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Nuda Veritas
Regia: Giovanna Amarù
Drammaturgia: Liberamente ispirata a "Come and go" di S. Beckett
Attori: Alessandra Fazzino, Jessica De Masi, Giovanna Amarù
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Teatro-danza

Tags: Figure, spazio, Babele, passi, memoria

M' imbatto sull'Andirivieni a cinquant'anni intercorsi dalla sua scrittura. Poco tempo e poche parole, per il riposo degli occhi. Silenzio dolce per le orecchie. Il ridicolo dramma del solo stare, tra chi ti sembra un prima e chi un dopo, nel bianco fondamentale che accidentalmente rimbalza un colore. Ho immaginato di rivelare un percorso dal senso orario, uno spazio che si frammenta in blocchi luminosi come città delle stazioni possibili, come filastrocca del labirinto temporale. Tre corpi-rifrazioni delle età della vita che nel cercarsi, sfuggono allo sguardo altrui, danzando una loro intima e cieca scomparsa, quale sola apparizione plausibile.
Tre figure d'un solo fiato, tre bocche, tutte un femminile “non-io” e “noi” solo nel ricordo, nel giorno fermo d' un semplice presente infrangibile. Si, forse ho visto il soliloquio da pellicola muta di una sola donna, che “si conversa”, torce e tace. Perché Babele è femmina, torre verbale del desiderio e del moto a luogo impossibile, nel ventaglio delle parti. Confusa fra lo scherzo ed il tentativo d'un vuoto annidato al suo interno, fin dentro le scarpe che ci camminano, i pensieri che ci pensano, le mani che ci cercano.

Voilà l'IMpasse/
Frazione di spazio o di secondo che dall'immobilità muove in avanti/evaporazione del lago/ ritaglio di carta che s'allerta/tra il vento verso l'antenna/ Radici fiorite in testa/ Valzer piega-ginocchia/ Confessioni micro-crudeli/ Montagne di passi che non equivalgono/al farsi danzare/quale onesto imperativo/fino all'uscita/che non vede ma sente/a quel modo”.

Produzione: Associazione Nuda Veritas

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Giovanna Amarù si forma come danzatrice all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, quindi ottiene la borsa di studio per il Corso di Perfezionamento dell’Aterballetto a Reggio Emilia, tenuto dal maestro Philip Beamish e dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni. Segue classi alla Folkswang Hochschule di Essen, diretta da Pina Bausch, a Parigi con il maestro Wayne Byars e nelle principali compagnie europee. Approfondisce gli studi composizione coreografica e danza contemporanea attraverso la frequenza di masterclass con Malou Airaudo, Suzanne Linke ed Ohad Naharin . In qualità d’interprete, compie le prime esperienze lavorative in Italia con l’Aterballetto e l’Ensemble di M.Van Hoecke. Successivamente danza nelle produzioni di Israel Ballet (Israele), Ballet Actuel (Francia), Ballet di Liège (Belgio), Opéra National de Paris (Francia), La Fura dels Baus ( Spagna), Compagnie Nomades ( Svizzera). Come coreografa ed interprete, tra il 1998 e il 2002, lavora per il Piccolo Teatro di Catania a “I sette peccati capitali”, “Antigone”, “Per un colloquio forzato” e come assistente alla coreografia di Johanne Madore all’Opera di Parigi, per “La damnation de Faust” diretta da Robert Lapage.
Nel 2001 crea a Parigi la Cie Nuda Veritas, il cui primo spettacolo “Plumes“ viene rappresentato in Italia, Svizzera e Francia. Nel 2002 è invitata a presentare il suo lavoro a Palermo dal Centro Coreografico Nazionale di Rennes e di Bretagna, in occasione del festival “Cantieri Aperti”. Nel 2003 crea in collaborazione con Audrey Borthayre "In Corpore Muto”, presentato a Losanna al Festival Le Printemps de Sévelin e coprodotto da Majazé Magazzino Culturale di Catania, quindi diffuso a Sion, Lucerna, Vevey, Neuchâtel, Parigi e Montpellier, nonché invitato a partecipare all’ Internazionale Tanzmesse di Düsseldorf del 2004. Nello stesso anno crea lo spettacolo "Aleph", col sostegno del Théâtre Interface di Sion e successivamente degli studi Micadanses a Parigi. Nel 2008 lo spettacolo partecipa al Festival Internazionale delle Ombre di Staggia Senese e nel 2009 viene invitato da Avvertenze Danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Nel 2005 crea “Lettere all’Assente”, diffuso a Sion, Ragusa e Stoccarda. Nel 2007, dalla collaborazione con il pittore Jean Blaise Evequoz nasce lo spettacolo“Figura Prima”, realizzato al Théâtre Interface di Sion. Nel 2009 trasferisce il suo lavoro a Palermo e realizza la creazione “Eden”, liberamente ispirata a “Teorema” di Pier Paolo Pasolini, finalista del Premio Scenario dello stesso anno a Sant’Arcangelo di Romagna. Fra il 2008 ed il 2013 crea la “Trilogia della luce”, progetto di ricerca sull’incidenza significante costituita dal nome, dal volto e dal tempo, costituito dagli spettacoli “Canto Scuro”, “Being Back” e “Peau d’âme”, diffusi in Italia, Germania (Schauspielhaus Bochum) e Portogallo ( International Choreographic Platform of Almada).
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