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Dr. Jekyll e Mr. Hyde

Terrateatro
Regia: Ottaviano Taddei
Drammaturgia: Ottaviano Taddei
Attori: Cristina Cartone, Luca Settepanella, Ottaviano Taddei
Anno: 2013
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (12-14)
Il romanzo di Stevenson "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde" scritto nel 1886 è oramai considerato uno dei testi più famosi e più letti. Già nel primo capitolo in cui si narra del "con-flitto tra una strada e una porta", si comincia a respirare l'aria di mistero tipico dello stile del "romanzo gotico". Scritto anche per opporsi alla letteratura puritana del periodo vittoriano, rappresenta l'eterno conflitto tra il bene e il male. Ovvero tra il tranquillo, incerto, fragile Jekyll e il crudele e sordido Hyde. Eppure, non bisogna fare l'errore di considerarli come due opposti: Hyde è qualcosa che vive all'interno di Jekyll, più esile di lui, sembra anche fisica-mente contenuto nell'altro corpo. E' la regressione della specie, la minaccia che si possa an-che tornare indietro nella scala dell'evoluzione. L'avvocato Utterson non è solo colui che cer-cherà di risolvere questo mistero inestricabile, ma è il personaggio attraverso il quale si svi-luppa tutta la vicenda. Solo alla fine scoprirà la verità, ma anche qui, a condurlo alla scoperta del tremendo destino di Jekyll, sembra essere, appunto, quell'Hyde che parrebbe voler essere disperatamente smascherato.
Nella trasposizione teatrale, Terrateatro segue la strada del giallo, del poliziesco, ponendo l'attenzione sull'ambivalenza dell'animo umano, non solo in senso negativo: dentro di noi ci sono modi diversi, a volte opposti, di vedere le cose, di interpretarle, di viverle. La tematica intende porre l'attenzione sul carattere volubile e non ancora formato degli adolescenti, sul pericolo che corrono di non avere punti di riferimento che li possa mettere sulla buona strada, per aprire quella "Porta" giusta che li indirizzi in una delle direzioni possibili.

Produzione: Teatro Stabile d'Abruzzo

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TERRATEATRO è un insieme di persone che vogliono vivere la propria storia personale e collettiva nella società attraverso il linguaggio teatrale.
Nasce nel 1999 nella provincia di Teramo, con l’intento di rispondere ad esigenze individuali di confronto e partecipazione critica all’interno di un Territorio.
Quel coraggio iniziale, fatto di interesse e passione, si è trasformato negli anni in atteggiamento artistico professionale; grazie ad un lavoro continuativo durante tutto l’anno, a produzioni teatrali e confronto con l’esterno, i suoi componenti hanno trasformato quella spinta iniziale in esigenza viva e vitale.
E’ attraverso questo impegno quotidiano, alla ricerca di una dimensione e una direzione, che si realizza per noi il Teatro, vale a dire l’incontro: un’esperienza che impone una autodisciplina, un modo di essere sempre pronto al rinnovamento e il desiderio irrefrenabile di vivere la teatralità come gioco drammatico.
L’incontro avviene con se stessi, con i compagni di lavoro, con gli attori e registi degli altri gruppi, con i tecnici, gli scenografi, gli organizzatori, ma anche con i personaggi e con il nostro passato; infine con il pubblico, ovviamente, al quale affidiamo la nostra esperienza, nella speranza che quella riflessione speciale che è lo spettacolo continui a vivere anche oltre.
Così facendo, acquista valore la rievocazione delle storie dei personaggi, assenze che richiamiamo in vita, da leggere in parallelo con la nostra storia personale. E’ così che il passato può diventare presente e i linguaggi non restano ancorati al passato che li ha creati, ma si rinnovano, continuamente, intrecciandosi con le nostre vite e tutto ciò che ci succede intorno. Il teatro deve essere contemporaneo e quando può innovativo, anche quando legge le sue storie in un passato lontanissimo.
Tre sono i contesti dentro ai quali la compagnia si muove: la produzione, l’organizzazione e la formazione. A livello creativo, produce dalla sua nascita ad oggi 18 spettacoli di teatro ragazzi e di prosa. Tra questi ricordiamo “Clandestini, questi fantasmi dal mare” opera prima, “Il cappotto”, “La terra è come il cielo”, “Cemento”, “Vivo nel vuoto”, “Dottor Jekyll e Mister Hyde”. Rispetto alla dimensione organizzativa, promuove e cura varie rassegne e festival, dalla prima “Rievocazioni” al più longevo “Terre di Teatri”, alla direzione artistica di “Teatri paralleli” festival di Teatro Sociale, e “Tutta un’altra storia” festival di Teatro Ragazzi. Rispetto alla formazione, infine, lavora da sempre nelle scuole di ogni ordine e grado, cura la formazione di insegnanti e psicologi in collaborazione con il CIFAPP (Agenzia formativa qualificata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), partecipa come partner al Progetto Inter Regionale Next. Lavora nell’ambito del Teatro Sociale, con la disabilità e la Compagnia Teatro delle Formiche con cui produce, tra gli altri, gli spettacoli “Filumè”, “Il Minotauro”, “Tell me Otello”. Nel 2006 fonda, con altre compagnie abruzzesi, la rete Teatri d’Abruzzo con cui produce due spettacoli “Così è” tratto da Pirandello e “Galileo” da Brecht. Con la stessa, organizza la rassegna “Prima” e il progetto ministeriale “Migranti”. Vince numerosi premi tra i quali il Premio Franco Enriquez-Città di Sirolo nel 2012, la Coppa del Presidente della Repubblica nel Concorso Nazionale Marinando per il Teatro Scuola, il Leone di Cristallo, Primo Premio Assoluto nel Festival di Teatro Sociale di Rovigo. Ha collabora con l’ETI e, dal 2011, con il Teatro Stabile d’Abruzzo con il quale co-produce vari spettacoli.
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