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Il Tempo e la Stanza

Arcadia delle 18 Lune
Regia: Alessia Barbieri Pomposelli
Drammaturgia: Botho Strauss
Attori: Davide Maria Marucci, Silvia Manciati, Luca Restagno, Viola Sartoretto, Giovanni Marrocco, Arianna Paravani, Andrea Alesio, Graziano Falzone, Simone Bobini
Trailer: Link
Anno: 2013


Generi: Teatro-danza

Tags: teatro, strauss, arcadia, danza, tempo

Una stanza con tre grandi finestre affacciate sulla strada di una metropoli, accoglie brandelli di storie lacerate, racconti sfasati di personaggi indefiniti. L’Impaziente, L’uomo senza orologio, Il Perfetto Sconosciuto, tante vite inafferrabili, frantumate nel tempo, che sembrano trovare un senso soltanto grazie allo “spazio” in cui avvengono. Le varie storie personali sembrano inizialmente ruotare attorno a due uomini persi, Julius e Olaf, intenti anch’essi a raccontare il loro vissuto. Poco a poco, i personaggi sembrano acquistare un’identità più definita e trovare un centro di coesione nella figura di Marie Steuber, perno dei vari destini e funzione teatrale pura. Ma ogni tentativo di ricostruzione viene negato; ogni nuova risposta è frantumata, negando ogni possibilità di comprensione. Ispirato al lavoro del drammaturgo tedesco Botho Strauss, lo spettacolo da voce a personaggi aggrappati a brandelli di sogni e ricordi per alimentare l’illusione di sfuggire alla solitudine. Ma il vero male è l’essere preda di un’insanabile depressione che li spinge a parlare senza sosta per colmare il vuoto. Scrutano la vita dalla finestra, senza la forza per poter scendere e viverla davvero. Un’opera intensa e difficile, in cui attraverso un abilissimo sgretolamento Strauss descrive l’isolamento dell’uomo e la ricerca di sé in una società che ha perso e frantumato tutto dove il vero male sembra essere l’incomunicabilità.

Altri crediti: Finalista Roma Fringe Festival 2013; finalista Playfestival 2015

Produzione: Arcadia delle 18 Lune

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Arcadia delle 18 lune è un gruppo di lavoro, attivo dal 2006, nato dall’incontro di alcuni artisti di formazione diversa: danzatori, attori, registi, scrittori, performer. La molteplicità di linguaggi e competenze rimane una delle cifre stilistiche della compagnia, che nel corso degli anni ha costruito una propria poetica incentrata sul teatro-video-danza e sullo studio sempre più accurato della corporeità a teatro. Ben presto l’attenzione si rivolge anche alla pratica laboratoriale, realizzata all’interno delle scuole e delle strutture private. Si segnalano: il laboratorio di teatro per adolescenti "AppassionArti" commissionato dal Teatro di Roma (Teatro Tor Bella Monaca, 2012) e il medesimo laboratorio effettuato per il Liceo “Leonardo da Vinci” (LT), che ha visto gli studenti impegnati in due tournée all’estero (Tunisi, Mosca).
Fra le produzioni più significative (e autoprodotte) segnaliamo: "Il tempo e la stanza", finalista al Roma Fringe Festival 2013 e attualmente finalista per il bando Playfestival 2015; "Perché non ci lasciano giocare con la terra?", semifinalista al Roma Fringe Festival 2014 e attualmente in scena per il Gaia Italia Teatro Fest 2015.
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