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La scelta - Beati Pauperes in spiritu/Eckhart project

TIDA - Théâtre Danse
Regia: Marco Chenevier
Drammaturgia: Marco Chenevier
Attori: Marco Chenevier
Trailer: Link
Anno: 2013


Generi: Teatro-danza

Tags: danza, filosofia, eckhart, teatro,

Il performer, ingabbiato nel compito di dover realizzare uno spettacolo su Meister Eckhart, si rende conto della difficoltà dell'operazione quando oramai è stato accettato l'incarico.

La ricerca dell'interiorità secondo il mistico domenicano del XIVー secolo Meister Eckhart, deve essere perseguita nella dissoluzione dell'egoità cercando la solitudine interiore, distaccandosi dalla volontà dalla memoria, dai sensi e dal giudizio.

Dapprima adottando un atteggiamento intellettuale e analitico, il performer riprende i fondamenti della mistica di Eckhart tentando innumerevoli volte di tradurne almeno uno in uno spettacolo di danza.
Ma nell'autocensura dei tentativi l'analisi si perde nella vana ricerca di un'idea drammaturgica che sembra continuamente fallire.
Il malessere e le riflessioni vengono così condivisi con il pubblico in modo leggero e divertente in una parziale frattura del codice.
Il ragionamento, esausto, porta il performer a chiedersi infine se non fosse sbagliato il processo in sé. La chiave di volta potrebbe essere quella di domandarsi quale sia il senso di un lavoro su Eckhart oggi, e se l'accusa di eresia che egli subì sette secoli fa non palesi un conflitto atavico tra potere ed interiorità

La costruzione scenica rivela la scrittura della drammaturgia stessa, la quale diventa il filo conduttore che lega i quadri, le coreografie e le scene.

La vita del mistico e la sua ricerca del distacco si intrecciano con una riflessione sul ruolo dell'arte contemporanea nella società odierna, incentrata su modelli esteriori volti alla propaganda del consumismo.
Forse Eckhart, anche oggi, verrebbe tacciato di eresia non più dalla Chiesa, bensì dal Mercato.


Lo spazio scenico si presenta essenzialmente vuoto; in proscenio, su un lato uno scrittoio con i sermoni tedeschi di Meister Eckhart e pile di appunti e fogli, sull'altro lato un'asta con un microfono.
La scena si divide in due ambienti luminosi e sonori opposti.
Il primo ambiente, caratterizzato dall'uso del microfono per la voce, da luci soffusi e di taglio, è un ambiente più onirico e teatrale. I testi vengono recitati al microfono, creando una situazione performativa rivendicata ed antinaturalista.
Il secondo, al contrario, permette la rottura parziale del codice. È caratterizzato da luci frontali e si attua in un dialogo semplice e diretto con il pubblico. Lo scrittoio è il luogo dell'analisi drammaturgica, dove i ragionamenti oscillano tra un sé e sé ed una condivisione con gli spettatori.
I tentativi scenici e la destrutturazione drammaturgica si alternano così in un continuo tentennamento, come
a tradurre l'attività e l'indagine del pensiero stesso.

Altri crediti: ospitalità in residenza
Birrificio Metzger - Centro di cultura contemporanea Torino
CAOS | Centro Arti Opificio Siri

Produzione: TIDA - Théâtre Danse con il sostegno di Assessorato istruzione e cultura della regione autonoma Valle d'Aosta e MIBACT

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Il progetto artistico del TIDA si identifica con una concezione critica della società, dello spettacolo, dell'estetica convenzionale e della produzione artistica in sé.
Ci situiamo in un terreno di ricerca, nutriti da continue collaborazioni con giovani filosofi, mettendo in pericolo ed a disposizione del pensiero i corpi dei danzatori quali oggetti politici, linfa e cuore pulsante degli spettacoli che sono concepiti come risultati di processi di ricerca su stimoli critici.

La ricerca della Compagnia è incentrata su linguaggio e contesto in un'ottica contemporanea per estetica e contenuti.

Il linguaggio si concentra sulla contaminazione, sulla traduzione, sulla dissoluzione e la consapevolezza dei confini linguistici.
Il contesto è invece dove vogliamo inserire la nostra indagine e cioè il presente, la sua attinenza politica, sociale, pragmatica e spirituale.
Partendo dall'analisi di sfaccettature delle relazioni umane, sociali e politiche creiamo il terreno per la traduzione in danza.
Lo strumento principale è il corpo; esso infatti, in quanto veicolo terreno e temporale, è l'ambito favorito per esplorare l'arte del presente e la contemporaneità, proprio per la sua natura effimera.

Ci situiamo però in un territorio estremamente fisico, rifiutando, in questo momento della nostra ricerca, un'eccessiva intellettualizzazione della coreografia.
Per quanto il lavoro di scrittura drammaturgico parta da stimoli essenzialmente intellettuali, crediamo nella traduzione di questi in lavori in cui il corpo abbia la sua centralità. Un corpo aderente ad un'estetica contemporanea, certo, ma che si riappropria al contempo della fisicità.
Cerchiamo, pur situandoci in un territorio di ricerca, di creare spettacoli in cui CONTEMPORANEAMENTE si muovano il pensiero, il piacere (nel senso più vasto del termine e quanto mai distante da un concetto di intrattenimento) e la sorpresa.

Principali partecipazioni a festival e rassegne nazionali ed internazionali:
Be Festival 2015 di Birmingham (Gran Bretagna) – primo premio miglior spettacolo, International Theater Festival Mess (Bosnia), Festival Mirabilia di Fossano (Italia), International festival of Sarajevo – Sarajevo Winter Festival (Bosnia), International Ancient Greek Drama Festival (Cipro), Settembre in Danza (Italia), Torino Spiritualità (Italia), Festival Il sacro attraverso l'ordinario (Italia), Festival Differenti sensazioni (Italia), Maratò de l’Espectacle (Spagna), Festival D’Avignon (Francia), Pflasterspektakel Festival di Linz (Austria), Festival di Seul (Corea del Sud), Zdarzenia Festival di Tchew (Polonia), Giochi del Mediterraneo (Italia), Barhat Rang Mahotsav Festival (India), Teatro Superga di Nichelino - Circuito Teatrale del Piemonte (Italia), Festival VD'A – Voci dell'anima (Italia), Torino Fringe Festival (Italia), Peraspera Festival (Italia), Saison Culturelle di Aosta (Italia).

Il TIDA è sostenuto dall'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d'Aosta e dal MIBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali
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