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INVOCAMI

afra crudo
Regia: AFRA CRUDO
Drammaturgia: crudo afra
Attori: AFRA CRUDO
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Teatro-danza

Tags: AFRA CRUDO INVOCAMI

Una donna, durante riflessioni personali sulla vita, entra nel sonno. Un indovino le annuncia la soglia, l'attraversamento nel quale lei poi si inoltrerà, incontrando una serie di figure o immagini che commenteranno sul male, la giustizia, la condanna, la vita. Queste figure si sveleranno come parti di lei con le quali entra in dialogo, dando cosi la sua visione del mondo a partire dallo squarcio delle sue ferite non curate.

Appunti registici

Il primo spunto di questo nuovo lavoro è il Purgatorio. Quello che mi interessa non riguarda tanto il punto di vista teologico, quanto quella condizione umana “di mezzo” i cui si trova l'uomo, situazione sospesa, attirato dal vortice del male, ma allo stesso tempo calamitato nella promessa di una
possibile trasformazione, cambiamento o trascendenza; situazione malinconica e dilaniata, dove non ci sono certezze, ma solo sprofondamenti nelle contraddizioni del cuore. Vorrei uscire fuori dalle categorie certe del male e del bene, ma andare al vissuto della condizione di chi compie e/o riceve il male, ma come anche a quello di chi prova a trovare amore nella propria esistenza.

Diverse figure, ognuna con la sua storia, ognuno con il suo dramma, si aggirano, appaiono e scompaiono portando un pezzo della loro vita, dei loro dolori, dei loro ripensamenti e nostalgie, nella preoccupazione di non essere scordati da coloro che sono stati testimoni delle loro vite; in quanto il dolore più grande è che nessuno più ricordi la propria vicenda umana, il proprio personale passaggio.
Santa Lucia, con la sua storia di violenza, è colei che, da visionaria, conduce al viaggio dell'anima,
partendo da uno sguardo, una “visione” interiore dell'uomo verso lande sconosciute. La presenza di un mago,ricorda che tutto è controvertibile, al mistero bisogna avvicinarsi con molta cautela. Un cardinale si presenta con tutta la sua ambiguità e ipocrisia, protetto dal potere e infine una violinista bestemmia, alla ricerca di senso. Confessioni, momenti estatici, presenze misteriose,tensioni struggenti, maldicenti e invocatrici nei confronti della vita, sono portate da corpi che lottano per non essere calamitati dalla potenza del Demone che, invece, li vuole tutti per sé: Corpo conteso, corpo che apre alle sfumature, corpo che si esprime e che veicola sensi e vissuti, corpo che non vuole morire, corpo che si vuole potente, ma che deve cedere alla debolezza, corpo che si schiude alla follia o si trincera nella chiusura ermetica.
Vorrei sospendere il giudizio. Le figure affrontano uno spazio in cui non ci si può affrettare nella
risposta, ma si può solo stare in quella condizione di attesa, dove intervengono attraversamenti di
pensiero, emozioni e sentimenti senza consegna di soluzione. Manca la domanda: le figure sono
aggrappate al nulla, non hanno appigli, nessun approdo, pur anelandolo; cercano di sbocciare
per amore di nessuno, nell'assenza.

Altri crediti: Regia Afra crudoVideo Valerio FinessiPiano Luci Beppe SordiVoce off Antonello Cassinotti e Afra CrudoArrangiamenti sonori e musiche Giamapolo Verga e Afra CrudoManichino Elena GiannangeliFoto di scena Nicola Righetti

Produzione: crudo afra

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Nata nel 1970. Inizia a studiare danza classica all’età di 8 anni.
Dieci anni dopo, attraverso l’amicizia di un attore formatosi con Grotowski, si avvicina a una sensibilità piu’ teatrale; il suo interesse si rivolge alla comprensione dell’essere umano attraverso l’esperienza della vita e dell’arte.
Ammessa nel 1990 alla scuola di Pina Bausch, la Folkwang-Hochschule, studia in Germania teatro-danza per quattro anni. Approfondisce il gesto come “espressione totale dell’essere”; gesto rigorosamente “scritto” in forma e struttura precise.
Durante quel periodo incontra Sygmunt Molik e Rena Mirecka (membri fondatori e tra i più stretti collaboratori del Teatr Laboratorium di Grotowski). Creazione con la celebre esponente della danza contemporanea e del teatro-danza Susanne Linke e con Mark Sieckiareck.
Conclude la sua formazione presso la Folkwang-Hochschule con il massimo dei voti.
Nel 1995 si trasferisce a Vienna. Partecipa allo spettacolo afro-contemporaneo di Bob Curtis (danzatore nella compagnia Serge Limon).
Nel 1996, spinta dalla curiosità e dal suo carattere eclettico, si stabilisce a Parigi, attirata dal cosmopolitismo della vita culturale. Il suo temperamento passionale la spinge verso la danza africana: studia con Georges Momboye, Aicha Diallo e Elsa Wolliaston. Entra a far parte del Balletto Nazionale del Mali con Bintou Founé Diabaté. Nel frattempo continua a nutrire il suo rapporto con il teatro.
Le sue due passioni si ricongiungono nel 1997, quando, su indicazione di Sygmunt Molik, il Centro di Ricerca Teatrale di Grotowski a Wroclaw (Polonia) la invita a dare uno stage di danza. Da quel momento compie tournée in tutta la Polonia con spettacoli, concerti, stages, ed è protagonista con grande successo nei più importanti Festival e teatri polacchi.
A Parigi fonda nel 1999 la Compagnia Naffissa, nella quale porta la sua ricca esperienza artistica. Approfondisce la collaborazione con artisti africani come Nabou Diop, Mohamed Touré, Ladji Diawara, Brahman Diabaté e Yousseuf Traoré.
I suoi multiformi interessi la portano a collaborare con altri artisti di mondi e culture differenti: tra questi il Butoh con Atsushi Takenouchi, la musica brasiliana con la Batucada Zalindé, il teatro contemporaneo con Danio Manfredini, nello spettacolo “Il sacro segno dei mostri”.
Questi incontri le permettono di dar vita ad una intensa e varia attività artistica: spettacoli, performances, concerti, stages e corsi di danza e di teatro-danza.
Il suo particolarissimo percorso è segnato dal bisogno di unione, di coesistenza di elementi opposti, ma complementari, nella necessità di non escludere nulla. E’ alla ricerca di un’espressione assoluta e totale, dove tutto ha diritto all’esistenza; il pubblico diventa il testimone di questa avventura, di questo cammino di vita.
Attualmente vive in Italia dove insegna e realizza o partecipa a nuove creazioni. Invocami, Rsa di Maggio, Se si fa scurio in te.
Il suo ultimo lavoro di teatro-danza, “L’ultima madre”, è stato recentemente presentato in Italia e in Polonia: Spazio Teatro del Leoncavallo, Spazio Tadini, Teatro Sala Fontana (Milano), Festival “Incontri teatrali” di Olsztyn, Festival “Situazioni differenti” di Bydgoczsz.
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