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REQUIEM FOR MY MOTHER

TEATRO DI MORMAN 2
Regia: DONATELLA VENUTI
Drammaturgia:
Attori: GIADA VADALA', DONATELLA VENUTI
Trailer: Link
Anno: 2012
"Requiem for my mother", scritto, diretto e interpretato da Donatella Venuti. Con la Venuti recita Giada Vadalà. Scene di Franco Lombardo. Le musiche sono di Arcadio lombardo; luci e fonica di Danilo Scuderi & Igor Sacchet.
“Una figlia e una madre in un contesto di arcaici e crudeli dissapori si confessano le loro verità nascoste con un gioco sottile e violento di attacchi e tenerezze”
Inizia come un diario e si conclude con l’ammissione di una responsabilità. Una resa dei conti tra una madre e una figlia in una Sicilia atavica tra nostalgia di un mito antico e malessere contemporaneo in una vita che non trova il suo armonioso equilibrio. Ma tutto si consuma sul piano personale nel disagio della figlia che non sa dare uno sbocco alla sua esistenza senza prima avere affrontato Lei, il Titano, il mito dei miti, la Madre Mediterranea genitrice di tutti i dolori. Lei la terribile, amorevole assassina, l’amante focosa e vendicatrice, la Potnia che “afferra il toro dalle nere corna”, la Medea, la Clitennestra, la sola e unica artefice di tutte le ferite. È l’ossessione materna della giovane donna a guidare lo scontro; un profondo amore corre sul filo di un rasoio al limite della psicosi poiché un segreto ne ha bloccato la libera e naturale manifestazione.
Perciò la figlia, quasi come in un rito magico, presentifica la figura della madre, la fa ritornare sulla spiaggia di quelli che ancora respirano per scoprire nel riflesso materno l’oscuro senso del proprio essere nel mondo. Perché è solo attraverso lo sguardo dell’altro che scopriamo chi siamo e non siamo. Ma oscuro resta e indecifrabile, ed il mistero si chiarisce e subito si adombra come a rifiutare il senso di emancipazione che deriva dall’assunzione di responsabilità, dalla presa di coscienza di una verità, a lungo agognata ma una volta raggiunta, definitivamente rifiutata. Era meglio dunque non sapere nulla, meglio vivere con il velo di Maia, meglio l’infanzia, meglio il guscio di una famiglia iperprotettiva, quando lì fuori dietro le mura di casa tutto è menzogna. E da qui, purtroppo, la consapevolezza di uno sviluppo mancato o inadeguato che non si è sostituito ai valori precedenti. Spiega la Venuti: «L’elaborazione del lutto, ampiamente rappresentato nella nostra società meridionale, tanto celebrato nelle sue innumerevoli forme di ritualità, così strettamente connesso nell’individuo al concetto di perdita – perché la nostra vita si consuma col passare del tempo: perdita della giovinezza, delle persone che ami, di quello che eri e che non puoi essere mai più - mi ha portato sul filo reale-surreale di questa storia, un po' biografica un po' intimista dove un squarcio di società malata/mafiosa si intravede e si intreccia con la vicenda personale delle due donne».

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Il TEATRO DI MORMAN nasce nel 1994 sul progetto di produzione e allestimento dello spettacolo “Scirocco” libero adattamento di D. Venuti da “La stanza dello scirocco” di Domenico Campana,interpretato dalla stessa come protagonista, regia Gianni Fortunato Pisani, con Gianfranco Quero, Massimo Piparo, luci Ugo Cassaro, scene Franco Lombardo, rappresentato a Messina e poi a TAO-ARTE Natale a Taormina 1994.
“Lamicaducori” rappresentato in varie riprese, nel 2001, nel 2002 a Roma Teatro Politecnico”, nel 2004 e nel 2008, Sicilia e Calabria. “Il ritorno di Leo” rappresentato nel Cartellone 2010/2011 del Teatro di Messina, Sezione “ La casa degli Artisti” Sala Laudamo,
In 18 anni di attività, gli spettacoli rappresentati sono oltre 17 tra produzioni più importanti e di piccola entità. Più volte presente nei Cartelloni del Teatro di Messina Sala Laudamo e in circuiti organizzati dalla Provincia Regionale di Messina, dall’AAPIT Circuito dei Castelli, nei circuiti della Regione Siciliana, Assessorato al Turismo.
Donatella Venuti, fondatrice della compagnia Teatro di Morman. Attrice, regista e autrice teatrale. Ha lavorato con Michele Perriera Beppe Randazzo, Julian Beck e Judith Malina del Living Theater , Miguel Ponce del Teatro Trac di Caracas, con S. Scierski e Rizard Cieslak del gruppo di Grotowski, Susan Strasberg(Actor’s Studio).; con Arnoldo Foà, M. Marchetti, Ivano Staccioli, Sergio Rubini, M. Mollica, Paolo Gazzara e M. Magistro. Con Walter Manfrè in “Agata” di Rocco familiari, e “Il vitalizio” di Pirandello/Camilleri, Prod, Teatro di Messina - Stabile di Catania;”Interrogatorio a Maria” di G. Testori regia W. Manfrè, con C. Vertova.
Insegna recitazione e dirige laboratori annuali di formazione teatrale, finalizzati alla realizzazione di spettacoli classici e contemporanei, più volte premiati in Festival di Teatro Ragazzi.
Dirige con la produzione del TEATRO DI MORMAN : “Il pellicano” di Strindberg; “Il Malato Immaginario” di Moliere, “I parenti terribili” di J. Cocteau; “Le Epoche” di B. Joppolo, “Mediterraneo, o il silenzio delle sirene” un viaggio in poesia e musica, tratto da Kafka, Pessoa, Consolo, Lucio Piccolo , … “Ritratti” di Venuti, “Viaggio in Sicilia”,”Donne in nero” (dramma sulle donne e il terrorismo in Afganistan); “NOTTI BIANCHE- DREAMERS” di D. Venuti da Dostoevskij;”Il ritorno di Leo”(testo sulla famiglia di oggi); “IAK-TURA” tratto da Pirandello (La favola del figlio cambiato, La giara, L’altro figlio); “Mari d’amuri” tratto da “Le vecchie e il mare”G. Ritsos … “Cuerpo de alma”
“IL RITORNO DI LEO” TESTO SEGNALATO AL PREMIO TEATRALE NAZIONALE “VALLECORSI” 2004. “MADEMOISELLE CLAUDEL” II° PREMIO “VALLECORSI” 2005 dedicato a Carlo D’Angelo. La piece ricostruisce la storia di Camille Claudel, la grande e sfortunata artista, musa e amante di Auguste Rodìn. ”CATERINA” Premio “OLTREPAROLA “ 2008, una storia di violenza in una famiglia meridionale tra atavismi verghiani e degrado contemporaneo. "Requiem for my mother" di D. Venuti, Messina Sala Laudamo, Pace del Mela. "Frida Kahlo - Io sono una donna d'acqua" di D. Venuti - Messina sala Laudamo e Globe Festival Reggio Calabria.
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