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Robe dell'Altro Mondo

Carrozzeria Orfeo
Regia: Alessandro Tedeschi, Massimiliano Setti, Gabriele Di Luca, R
Drammaturgia:
Attori: Gabriele Di Luca, Luisa Supino, Massimilliano Setti, Roberto Capaldo
Anno: 2012
LA TEMATICA
Il lavoro si sviluppa intorno alla tematica “paure metropolitane” ovvero l’insieme delle paure, delle fobie e delle tensioni sociali e individuali che innegabilmente caratterizzano e condizionano la nostra quotidianità e la qualità delle relazioni. Pregiudizio, intolleranza, sospetto, insicurezza, solitudine, terrorismo ideologico come elementi che costantemente influenzano un tessuto sociale sempre più fragile e disarmato.

TEATRO E FUMETTO
Il linguaggio dell'illustrazione e del fumetto ci hanno permesso di sviluppare ed evocare i personaggi delle nostre storie spingendo il reale, fino al paradosso del grottesco.
Per contaminare e confondere differenti piani narrativi. La costruzione quindi di un'immaginario drammaturgico e di un'insieme di atmosfere, che pur non rinunciando alla volontà di raccontare il contemporaneo provano a indagarlo e ad arricchirlo attraverso la fusione di mondi reali e mondi fantastici, con l'intento di rendere impercepibile il confine che li separa.

LA DRAMMATURGIA
La drammaturgia ha una struttura circolare all'interno della quale gli elementi presenti nel primo quadro sono indispensabili per lo svelamento del finale. Ogni quadro è collegato al seguente attraverso un meccanismo a catena che permette a ogni azione individuale di scatenare una conseguenza che si riflette nel quadro successivo. Altro elemento mutuato dal fumetto e dal cinema è la tecnica dello "sfalsamento temporale" realizzata attravero flash back e flash forward e la presnza del super eroe rappresentato dagli Alieni. Lo stile dei dialoghi rimanda volontariamente al linguaggio dei cartoons intrecciando momenti ironici e amari, critica sociale e paradosso.



LA TRAMA
In un mondo incrinato da una profonda crisi economica, sociale e umana, dove ogni via d'uscita sembra ormai perduta, l'unica speranza di salvezza è rappresentata dagli Alieni, da qualche tempo sulla terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi più gravi. Inizialmente percepiti come un miracolo vengono poi demonizzati, strumentalizzati ed eliminati da chi detiene un potere costituito privo di alcun interesse al cambiamento. I notiziari in sottofondo accompagnano la trama, raccontando le contraddizioni e le distorsioni del nostro tempo, specchio di una società ridicola e invasiva, nella quale il fatto diventa notizia, la notizia pettogolezzo, il pettegolezzo verità.

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Diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, dove si sono conosciuti e formati, Massimiliano Setti e Gabriele Di Luca insieme a Luisa Supino, anch’essa studente dell’Accademia friulana e poi diplomata in organizzazione teatrale presso la Civica Accademia d’arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, costituiscono nel 2007 la compagnia Carrozzeria Orfeo.
Nel 2007, danno vita al loro primo spettacolo Nuvole Barocche (menzione speciale ai premi Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” e “Nuove Sensibilità”). A questo primo progetto seguono Gioco di Mano (2008) e Sul Confine (2009), quest'ultimo vincitore della quinta edizione del Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti”.
Nel febbraio 2010 vincono il Premio alle arti “Lidia Petroni” presentando un primo studio dal titolo Tre Brevi Istanti Tragicomici. A maggio dello stesso anno registrano una versione televisiva di Nuvole Barocche, prodotta e trasmessa da “Palco e Retropalco”, in onda su Rai3.
Nel luglio 2011 debuttano con Idoli, spettacolo che esplora i vizi capitali della società moderna.
Attualemente stanno lavorando a Robe dell'altro mondo, uno spettacolo che nasce all'interno del Progetto ROAAAR (vincitore del bando CREATIVITA’ GIOVANILE della Fondazione Cariplo), un "cantiere creativo" che esplora le possibilità d’incontro tra i linguaggi del fumetto e del teatro con particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea.
Sono registi, autori e interpreti dei propri spettacoli, dei quali curano anche la composizione di musiche originali. Alla base della loro poetica c’è la costante ricerca di una comunione tra un teatro fisico e una drammaturgia spesso legata a tematiche della contemporaneità all’interno della quale l’emotività, l’immediatezza e il rapporto con il pubblico rivestono un’importanza fondamentale. Al lavoro di compagnia alternano l’insegnamento e collaborazioni individuali con diversi registi italiani.
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