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ROOMS 2.0

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Regia: Lisa Moras e Marco Bellocchio
Drammaturgia: Lisa Moras
Attori: Elisabetta Mossa
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Prosa

Tags: Dipendenza da web, hikikomori, tecnologia, monologo, autoreclusione

ROOMS 2.0 prende spunto dal fenomeno degli hikikomori, termine giapponese che significa letteralmente stare in disparte, isolarsi e si riferisce a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale. In Giappone gli hikikomori sono circa numero di un milione, ma il fenomeno è ormai una realtà anche in Europa - solo a Milano si contano circa duemila casi.

Olivia è una ragazza afflitta da un malessere esistenziale tipico della società contemporanea in cui il sovraccarico di informazioni e lo scollamento tra vero, reale e virtuale sono fattori di crisi molto profonde. E' una ragazza colta e spiritosa che decide di fare un esperimento estremo da condividere sul web: chiudersi nel suo appartamento e isolarsi dalla vita sociale a tempo indeterminato.

Questo progetto non racconta le fasi che precedono la reclusione volontaria di Olivia, né vuole essere un'indagine sul disagio psicologico tipico della sindrome hikikomori, ma vuole raccontare l’isolamento come un esperimento eversivo, ponderato e razionale.
“OLIVIA: Io non so scegliere, non so proprio dove andare, quindi...tanto vale...fermarsi.”
La clausura come protesta, quindi, come atto di liberazione che diviene narcisistica autodeterminazione e che cresce come onirica realizzazione del sé nel proprio annientamento: non esisto quindi sono. Ma tanto più non esisto come essere umano all'interno della società, tanto più divento qualcuno nel web.

Rooms è una drammaturgia per attrice e coro web.
La protagonista, pur essendo sola in scena, dialoga costantemente con un sistema di interlocutori distanti da lei e lo fa tramite i mezzi tecnologici di cui dispone. Le voci del web, i familiari, gli amici, i commentatori del suo blog, gli sconosciuti delle chat-room agiscono come un vero e proprio coro: osservano, intervengono, difendono, accusano, esistono prima e dopo la connessione che Olivia stabilisce con loro.

La nostra ricerca è ruotata intorno all'individuazione di un codice rappresentativo che non portasse in scena l’assenza, ma la costante presenza di una realtà mediata, tecnologica e virtuale, priva del contatto, quindi solo percepita.

Nel testo sia il tempo che la struttura sono frammentati e il registro dominante è l'ironia.
Un'esilarante conversazione in chat con due sconosciuti viene spezzettata lungo il dramma, i video-messaggi caricati da Olivia sono la chiave del suo successo nel web grazie al loro contenuto dissacrante, il coro del web alterna critiche e lodi in una continua bagarre virtuale, le assurde telefonate con la famiglia nel tentativo di aiutarli a capire. Ma capire cosa?

E' il segreto indicibile di Olivia. L’inesplicabile, vergognosa fatica che si fa ad abbandonare un sistema che sappiamo essere fallimentare, ma con il quale siamo cresciuti. Un disagio interiore condiviso e da molti celato. Il segreto della generazione definita choosy a cui è stato detto “puoi essere ciò che vuoi” e che scopre che non è affatto così.

Altri crediti: scene e costumi di Stefano Zullo
sound design e programmazione di Alberto Biasutti

Produzione: Associazione K

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about:blank è l’indirizzo della pagina bianca di tutti i browser internet, ma anche un famoso virus informatico.
About:blank è una compagnia formata da cinque professionisti del teatro. Il gruppo si è formato attorno a un’idea nata da Lisa Moras (attrice, drammaturga e regista) e da Elisabetta Mossa (attrice e regista) che si è poi sviluppata dando vita a Rooms 2.0, spettacolo per attrice e coro web.
Rooms 2.0 nasce nel 2012, presentata in forma di studio al concorso Giovani Realtà del Teatro, organizzato dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe Di Udine, ricevendo una menzione speciale.
Il progetto, che vede Elisabetta in scena e Lisa alla regia, si apre ad altri due componenti: Alberto Biasutti, che comincia a curarne l’aspetto audio e di programmazione tecnica sulla base di una scenografia “parlante” ideata ad-hoc da Stefano Zullo.
Infine, al gruppo si aggiunge Marco Bellocchio, che affiancando Lisa, comincia a curarne la regia nel suo aspetto più prettamente interpretativo.
Rooms 2.0, arrivato ormai al suo allestimento definitivo, è vincitore dei bandi Festival Dell’incanto 2013 e Sguardi Svelati 2014 ed è finalista al Festival Direction Under 30.
About:blank è un gruppo che vuole indagare le dinamiche sociali contemporanee strettamente legate all’uso della tecnologia. Uso della tecnologia che diventa ambivalente: da un lato, una ricca risorsa per l’osservazione, l’elaborazione e la creazione di storie legate al web, come social network, siti d’incontri, chat più o meno esclusive, ma anche strizzando l’occhio alla ormai incessante tendenza a fare tutto online; dall’altro fonte di ispirazione per un linguaggio teatrale parallelo, in cui gli attori sono in contatto interattivo con la scenografia parlante, manovrata e “agita” da qualcuno che noi non vediamo attraverso strumenti elettronici e informatici.
About:blank è alla continua ricerca di nuovi linguaggi teatrali che pongano al centro del lavoro lo stretto rapporto e l’interazione tra attore e scenografia Quest’ultima, infatti non è più un mero oggetto informativo e inanimato, ma un vero e proprio personaggio della pièce, capace di rendere immagini surreali e grottesche estremamente dirette e concrete, creando più livelli di relazione con gli attori e con la storia che si racconta.
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