Lucylab evoluzioni, Max Barachini, Compagnia dei Transiti, Dradanza, Norsk Barokorkester, Ensemble Stellario) incontrando i favori della critica e del pubblico. Il suo lavoro nasce e si sviluppa nell’ambito della danza contemporanea, raccogliendo eredità diverse, dal teatro danza alla danza d'improvvisazione di provenienza americana, cercando una sintesi tra queste due modalità così diverse. Il suo lavoro di ricerca sul movimento è focalizzato sull'individuazione degli elementi che lo rendono vitale e organico. Nelle sue coreografie ha esplorato tanto la fisicità più cruda e dirompente quanto la delicatezza, e l'estrema leggerezza.
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