Generi: Prosa, Altro

Tags: teatro-concerto , documenti storici , narrazione , musica dal vivo , emigrazione

Capitan Pastene è un piccolo paese non lontano dalla Cordigliera delle Ande, fondato all’inizio del secolo scorso da circa 100 nuclei familiari provenienti dalle località più note del nostro appennino (Pavullo, Zocca, Montecorone, Guiglia, Vignola, etc). Ingannati dalle false promesse di un abile imprenditore di Verica, Giorgio Ricci, si decisero finalmente al grande passo: emigrare in Cile. Il viaggio della vita li condusse dalle campagne natìe alla stazione ferroviaria di Modena, poi al porto di Palliche-Rochelle (Francia), da dove il piroscafo ”Oruba” li avrebbe allontanati definitivamente dalla patria: era il 1904. Una volta sbarcati in Cile, la realtà si manifestò molto più cruda di quella sognata prima di partire. Nessuna abitazione pronta ad accoglierli, nessun tipo di ricchezza. L’inganno era svelato.

Lo spettacolo è basato sulle personali ricerche universitarie dell’autore relative al fenomeno emigratorio locale e sulla indimenticabile esperienza condotta in loco a Capitan Pastene (Cile) nel 2004 durante una serie di concerti.

Attore e musicista in scena lavorano in simbiosi tra loro, e con la voce dei personaggi che l’hanno realmente vissuta, con una colonna sonora originale, con foto d’epoca e documenti ufficiali raccontano questa storia di emigrazione nostrana ancora troppo poco conosciuta e da riscoprire.
È una storia accaduta ma che accade ancora e forse sempre accadrà. È la memoria di un passato a noi molto vicino, il racconto di un viaggio verso oceani lontani.

Il tema dell’opera riaccende i riflettori sulle molteplici, e a volte davvero titaniche, imprese migratorie tra XIX e XX secolo dall’Italia e da tutto il continente europeo: nella maggior parte dei casi, le storie di questi viaggi sono a tal punto ricche di emozioni, avventura, colpi di scena e aneddoti da sembrare la trama di un romanzo. I personaggi che hanno vissuto queste vicende, e la vicenda del nostro spettacolo in particolare, sono così caratterizzati e definiti, da poterli iscrivere benissimo in una logica di rappresentazione teatrale, in cui l’autenticità storica del “copione” costituisce un importante valore aggiunto.

La versione definitiva dello spettacolo prevede l'aggiunta di un ulteriore brano che porta la durata totale dello spettacolo a 60 minuti circa.

Produzione: Associazione Culturale Moosee