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Il sacrificio sterile di Eva

OperaBuffaTeatro
Regia: Adele Felici
Drammaturgia: Adele Felici
Attori: Adele Felici Laura Gubinelli Diego Filo di Montesilvano Muller
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Prosa

Tags: sacrificio, maternità, donna, sterilizzazione

Germania, primi Anni 30. Da cancelliere, Hitler è appena diventato Capo di Stato ed ha emanato la “Gesetz zur verhütung erbkranken nachwuchses”, la Direttiva Ministeriale che prevede la sterilizzazione forzata di uomini e donne affetti da malattie ereditarie.
Il folle progetto è inarrestabile: in nome della salvaguardia del patrimonio genetico tedesco, il programma di eliminazione delle vite di nessun valore viene esteso a tutti gli esseri inferiori da un punto di vista razziale (ebrei e zingari) e ai cosiddetti asozial, individui considerati asociali: criminali, prostitute, mendicanti, vagabondi, poiché “portatori di un atteggiamento mentale ereditario e irreversibile e, di conseguenza, propensi all’alcolismo e all’immoralità, che dunque si presentano privi di freni e minacciosi per l’umanità”.
Vengono istituiti gli Erbgesundheitsgerichten, i Tribunali per la Sanità Ereditaria, formati da due medici e un giudice distrettuale, che hanno il compito di esaminare, giudicare ed individuare gli elementi che rientrano nelle categorie da sottoporre a sterilizzazione, tenendo presente che in una diagnosi di malattia si deve tener conto del comportamento politico e morale della persona esaminata.
Ha inizio la carneficina: qualunque comportamento al di fuori della logica nazista è ritenuto pericoloso e di intralcio alla realizzazione del progetto eugenetico; annunciato dapprima come mezzo di prevenzione delle patologie fisiche e psichiatriche, diventa un vero e proprio strumento di repressione ideologica. Di morte.

E’ nel seminterrato di una delle cliniche degli orrori che si ritrovano Anna ed Helene, amiche di infanzia che hanno preso strade diverse nel corso delle loro vite: Anna, cresciuta in una famiglia agiata, ricoperta di attenzioni dai genitori che l’hanno fatta studiare nelle migliori scuole e le hanno insegnato le buone maniere, eppure così inquieta, taciturna, scontrosa, ossessionata dall’ordine e dal controllo; Helene, cresciuta in una famiglia modesta, una ragazza semplice e poco acculturata ma passionale, intelligente, ironica e desiderosa di vita. La prima, una giovane Brune Schwester, una delle infermiere specializzate del führer, convinta nazionalsocialista; l’altra, colpevole di aver esibito atteggiamenti troppo libertini. Sull’oscuro sfondo della barbarie, si ritrovano una di fronte all’altra, separate da un lettino ginecologico, una nei panni del carnefice, l’altra della vittima.
Ed è nelle viscere di questo in-concepibile seminterrato che le due donne affronteranno il tema del concepimento, della sessualità, del percorso che le ha portate ad essere ciò che sono; rivivranno ricordi lontani, la loro infanzia, la loro amicizia nata sulla riva di un lago pieno di mostri. Ed è da questo abisso profondo come un utero che la potente arma della solidarietà femminile tenterà di risalire in un ultimo, straziante e disperato tentativo di dare alla luce un respiro di dignità, di libertà. Di umanità.

Altri crediti: Lo spettacolo è liberamente ispirato al libro “Le lunghe notti di Anna Alrutz”, della scrittrice Ilva Fabiani, oggi Docente di Lingua Italiana presso l’Università di Gottinga, edificio che nella prima metà del Novecento, come Clinica Ginecologica Universitaria, fu teatro di orribili atrocità.

Produzione: OperaBuffaTeatro

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Adele Felici è laureata in Scienze della Formazione presso l’Università degli Studi Roma Tre, con una tesi su Educazione e Teatro: “Teatro e consapevolezza di sé. Il teatro come setting pedagogico”. Ha iniziato a studiare teatro nel 2008 presso la Scuola di Teatro Ruotalibera di Trastevere, trasferitasi successivamente in Via Alberto da Giussano con il nome di Centrale Preneste, Teatro per le nuove generazioni (www.ruotalibera.eu). Con la direzione artistica di Tiziana Lucattini, ha partecipato a numerosi spettacoli:

- Due chiacchiere al parco di Alan Ayckbourn;
- Ricorda con rabbia di John Osborne;
- Figura materna di Alan Ayckbourn;
- Tre sorelle di Anton Cechov;
- Party Time di Harold Pinter;
- Arteria 66, ispirato a “The grapes of wrath” di John Steninbeck. Scritto e diretto da Tiziana Lucattini;
- Circus, studio scenico ispirato alla poetica di Beckett. Scritto e diretto da Tiziana Lucattini.

Contemporaneamente al percorso di ricerca teatrale con Ruotalibera (con cui ancora collabora), ha fondato nel 2008 l’Associazione Culturale OperaBuffaTeatro, che da allora ha organizzato numerosi laboratori e spettacoli teatrali per bambini, ragazzi, adulti. Di seguito alcuni lavori scritti e diretti da Adele Felici, risultato dei laboratori svolti:

- Il Piccolo Principe, di Antoine De Saint Exupery, in collaborazione con l’Associazione “Io, domani…” (www.iodomani.it), Associazione per la lotta contro i tumori infantili.
- Cafecito, la canzone del caffè, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice dominicana Julia Alvarez e legato alle tematiche del mercato equo e solidale. Manifestazione realizzata con il patrocinio della Regione Lazio e in collaborazione con l’Associazione “Aiutare i bambini” (www.aiutareibambini.it).
- Occhio di Pino (tornare indietro per andare sempre più avanti), tratto dall’omonimo libro di Stefania Guerra Lisi, docente di Discipline Pedagogiche e della Comunicazione nelle Università La Sapienza e Roma Tre e ideatrice del metodo della Globalità dei Linguaggi.
- Khorakhané, a forza di essere vento, ispirato alla poesia del cantautore Fabrizio De Andrè. Progetto a favore dell’integrazione delle minoranze.
- Libertà e perline colorate, liberamente tratto da Il Signor Puntila e il suo servo Matti di Bertolt Brecht.
- Il Pane e le Rose, liberamente tratto dal film Bread and Roses di Ken Loach.

Nel corso degli anni ha partecipato a vari seminari con professionisti del settore:

- L’improvvisazione vocale, con Antonella Talamonti, musicista e insegnante presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
- L’autoconsapevolezza espressiva, con Fabio Traversa, attore e video maker.
- Stage di danza e scrittura corporea con Rossana Damiani, insegnante di danza laureata all’Accademia Nazionale di Danza.
- Corso di formazione sulla scrittura creativa, a cura di Benedetto Tudino, scrittore specializzato in filastrocche e letteratura per bambini, che ha collaborato con l’Unicef per progetti educativi e di divulgazione dei diritt
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