Generi: Teatroragazzi, Prosa

Tags: Adolescenza, maternità, esistenza, segreto

Una donna e un giorno di settembre.
C’è un appuntamento importante al quale deve presentarsi.
Tutto sembra andare bene.
Improvvisamente, però, un fatto banale fa riemergere dal suo passato un evento doloroso. Un ricordo, che la donna ha tenuto sempre e solo per sé, cristallizzato in un tempo preciso, ora si riaffaccia rompendo il cristallo che lo proteggeva.
Seduta sulla panchina di un parco, questa donna si confessa, confessa a se stessa un segreto diventato bugia, la bugia della sua esistenza.
“A me piace settembre” è uno spettacolo che indaga sull’immagine frammentata, tra quello che è stato e quello che è, sull’equilibrio mantenuto su di una corda invisibile che improvvisamente si spezza. E allora la visione dell’esistenza diventa sdoppiata, triplicata, come in una rincorsa per ritrovare un punto su se stessi. Come quando si chiede perdono per ripartire. Come settembre che con la sua aria sembra chiedere scusa per aver portato via l’estate.

Altri crediti: suoni e registrazioni Flavio Aster Bissolati
riprese Erica Lanzoni

Produzione: Armida Artaud Teatro