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XXX PASOLINI

Fabio Massimo Franceschelli / OlivieriRavelli_Teatro
Regia: Fabio Massimo Franceschelli
Drammaturgia: Fabio Massimo Franceschelli
Attori: Francesca La Scala, Carlotta Piraino, Alessandro Porcu, Alessandro Margari, Matteo Davide
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: Pasolini, Petrolio, Franceschelli

liberamente ispirato alla vita, al pensiero e alle opere di Pier Paolo Pasolini, con particolare attenzione a PETROLIO.
Un omaggio a Pasolini, uno spettacolo liberamente ispirato alla vita, al pensiero e alle opere di un artista unico, che a quasi quarant’anni dalla morte ci lascia ancora alle prese con un’eredità intellettuale spinosa e incatalogabile. Non c’è elaborazione del contemporaneo che non debba fare i conti con il lascito pasoliniano; non c’è immaginario artistico che non attinga a forme, idee, questioni, sensibilità derivate dalla sua immensa produzione. Oggi parlare di contemporaneo è anche e sempre – volenti o meno - parlare di Pasolini.
Ed è, quindi, il mio immaginario ”pasoliniano” che dà vita a XXX PASOLINI, cibatosi principalmente di Petrolio, ma anche di Salò, Teorema (e teoremi), Ragazzi di Vita, Lettere Luterane. XXX PASOLINI parte da Petrolio per dimenticarlo subito, parte da Pasolini per poi metterlo in secondo piano, nell’intenzione di non “sporcarlo”, di non fraintenderlo, di non tradirlo. XXX PASOLINI pone, invece, me stesso in primo piano. Me stesso significa molte cose: il mio gusto, capacità e limiti di autore e regista teatrale; la mia conoscenza di Pasolini uomo e dell’arte pasoliniana (teatro, narrativa, poesia, saggistica, giornalismo, cinema). Una produzione sconfinata e una altrettanto sconfinata presenza pubblica (anche suo malgrado), rendono tragicamente parziale ogni mio tentativo di conoscenza. Resta, appunto, solo il mio immaginario, limitato rispetto al “reale” ma comunque a sua volta reale, esempio (tra i tanti) di come questo artista unico venga elaborato e vissuto e ricreato quattro decenni dopo la sua morte. Infine, la bulimia produttiva di Pasolini non può che essere segno di una personalità - o identità – multiforme, scissa, frantumata, contraddittoria. Qualunque discorso su Pasolini deve partire da ciò, deve saper abbandonare «l’ossessione dell’identità» e accettare che «la dissociazione è ordine».

Altri crediti: Video di Riccardo Palladino
Luci di Marco Fumarola

Produzione: OlivieriRavelli_Teatro e Amnesia Vivace

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Fabio Massimo Franceschelli, nato a Roma nel 1963, è drammaturgo, scrittore, saggista, critico e regista teatrale.
È autore di svariati drammi, commedie, monologhi e adattamenti. Negli ultimi anni, le riviste web di critica teatrale “Teatro e Critica” e “KLP” lo hanno definito rispettivamente “una scrittura unica nel nostro teatro” e “tra le voci più interessanti della nuova drammaturgia”.
Tra i suoi tanti testi, si segnala: Terzo Millennio, tradotto in tedesco e messo in scena nel 2002 in Austria (Graz); Appunti per un Teatro Politico, oggetto nel 2008 di un ciclo di lezioni all'Università del Vermont (USA), dedicate al teatro politico italiano. Veronica, monologo parzialmente ispirato alla figura di Veronica Lario, pubblicato nel 2012 nella collana “Scenamuta”, Edizioni Progetto Cultura. Penombra del Primo Mattino, dramma in quattro atti omaggio al cinema di David Lynch, pubblicato nel 2013 nella collana “Scenamuta, Edizioni Progetto Cultura. XXX Pasolini, libero adattamento teatrale dell’immaginario pasoliniano, pubblicato on-line dal principale sito italiano di studi pasoliniani, http://www.pasolini.net;
Dal 2013 è redattore di “Perlascena – non periodico per una drammaturgia dell’oggi”, rivista di selezione e diffusione di drammaturgia contemporanea italiana.
Come regista ha firmato numerose regie mettendo in scena sia i propri testi, sia personali adattamenti di Boccaccio, Beckett, Pinter, Sofocle, Genet, Cechov, Pasolini. E' tra i fondatori della compagnia romana OlivieriRavelli_Teatro. Inoltre è tra i fondatori del consorzio teatrale “UBUSETTETE”.


OlivieriRavelli_Teatro, collettivo teatrale capitolino, è nato nel 1996 su progetto di Claudio Di Loreto (attore e regista) e Fabio Massimo Franceschelli (drammaturgo e regista). Nel 2005 si è costituito nell’Associazione Culturale “Figli di Hamm” (Presidente Alessandro Margari).Dall’anno della sua fondazione ha lavorato nell’ambito del teatro di prosa in una duplice, seppur parallela, direzione:- da un lato un “teatro di regia”, rivolto all’attualizzazione di classici della storia della drammaturgia (Sofocle, Molière, Genet, Cechov, Beckett, Pinter);- dall’altro la drammaturgia contemporanea, con la messa in scena dei testi di Fabio M. Franceschelli. Il percorso artistico di OlivieriRavelli si tiene lontano da un teatro fine a se stesso, caratterizzato da una certa tendenza “archeologica” alla ciclica riesumazione di letterature e approcci registici ormai irrelati e anonimi; nonché da un teatro autoreferenziale e autocompiacente, teso alla ricerca di un’estetica elitaria e vuota, tipica di molta avanguardia. L’interesse è quindi sul recuperare la funzione sociale del teatro. Ossia il teatro come forma di riflessione, come specchio di una società (attori e spettatori) che si interroga su se stessa. Ciò impone la presenza di una coscienza vigile e critica rispetto all'attualità e la continua ricerca di linguaggi stilistici che sappiano scuotere il pubblico resuscitandone l'interesse per l'azione scenica. Le produzioni di OlivieriRavelli_Teatro sono orientate a sorprendere lo sguardo spesso “intorpidito” dello spettatore, attraverso un uso accorto della scrittura, della caratterizzazione dei personaggi e del ritmo. Il risultato è una prassi teatrale che lavora sull'eccesso, che predilige le atmosfere ipnotiche, ossessive e dissonanti, i ritmi elevati, i personaggi grotteschi, le situazioni surreali e paradossali e un linguaggio devoto a maestri quali Beckett, Ionesco, Pinter.
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