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Tremori

Teatro dei Venti
Regia: Stefano Tè
Drammaturgia:
Attori: con Francesco Bocchi, Oksana Casolari, Beatrice Pizzardo e Antonio Santangelo
Anno: 2013
Il terremoto del 20 e 29 maggio 2012 ha sconvolto l’Emilia. A partire da questo avvenimento, lo spettacolo indaga diversi tipi di precarietà: quella politica (in particolare nella provincia colpita dal sisma), quella economico-lavorativa (dei suoi abitanti) e quella esistenziale (che coinvolge ciascuno di noi). Sono frammenti di vite che inseguono il passo frenetico del mondo senza mai raggiungerlo, senza riuscire a sentirsi parte del presente e tantomeno custodi di un futuro possibile. La messa in scena ripercorre il tempo trascorso tra la prima e la seconda scossa, affacciandosi su due coppie che abitano il contemporaneo, a loro insaputa. Si intrecciano il calore della casa con il gelo della fabbrica, si fondono le canzoni ascoltate alla radio con il rumore dei macchinari, con il silenzio. Le fonti di ispirazione dello spettacolo sono molteplici: beckettiane forme del tacere, dell’impossibilità di dire (o meglio di significare) si intrecciano a immaginari surreali e onirici (o forse incubotici) di marca felliniana, mentre l’uso balistico, brechtianamente rivoluzionario, del fare teatrale incontra le case tagliate di Gordon Matta-Clark, e il loro materializzare l’impermanenza.

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La compagnia nasce nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale e da subito svolge la sua attività in tre ambiti diversi, ma correlati: la produzione di spettacoli, la progettazione in ambito socio-culturale, l'attività di formazione.
Il Teatro dei Venti ha sviluppato una propria ricerca tra ritmo e azione fisica, che ha di conseguenza generato le ultime produzioni artistiche. Tra queste Quotidiano Scadere (Vincitore Premio Linea d'Ombra 2010), Senso Comune (finalista Premio Scenario 2011) e Tremori (del quale sono stati presentati studi a Collinarea Festival e a Trasparenze 2013). Ha poi, parallelamente, dedicato attenzione al Teatro di strada, con gli spettacoli Malaparata, Il Draaago, e Simurgh (in attesa di debutto). Questo filone di lavoro ha portato la compagnia molto oltre i confini nazionali e ha ricevuto ovunque apprezzamenti di critica e pubblico (in Polonia, Francia, Svizzera, Belgio, e di recente a Taiwan). Musica, maschere giganti, trampoli, bastoni infuocati, macchine teatrali, scenografie mobili, tutte le tecniche del teatro di strada trovano spazio nelle rappresentazioni del Teatro dei Venti. Alla base del lavoro teatrale della compagnia c’è la ricerca di un linguaggio espressivo che offra allo spettatore la possibilità di diventare l’immobile oggetto di un incantesimo, testimone di un evento unico e irripetibile, di un atto semplice e sincero.
Da anni il Teatro dei Venti è attivo con un laboratorio permanente, finalizzato alla produzione di spettacoli, presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia. Altra esperienza fondamentale è stata quella presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida a Napoli (ottobre 2019/marzo 2010), mentre è in partenza un Laboratorio presso la Casa Circondariale Sant’Anna di Modena. Sempre in ambito sociale promuove progetti di Cooperazione Internazionale (Mozambico, Serbia) e nel campo della salute mentale, dove elabora percorsi di formazione e di produzione artistica, in collaborazione con Dipartimento di Salute Mentale e l'Azienda sanitaria locale.
Dal 2012 è tra gli ideatori e organizzatori di Trasparenze > Festival e Residenze, progetto teatrale con sede presso il Teatro dei Segni di Modena dove la compagnia è attualmente residente.
Il Teatro dei Venti è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Comune di Castelfranco Emilia, Sportello Social Point di Modena. È tra i fondatori del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, è associato ad Arci e Promotore C.Re.S.Co.
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