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Autoritratto con due amici

OHT | Office for a Human Theatre
Regia: Filippo Andreatta
Drammaturgia: Filippo Andreatta
Attori: Charles Adrian Gillott e Patric Schott
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Prosa
Adrian e Patric, probabilmente lo stesso personaggio a diversi stadi di decadenza, perseverano nella loro avventura catartica. Una catarsi combattiva, artistica e improbabile che avviene nello studio-appartamento di Adrian. Un luogo intimo e sconfortante dove i due nerd lottano per occupare uno spazio che forse gli spetta. È la loro riluttanza a fallire che mette lo spettacolo in bilico fra un genuino senso dell’umorismo e la disperazione.
Lo spettacolo mette in discussione, direttamente sul palco, il fenomeno del fallimento non solo per i suoi effetti ilari, cinici e comici ma anche per la profonda tristezza che ogni fallimento comprende. La riluttanza di considerare il fallimento parte della nostra vita quotidiana è, in accordo con il sociologo Richard Sennett, il nostro tabu contemporaneo. Fallire comporta la consapevolezza che niente sarà più come prima, che un limite è stato evidenziato irreparabilmente.
Le domande che ci poniamo sono: fallire significa non aver raggiunto o realizzato nulla? C’è qualcosa che rimane da un fallimento? Quando è il momento giusto per la rassegnazione? Chi e cosa decreta il nostro personale successo?
In maniera ellittica, e autoironica, desideriamo rivitalizzare le nostre incapacità all’interno di uno spettacolo che non sarà mai un capolavoro ma, tuttavia, qualcosa di sincero.
Un autoritratto con due amici.

“I will not make anymore boring art” John Baldessari
“Laughing lessens our lacks” Henri-Louis Bergson

Lo spettacolo è la prima parte di un ampio viaggio teatrale sulle deficienze delle persone e il loro conseguente imbarazzo liberamente ispirato dalla ricerca scientifica di Richard Sennett. Mentre la prima performance affronta il fallimento in uno spazio privato, il secondo lavoro vira sulle debolezze in un contesto pubblico. Il progetto si sviluppa seguendo gli attori in un viaggio europeo che li confronterà con una nuova identità ancora da plasmare. Siccome “autoritratto con due amici” finisce con uno dei protagonisti invitato a Parigi al Palais de Tokyo, il nuovo spettacolo sarà ambientato proprio a Parigi e il suo titolo sarà “Debolezze”, come l’omonima poesia di Bertolt Brecht. Questa serie di spettacoli è un tentativo illegittimo di indagare, direttamente sul palcoscenico, la ricerca di Richard Sennett e le conseguenze della società contemporanea sulla vita personale degli individui.

RICHARD SENNETT > Professore di Sociologia alla London School of Economics e alla New York University, ha studiato estensivamente la vita in contesto urbano e i suoi effetti sulle persone, sulle loro relazioni, esperienze e come le persone producono, materialmente, cultura. I suoi studi hanno influenzato studiosi come Zygmunt Baumann e ricevuto riconoscimenti quali l’Hegel Prize alla carriera (2006) da parte della città di Stoccarda (DE) e nel 2008 il Gerda Henkel Prize dall’omonima fondazione, premio dal valore di 100.000,00€.

"Il male che si tollera dipende dal bene che si desidera" Richard Sennett

Altri crediti: in collaborazione con Regione Trentino Alto-Adige
residenze Istituto Italiano di Cultura -Vienna, Inteatro, Centrale Fies

Produzione: OHT, Fondazione Caritro, Provincia Autonoma di Trento,

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Fondata nel 2008 dopo la vittoria di Nuove Sensibilità, premio nazionale per giovani registi al Napoli Teatro Festival Italia, ha ottenuto collaborazioni italiane ed internazionali tra cui, più recentemente:

- Josef and Anni Albers Foundation (USA): "squares do not (normally) appear in nature" un progetto sul lavoro di Josef Albers;
- Whitechapel Art Gallery, Londra (UK): "buzz" video installazione inclusa nella mostra "Twix Two World", a cura di Gaia Tedone;
- Istituto Italiano di Cultura, Vienna (AT): residenza per "autoritratto con due amici";
- MAXXI Museo delle arti del XXI secolo, Roma (IT): "Delirious New York" è incluso in "Open city – Open museum" a cura di Hou Hanru, direttore dell'istituzione romana;
- Museo MADRE e Teatro Pubblico Campano, Napoli (IT): nel 2009 l'installazione/performance "Bios Unlimited" è stata presentata in relazione alla collezione del museo;
- Palazzo Grassi, Venezia (IT): installazione di "Real-Time Polaroid" (2011-2012).

Infine, Centrale Fies e il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sono frequenti partner dei vari progetti menzionati e di altri ancora, sia per produzioni sia per debutti.
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