Generi: Prosa

Tags: Orso, show, pazzia, lavandino, fine del mondo

QUESTO SHOW E’ LA FINE DEL MONDO
Natale. Un asteroide sfreccia a due passi dalla Terra. I bambini aspettano i regali. Le lucine lampeggiano per strada. Le suocere litigano sul menù del pranzo. Orso, il personaggio televisivo più famoso di tutti i tempi, prepara il suo show natalizio, l’evento mediatico più atteso della storia, trasmesso in simultanea in tutto il pianeta. Ma chi è Orso? Un uomo che si è dimenticato perfino della sua faccia. Di cui il mondo non sa neppure il nome. Il cui cuore non batte da troppo tempo. C’è ancora qualcuno sepolto sotto quel costume? Lui, la star più famosa del mondo, l'uomo più sconosciuto del pianeta è stato scelto. Ma da chi? Dio ha mancato l’Apocalisse o è solo in ritardo? Ma chi è Dio? E dov’è stato tutto questo tempo? Ma ormai è tardi. Orso ha una missione. La più difficile. Essere se stesso.
VIDEOR ERGO SUM
La realtà è rappresentazione: questa cosa che ho intorno e che al tempo stesso sono. La mia rappresentazione della realtà è spaventosa. Il mondo è pericoloso, pieno di angoli dove sbattere la testa. E poi la cosa più pericolosa di tutte: gli altri. Osservare tutto da dietro uno schermo è la migliore risposta che abbiamo escogitato per affrontare la paura. Lente d’ingrandimento e vetro antisfondamento, finestra sul cortile e buco della serratura: lo schermo è l’unico modo di guardare la realtà senza esserci dentro. Rappresentazione di rappresentazione. Guardare noi stessi attraverso lo schermo ci rende migliori o, quantomeno, accettabilmente inorganici: trasfigurazione del corpo in vetro e pixel; addestramento alla bara, definitivo luogo di rappresentazione (funebre), gran finale cum lacrima dove sarò finalmente unico e incontrastato protagonista ed elevato al grado di icona. La mia assenza: divina imperfezione. Se mi guardano, esisto. Se lì a guardarmi ci sono anch’io, lì è il sublime. Riesci a vederti? Ma che cosa vedi? Cosa vedono?
Orso è una maschera/armatura per affrontare lo sguardo (degli altri?) per essere quello che voglio(no), ovvero un niente il più rassicurante possibile su cui poter proiettare sé (noi) stessi. Più sei niente più sei un mito. Ecco la star. Orso è il migliore nell’essere niente.
BORN TO BE AN IDOL
Sei il protagonista della tua personale sit-com/fiction; del tuo film/show/musical/ documentario. Sei la rock band del momento. Sei il più amato/il più cliccato. Sei la tua star planetaria. Sei lo sconosciuto che muove il pupazzo più famoso del mondo. Bene. Togli lo schermo. Ci riesci? Togli la maschera. Ci sei ancora? E chi sei? Chi c’è dentro l’Orso? Chiunque sia THE HAPPY BEAR SHOW è la sua storia.
Ed ogni storia è una storia d’amore.
Tutti davanti alla TV bambini.