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LA PROCESSIONE ovvero <e la madre?> . . <è morta di parto!> di Riccardo Belli

CONFINE VARIABILE Arti Sceniche
Regia: Riccardo Belli & Massimo Lombardo
Drammaturgia:
Attori: Rick Belli e Max Lombardo
Trailer: Link
Anno: 2013


Generi: Prosa

Tags: Processione, Assuntina, Evelina, Lauderi, Madonna

E’ la storia di due anziane sorelle, Evelina e Assuntina, che come ogni anno, il 15 d’agosto partecipano alla processione che si tiene per la festa della Madonna dell’Assunta.
Nel primo atto, “Soggettivo Evelina”, incontriamo la più piccola delle due, Evelina, donna sui cinquantacinque anni di professione stiratrice, che potremmo definire una persona alla buona, sempre vissuta nel paese dove è nata e sofferente di un “presunto” leggero ritardo mentale.
Evelina racconta la storia del suo difficile quanto surreale rapporto con gli abitanti del paese e di quello conflittuale ed appassionato con la sorella, finché qualcosa di imprevisto cambia fatalmente la scena, minando antichi e tuttavia precari equilibri . . .
Nel secondo atto, “Soggettivo Assuntina”, facciamo la conoscenza della sorella maggiore, donna elegante, arguta e volitiva, che fa del sarcasmo una particolare cifra stilistica. Il suo lavoro è quello della sarta ed ella torna in paese soltanto una volta l’anno, proprio nei giorni della festa dell’Assunta.
Le piace di tanto in tanto fingere di essere una strega.
Assuntina ci narra la stessa storia della sorella, ma dal suo particolare e sorprendente punto di vista, e noi scopriamo come ogni verità possa avere molte facce . . . se poi esiste la verità . . .
Nel terzo ed ultimo atto “Oggettivo Coro” gli abitanti del paese dicono finalmente la loro sugli strani accadimenti che caratterizzano la fine della festa,
“ . . . davanti ai fuochi finalmente, i fuochi d’artificio gialli ed arancio, che tutto il paese aspetta di vedere! . . . “

La Processione è teatro d’attore con uno studio archetipico dei personaggi.
Il “coro” (gli anziani del paese) viene utilizzato nella funzione di vaticinio nel I° e II° atto e di testimone dei fatti narrati nel III°, come elemento ultimo di verità oggettiva.

Il tema della schizofrenia costituisce la chiave di volta di un complicato rapporto affettivo nella cornice dell’eterno confronto/scambio di ruoli tra vittima e carnefice.

Lo spettacolo si avvale di supporti multimediali costituiti da filmati proiettati su tre differenti schermi (due in retroproiezione e uno in proiezione front) che costituiscono parte integrante della scenografia e che agiscono contemporaneamente e sussidiariamente all’azione scenica, duettando alternativamente con gli attori in una sorta di dialogo virtuale.
I 3 proiettori vengono gestiti attraverso un computer da un tecnico specializzato.

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L’ Associazione Culturale CONFINE VARIABILE svolge fin dal 1997 un’attività sociale e ricreativa realizzata attraverso forme diverse di produzione culturale.
Lo sviluppo dell’espressione artistica, soprattutto nei settori delle ARTI SCENICHE e di quelle FIGURATIVE, vede l’Associazione coinvolta nella produzione di spettacoli, seminari, laboratori, percorsi artistici guidati, mostre, corsi di formazione ed eventi destinati ad un’utenza ampia e diversificata.
C.V. – Arti Sceniche:
• Negli anni 1999-2000 la compagnia lavora con i bambini ospedalizzati all’interno dei nosocomi più grandi della città di Roma, attraverso un’iniziativa denominata “MALATI di TEATRO Il teatro negli ospedali della città”, portando all’interno delle strutture ospedaliere lo spettacolo “Bene quanto il sale” rappresentato poi lungamente presso il Teatro Italia di via Bari a Roma
• Negli anni 2004-2005 la compagnia realizza per la manifestazione “TUTTI GIU’ . . . A TEATRO!” lo spettacolo “Zona Franca” (teatro Politecnico di via Tiepolo e teatro Furio Camillo di via Camilla a Roma per un totale di 50 repliche circa) portando il teatro all’interno dei quartieri periferici della Capitale ed in alcuni comuni della Provincia di Roma (in due differenti edizioni della manifestazione)
• Nel 2008-2009 nasce il progetto “NON ANDARE, RIMANI” Spettacoli dal vivo al Centro Anziani, che attraverso l’allestimento di due nuove produzioni (“Due dozzine di rose scarlatte” di A. De Benedetti e “Folli, sempre folli, fortissimamente folli” di R. Bencivenga), ci permette di portare il teatro all’interno dei Centri Anziani di alcuni Municipi della Capitale
• Tra dicembre 2010 e gennaio 2011 l’Associazione organizza presso Casa dei Teatri – Villino Corsini la manifestazione CHIAROSCURI, I° tappa del “Progetto PSYCHO” che, con la lettura scenica dei primi due atti de LA PROCESSIONE, intende dedicare un omaggio teatrale ed un ciclo di studi alla filmografia di Alfred Hitchcock in generale ed alla realizzazione del film Psycho USA 1960, in particolare. La manifestazione che gode di una buona evidenza mediatica, raccoglie l’interesse di un vasto pubblico di appassionati del brivido
• II° Edizione di “NON ANDARE, RIMANI!” Spettacoli dal vivo al Centro Anziani
A gennaio 2012 con la compagnia ospite IlNaufragarMèDolce viene realizzato un piccolo tour all’interno del IV° Municipio toccando 6 dei 12 Centri Anziani che caratterizzano questo territorio di cintura della Capitale.
Gli spettacoli FINESTRE e STORIE di PANE ottengono un plauso incondizionato
• Tra dicembre 2013 e gennaio 2014 vede finalmente la luce presso il Teatro A Vista di Roma LA PROCESSIONE ovvero “ ” (scritto, diretto e interpretato)
• All’esperienza artistica diretta la compagnia affianca quella di docenza in corsi di mimo moderno e tecniche teatrali presso diverse scuole di recitazione e in seminari di aggiornamento professionale.
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