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CANNIBALI

Kronoteatro
Regia: Maurizio Sguotti
Drammaturgia: Fiammetta CArena
Attori: Tommaso Bianco Alex Nesti Maurizio Sguotti
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: generazioni, potere, manga, fisico, sila

Moriamo ogni giorno, ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. (Lucius Annaeus Seneca)


Lo spettacolo tratta l'esercizio del potere.
Come tutte gli accadimenti della vita, anche questo è illusorio, ci induce a crederci vivi, perché assorbe il nostro tempo, le nostre energie e i nostri pensieri.
Quello che in sintesi estrema chiameremmo vita.

L'uomo crede di essere vivo e si sente tale solo nel confronto con le cose di tutti i giorni e le convenzioni sociali nelle quali siamo immersi, ci mettono in costante relazione con l'altro in uno stato o di subalternità o di preminenza.
Tra le attività che maggiormente alimentano in noi un'illusione di esistenza c'è di certo l'esercizio del potere; questo è forse l'accadimento che più ci spinge nell'illusione, poiché prevede il dominio dell'uomo sull'uomo.

In scena vediamo due differenti abitudini di praticare il potere.
Per l'uomo adulto questo è tangibile perché politico, sociale ed economico.
Lo sforzo è quindi il tentativo di accrescere il proprio dominio o perlomeno mantenere uno status quo.
Il giovane possiede un potenziale; la sua giovinezza è il suo potere.
Per lui il futuro è tutto in divenire, tutte le possibilità gli sono concesse e la sua vita è nelle sue mani.

Ciascun individuo lotta per accrescere l'unico dato sensibile che gli conferma d'essere in vita: il potere sull'altro.
Ne nasce uno scontro volto all'accumulo di comando.
Ed è la vita a diventare terreno di conquista, far west dove espandere i confini del proprio dominio.

Il messaggio è semplice e percorre aspetti solo apparentemente distanti.
Non si deve morire.
Non morire è non mostrare i segni del tempo sul corpo.
Non morire è non accettare l'inevitabile decorso biologico.

Non morire ci è impossibile.
Soprattutto se si pensa che si inizia a farlo in giorno in cui si viene concepiti.


La resa è ancora una volta l'unica possibilità.

Altri crediti: Scene e costumi: Francesca Marsella
Video animazioni: Fabio Ramiro Rossin
Musiche: Ma Nu!
Disegno luci: Amerigo Anfossi
Voci registrate: Licia Lanera, Riccardo Spagnulo
Fotografia: Nicolò Puppo

Thanks to: Nicoletta Bernardini, Francesco Gigliotti

Produzione: Kronoteatro

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KRONOTEATRO nasce ad Albenga (Sv) nel 2004, fondato da Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Gabriele Lupo, Alex Nesti, Nicolò Puppo, Matteo Tonarelli. Nel 2007 al gruppo si unisce Maurizio Sguotti.\r\nKronoteatro trova il proprio fondamento nella reale e salda alleanza tra generazioni, nella collaborazione tra un professionista maturo e artisti più giovani, secondo un patto di reciproco scambio in cui peculiare ed innovativo è proprio il fondersi di professionalità pluriennali con l’energia, la freschezza, il coraggio e lo sguardo innovatore delle nuove generazioni. Intorno a questo particolare nucleo creativo ed organizzativo, ruotano e si aggregano estemporaneamente altre e diverse personalità delle arti e non, che rafforzano le intenzioni e le capacità di “fare” e promulgare cultura. Il teatro di Kronoteatro è un teatro declinato al maschile, ma soprattutto un teatro dove il corpo è il primo strumento ed il punto di partenza; luogo dove si racchiude il sentire umano. Ed è dal corpo che scaturisce, plasmata ed influenzata, la parola. La parola che diventa appendice e prolungamento del corpo stesso. Ma è anche un teatro del corpo come materia che si lascia plasmare e stressare dal suono ora eco di voci lontane, testimoni di un passato ora musica sincopata, incarnazione di un presente sempre più pressante. Per Kronoteatro la fusione di movimento, immagine e parola è l’esatta sintesi per raccontare storie che partono da lontano, dal mito, e che per percorsi non lineari e non definiti arrivano all’oggi, al contemporaneo, a noi.\r\nKronoteatro inizia la propria esperienza creativa e produttiva con l’allestimento nel 2007 di un Laboratorio Permanente ad Albenga (Sv) all’interno del quale si inizia a lavorare alla realizzazione del progetto FAMILIA: una trilogia teatrale su tematiche generazionali, che vede la collaborazione della drammaturga Fiammetta Carena, del danzatore Davide Frangioni, della scenografa e costumista Francesca Marsella e del musicista Enzo Monteverde. Il progetto FAMILIA inaugurato con ORFANI_la nostra casa nel 2009 e proseguito con PATER FAMILIAS_dentro le mura nel 2011 si è chiuso, compiendo la trilogia ipotizzata, con HI MUMMY_frutto del ventre tuo nell’estate 2012.
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