Generi: Prosa, Teatro-danza

Tags: physical theater, teatro gestuale, interattività, multimedialità, comico

Uno spettacolo comico che racconta il cambiamento subito dall’uomo negli ultimi trent’anni, per la presenza sempre più invasiva dei dispositivi digitali. Un Nerd assiste speranzoso alle promesse che tali invenzioni portano con loro, e alle immancabili delusioni che suscitano. Una divertente farsa sulla solitudine digitale che queste invenzioni hanno introdotto nelle nostre vite. Una messa in scena che al tempo stesso fa largo uso di tecnologie digitali al servizio del racconto, in chiave comica e regalando un pizzico di magia. Fino alla catarsi finale: il Nerd dimostrerà che la promessa della tecnologia – farci lavorare meno – può essere esaudita: egli è qui infatti per presentarci due spettacoli... nel tempo di uno soltanto.

Sinossi

Occhiali con montatura spessa tenuti assieme da un antiestetico pezzo di scotch: un Nerd, un microfono, una chitarra. Sul muro di mattoni alle sue spalle, un’incerta insegna proclama “Nerd Cabaret”. Mette in scena un improbabile sequenza di numeri da avanspettacolo basati su una comicità molto nerd che comprende solo lui. Fino all’annuncio del numero clou: “grazie all’apporto della tecnologia, realizzerò ora due numeri nel tempo di uno soltanto”.

Inizia a questo punto un flashback che mette in scena la vita del personaggio dalla sua nascita fino ad oggi, per comprendere come mai egli si sia cimentato in questa impresa. E assistiamo così ad una vita scandita dall’avvento dei dispositivi digitali, vissuti come vere e proprie tappe fondamentali della sua crescita, soprattutto per le promesse di cui essi furono portatori. In primis, della possibilità di avere più tempo libero, delegando alle macchine parte del proprio lavoro.

E poi, della promessa di una nuova socialità digitale, possibile grazie alla immensa capacità di comunicazione ad un tratto nelle sue (nostre) mani. Potrà tutta questa tecnologia permettergli finalmente di entrare in comunicazione con quella misteriosa donna dalle scarpe rosse, che per tutto lo spettacolo – per tutta la sua vita – incrocia la propria esistenza con quella del Nerd, senza mai iniziare una reale comunicazione?

Fino a giungere alla fine del flashback, e comprendere che la sfida che il Nerd propone oggi sul palco – realizzare due numeri nel tempo di uno, “sdoppiandosi” in tempo reale sul palco grazie a complesse tecnologie di live-cinema – è per lui il momento del riscatto di tutte le promesse che la tecnologia ha fallito. Soprattutto nelle sue aspettative di una tecnologia “social” – abbiamo appena assistito a come essa non lo abbia aiutato ad incontrare la sua anima gemella.

E nell'inseguire, tra mille intoppi e studiati problemi tecnici, la sua promessa, il Nerd finisce per esaudirla, e annunciare che si, si può finalmente grazie alla tecnologia “lavorare di meno” – e lo dice sudato, esausto, un attimo prima di crollare a terra.

Altri crediti: Scenografie di Silvio Motta

Multimedia design di Antonio Castellano Oggetti di scena Yuri Plebani

Riprese video Nico Cutugno

Testi originali del cortometraggio finale di Davide Cremaschi e con la partecipazione di Ilaira Pezzera e Emma Preda.

Con il sostegno di
- Festival A Levar L’Ombra da Terra
- Teatro In-Folio e Comune di Meda (MB)
- Carichi Sospesi (PD)
- Compagnia Brincadera e Comune di Verdello (BG)
- Assessorato alla cultura, turismo, tempo libero, marketing territoriale, Expo del Comune di Bergamo – progetto Casa delle Arti

Produzione: SmartIT, HG80 e CalabroneWings