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waiting to die alone

I'M Teatro IndipendenteMente
Regia: Annamaria Di Pinto/Attanasio Finiguerra
Drammaturgia: Annamaria Di Pinto
Attori: Annamaria Di Pinto, Stefania Armentano, Lucia Amoruso, Lucia Porro, Ginevra Cerrai, Caterina Di Leo e Antonia Parente
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Performance, Altro

Tags: waiting alone imteatro ilcielodicarta

“Questo non è uno spettacolo autobiografico, ma nello stesso tempo è uno spettacolo che riguarda tutti, perché tratta il tema universale della Mater: parla dell’origine della nostra esistenza, parla della riscoperta della Mater come fonte primaria di energia e potenza personale, è una storia di rinascita e riscoperta della propria forza interiore. Sullo sfondo la malattia dell’anoressia e della bulimia ci danno forse solo la scusa per parlare di tutto questo, per parlare di una lotta contro l’inadeguatezza del corpo, di una sfida al canone estetico contemporaneo imposto dalla società della perfezione, per parlare di come fare ad essere unici, ed anche soli. E’ un dialogo/ monologo tra i nostri mille sé, è la descrizione visiva del nostro caos interiore, della propria scomposizione, una ricerca di ordine per poi accedere alla propria ricomposizione definitiva nella crescita personale. Certo si parla di donne…. che quotidianamente vengono uccise in tutti i modi: se avessero la possibilità di ricongiungersi un attimo alla Mater per poi tagliare quel cordone ombelicale, sarebbero meno deboli e forse non permetterebbero a nessuno di sporcare la loro esistenza, prima di tutto non lo permetterebbero a loro stesse. Insomma autostima si, ma con filosofia….non certo con improbabili ed iperbolici corsi di autostima televisivi incentrati sulla violenza a se stessi. Uno spettacolo filosofico? No, carnale. Emotivamente è paragonabile ad un breve giro sulle montagne russe, con vuoti e pieni, alti e bassi, stomaco in subbuglio e pace…come onde sul bagnasciuga. Ci sono corpi, corpi diversi, generazioni diverse che si muovono nelle quali specchiarsi, generazioni diverse di cui si parla soltanto….madri, nonne, donne, bambine e Madonne. Ci parla tra le righe della diversità, della bellezza, della pulizia…. Lo spunto beckettiano arriva dal tema dell’attesa, un’attesa che aleggia fin dall’inizio, perché in fondo tutto ciò lo aspettiamo tutti….e qualcuno arriverà….?
Lo spettacolo fa parte di una trilogia comprendente il precedente spettacolo “Waiting for a dinner” ed il laboratorio “Requiem for a dinner” attraverso e oltre i quali la compagnia ha sviluppato la propria identità artistica ed il suo attuale linguaggio di teatro visivo e sonoro, in cui l’attore dialoga con una regia impregnata di immagini e suoni estrapolati dal testo stesso, dal quale non prescinde mai. Waiting for a dinner oltre ad aver vinto il festival Irruzione Pubblica del teatro Kismet Opera di Bari, arriva in semifinale al Premio Scenario nel 2009 come unico gruppo pugliese. Inserito nel circuito del Teatro Pubblico Pugliese, debutta anche a Roma e a Torino. Requiem for a dinner è stato un laboratorio svoltosi presso il Teatro Lucio Dalla di Manfredonia per due anni dove la compagnia ha svolto un progetto di residenza teatrale all’interno del progetto “Teatri Abitati”.

Altri crediti: Sounds: Atta Dauniadub
Musiche: Aphex Twin, Cocorosie, Jóhann Jóhannsson
Testi e coregìa di Annamaria Di Pinto e Attanasio Finiguerra
Liberamente Ispirati anche a “Psicosi delle 4 e 48” di Sarah Kane, Waiting for Godot e Novelle e testi per nulla di S. Beckett.

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L'associazione culturale "I'M Teatro IndipendenteMente" nasce nel marzo 2009: debutta nello stesso anno al Festival Castel dei Mondi con Il suo primo spettacolo, "W4AD - Waiting For A Dinner"
Già vincitrice del bando regionale "Bollenti Spiriti/Principi Attivi" nello stesso anno, semifinalista nazionale nel Premio Scenario 2009, vincitrice del Bando Irruzione Pubblica del Teatro Kismet Opera, semifinalista del Premio Lia Lapini 2011 con "Touch Screen"(un impegnativo progetto ancora in lavorazione), l'associazione opera e realizza produzioni originali sul territorio pugliese. Waiting to die alone debutta a gennaio 2015 presso il nuovo Teatro Abeliano Tric di Bari; il testo è semifinalista del premio Sipario 2011.L'associazione, con tanti progetti teatrali in cantiere dunque, si dedica, inoltre, a progetti formativi in ambito scolastico, laboratori aperti, condivisione di progetti espressivi con altri artisti (dalla fotografia all'arte digitale), reading performativi come il “4/4 Paesaggi sonori per letture in contro tempo” e come il suggestivo "Inferno al Cubo" (in cui convergono i linguaggi del teatro, della musica elettronica sperimentale e della videoarte) ed altri percorsi lavorativi rivolti ad una continua ricerca e sperimentazione. Tra le nostre progettualità vi è anche quella di realizzare una sede fissa per le attività della nostra Associazione, una spazio dove poter interagire e realizzare i lavori in essere e nasce così il Cielo di Carta – Scuola di teatro e spazio performativo.
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